Eventi più importanti 2022
Foto di Anna Bondarenko by Pexel

Cosa è successo quest’anno? Gli eventi più importanti del 2022 (prima parte)

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Passati Natale e Santo Stefano, si avvicina il momento di salutare il 2022 e accogliere l’anno nuovo con la – solita – speranza e augurio che si riveli un anno migliore di quello precedente.

 Anno nuovo, vita nuova” recita il proverbio. Ma prima di entrare nell’anno nuovo, un po’ ebbri di spumante, cenoni, musica e fuochi d’artificio, è tempo  di chiudere questo 2022 ormai agli sgoccioli e di tirare le somme su quanto avvenuto nell’arco di questi 365 giorni.

Impresa tutt’altro che facile dal momento che anche questo 2022, come gli anni precedenti, non si è certamente risparmiato in fatto di avvenimenti ed emozioni. Se li volesse raccontare tutti probabilmente non basterebbero due giornate intere, per questo proviamo, adesso, a ripercorrere insieme a voi alcuni di quelli più importanti. 

A partire dagli eventi politici ed economici più salienti di questo 2022. 

La politica nel 2022

Di sicuro, la politica è stato uno dei grandi temi principali di questo 2022. 

Sia sul piano nazionale che internazionale ci sono stati parecchi sconvolgimenti che hanno portato tutta una serie di “cambiamenti”, non sempre positivi.

Il primo, che viene subito alla mente perché più importante, è quello della Guerra in Ucraina, la prima guerra scoppiata su suolo europeo dagli anni ‘90 e già considerata la nuova “Terza Guerra Mondiale”.

Scoppiata il 24 febbraio a seguito degli scontri in Donbass, che hanno avuto nel 17 febbraio il proprio picco, la Russia riconosce l’indipendenza delle repubbliche separatiste con un voto della Duma ed il 21 invia delle truppe per il “mantenimento della pace”. Il giorno seguente, con un discorso alla Nazione, Putin dichiara l’inizio della guerra, definendola “un’operazione militare speciale” in risposta all’espansionismo americano. All’annuncio sono seguiti i bombardamenti dell’intero territorio e l’invasione da parte di forze di terra, con la presa delle regioni del Donbass, giungendo fino a Kiev, e la messa in stato di massima allerta delle forze di difesa nucleare.

L’intero mondo occidentale resta basito dall’iniziativa russa e subito si schiera dalla parte dell’Ucraina. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite discute e approva a larga maggioranza la risoluzione ES‑11/1 che condanna l’invasione russa dell’Ucraina. 

L’Ucraina resiste alle violenze nemiche dimostrandosi più forte e preparata militarmente di quanto creduto dal Cremlino. A poco a poco respinge il nemico e ne riconquista i territori occupati (Lymann, Cherson e altri centri importanti) scontrandosi anche con delle realtà cruente e inumane, come quella di Bucha e del massacro di soldati e civili ucraini lasciati morti sulle strade e poi gettati in fosse comuni. 

Nei mesi a seguire si è andati poi verso un “escalation” tra Zelenski che parlava di riprendere la Crimea e il Cremlino che minacciava l’uso delle armi atomiche; l’attacco – ad opera di ignoti – al gasdotto Nord Stream 2 nel Mar Baltico; il referendum forzato di Putin per annettere alla Russia la repubblica del Donbass; gli attacchi alle imbarcazioni ucraine che trasportavano grano; l’innalzamento di un muro tra Polonia e Russia e infine, i più recenti, i bombardamenti alle infrastrutture e alle centrali elettriche ucraine che costringono migliaia di cittadini al freddo e al buio in questi mesi invernali, motivo per il quale il Parlamento Europeo ha recentemente dichiarato la Russia uno stato terrorista.

Anche in questi ultimi giorni dell’anno la guerra in Ucraina prosegue. Non è dato sapere se e quando si arriverà a scrivere la parola “fine” a questo nuovo triste capitolo della storia contemporanea umana. Quello però che, a questo punto, sembrerebbe abbastanza assodato è che questo conflitto, destinato inizialmente a essere un conflitto-lampo di pochi mesi, si è invece trasformato in una lunga guerra di posizione e di logoramento che a breve toccherà la durata di un anno. 

Un lungo ed estenuante anno, in cui i combattimenti si sono succeduti imperterriti, nonostante i ricorrenti appelli del mondo occidentale (tra cui anche quelli di Papa Francesco) a far cessare le ostilità e ai vari tentativi diplomatici di diversi paesi – tra cui la Turchia – di trovare una risoluzione pacifica della guerra.

La politica internazionale 

Questo 2022, però, non è stato solo testimone della Guerra in Ucraina. A livello internazionale si sono svolti numerosi altri eventi che hanno lasciato una “diversa impronta” nel corso dell’anno.

Uno di questo è la conferenza sul clima a Sharm el Sheik (Cop27), per esempio, che sebbene non si possa definire un successo dal punto di vista ambientale – in quanto non vi è stata la tanto attesa e sperata abolizione delle fonti fossili inquinanti in favore delle energie rinnovabili – ha comunque decretato una svolta per i paesi del terzo mondo vittime dell’inquinamento dei paesi più industrializzati che dovranno ora provvedere ad un risarcimento per tutti i danni arrecati loro nel corso del tempo.

O ancora il G20 di Bali, dove il nostro paese ha avuto un ruolo da protagonista grazie – anche – alla neo eletta Premier Giorgia Meloni, prima donna in Italia ad essere stata scelta dal popolo per ricoprire la carica di Primo Ministro.

E non si possono certo dimenticare le proteste in Iran, scoppiate a seguito del brutale assassinio della studentessa Mahsa Amini ad opera della polizia morale giustificato dal fatto che la giovane non indossava correttamente il velo. Al brutale omicidio, sono seguite manifestazioni di piazza quotidiane, dove ragazzi e ragazze iraniane di ogni età e ceto sociale sono scesi a protestare, rischiando le proprie vite, contro il regime teocratico sciita che da subito ha risposto con una politica di terrore e repressione violenta.

La politica europea 

Per quanto riguarda invece la politica europea di questo 2022 alcuni degli avvenimenti più importanti entrati nella memoria collettiva sono sicuramente: il recente scandalo “Qatargate” che ha coinvolto alcuni europarlamentari accusati di associazione a delinquere, corruzione, e riciclaggio per aver accettato ingenti somme di denaro dal Qatar allo scopo di favorire lo svolgimento dei Mondiali di Calcio nel paese.

La morte della Regina Elisabetta II, pilastro della monarchia britannica il cui regno, durato 70 anni, è stato tra i più longevi della storia. La scomparsa della sovrana ha segnato profondamente non soltanto la Gran Bretagna, ma anche tutti i paesi facenti parte del Commonwealth e il mondo intero. Alla sovrana è succeduto il figlio, Re Carlo III, che ha preso subito in mano i doveri da monarca pur dovendo ancora essere ufficialmente incoronato re.

E infine, in Francia, la rielezione di Emmanuel Macron, riconfermato Presidente della Repubblica Francese dopo aver superato il primo turno delle elezioni con il 27,60% delle preferenze.

La politica italiana e ligure

Per quanto concerne la politica italiana invece, i fatti salienti che meritano di essere ricordati sono: la rielezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica, nonostante la sua  dichiarata intenzione iniziale a non ricandidarsi; la crisi interna al Governo Draghi che porta alle dimissioni del ex-commissario della BCE e alla caduta del Governo e l’elezione di Giorgia Meloni, prima donna premier nella storia italiana.

In ultimo, per quanto riguarda la politica locale, l’evento principale riguarda la rielezione di Marco Bucci a Sindaco di Genova. Contestato per incandidabilità da chi sostiene che non poteva presentarsi per un secondo mandato da sindaco, in quanto già Commissario Straordinario per la ricostruzione, Bucci è stato poi confermato candidabile – e quindi primo cittadino di Genova – dal TAR della Liguria.

Il 2022 dell’economia

Dopo aver visto alcuni degli avvenimenti politici più salienti di questo 2022, ripercorriamo ora quelli inerenti l’economia.

Iniziando dal panorama italiano, l’avvenimento più importante si verifica a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina con il sopraggiungere dell’inflazione dovuta all’aumento dei prezzi di energia, gas, benzina e beni di prima necessità. Per contrastare il periodo di crisi che ne è conseguito il governo Draghi ha introdotto per la prima volta un taglio delle accise sulla benzina. Qualche mese dopo, poi, ha varato il decreto Aiuti: la crisi ucraina e la speculazione finanziaria hanno portato i carburanti e le bollette a vette pericolose costringendo il Governo a intervenire per calmierare i prezzi e aiutare così imprese e attività commerciali a far fronte allo spaventoso aumento dei costi di gestione. Nonostante questo però sono stati molti gli esercenti costretti a ricorrere a misure drastiche per far fronte alle difficoltà, tra cui anche la chiusura definitiva dell’attività.  

Inoltre, proprio a causa dell’aumento del caro vita si è registrato nel nostro paese un forte incremento del tasso di povertà, con sempre più persone che, faticando a mantenersi autonomamente, sono dovute ricorrere a sussidi e aiuti esterni presso enti di beneficenza quali, ad esempio, Caritas e Comunità di Sant’Egidio.

Tra gli altri temi caldi di questi ultimi mesi del 2022 in Italia, c’è poi stato quello del Superbonus 110%, bocciato dalla Corte dei Conti perché ritenuta una manovra troppo costosa per le casse dello Stato. O anche, più recentemente, quelli della soglia al contante, del limite al Pos a 60 euro e della rivisitazione del Reddito di Cittadinanza; tutti punti presenti nel ddl per la legge di bilancio presentato dal Consiglio dei Ministri guidato da Giorgia Meloni. 

Un avvenimento positivo si è registrato invece a novembre, con il Black Friday che ha raggiunto un picco record delle vendite con un aumento del 10% rispetto al 2021. 

Per quanto riguarda invece il mondo del lavoro, questo 2022 è stato un anno particolarmente turbolento, e drammatico, dove si è spesso colto l’occasione per scendere in piazza a manifestare contro salari e orari di lavoro inadeguati, carenza di personale, disoccupazione giovanile, scarsi controlli di sicurezza sul posto di lavoro e morti bianche.

Secondo quanto riportato da INAIL, l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, “Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e settembre 2022 sono state 536.002 (+35,2% rispetto allo stesso periodo del 2021), 790 delle quali con esito mortale (-13,2%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 43.933 (+8,6%)” 

Invece, stando a quanto riportato poi successivamente dall’Agenzia di Stampa AdnKronos, i morti sul lavoro in Italia nei primi 10 mesi del 2022 sarebbero arrivati addirittura a toccare quota 909.

L’economia in Europa e nel mondo

Come abbiamo visto l’economia italiana ha visto in questo 2022 un anno parecchio difficile. Ma non si può certamente dire che fuori dai nostri confini sia andata meglio.

Senza guardare le reazioni dei singoli paesi per contrastare l’aumento dei prezzi seguito alla guerra in Ucraina che ha messo in ginocchio tutta l’Europa (e non solo), quello che va segnalato è senza dubbio l’inizio di una grave crisi alimentare con ripercussioni mondiali causata dall’aumento di oltre il 4% del prezzo del grano duro e di oltre il 5% di quello tenero.

E la conseguente reazione della BCE, che alla crescita dell’inflazione ha risposto aumentando di 75 punti base i tassi di interesse: con lo spettro della stagflazione (ndr: La stagflazione è una fase economica in cui si assiste a una crescita dei prezzi e, allo stesso tempo, a una decrescita o stasi dell’economia. Il termine nasce infatti dall’unione delle parole “stagnazione” e “inflazione”. Questo fenomeno è chiamato anche inflazione recessiva. Fonte Wikipedia) incombente sul continente europeo, l’obiettivo della Banca Centrale Europea è quello di far tornare quanto prima il livello dell’inflazione sui 2 punti percentuale.

Riassumendo…

Questo 2022 volge al termine portandosi dietro tante novità importanti sia dal punto di vista politico che economico; alcune positive, altre decisamente meno. 

Prima di tirare le somme definitive su questo 2022, occorre però aspettare ancora un attimo.

Sebbene, infatti, gli eventi politici ed economici siano stati sicuramente quelli di maggior impatto in questo lungo anno, e di conseguenza quelli che si ricorderanno maggiormente quando si ripenserà a questo 2022, ci sono molti altri aspetti che occorre ricordare prima di fare un bilancio conclusivo di quest’anno. Come quelli della cronaca e della sanità, tanto per dirne alcuni. 

Se volete saperne di più, non vi resta che attendere la seconda parte di  questo articolo su “Gli eventi più importanti del 2022”.

 A presto!

Fabio Comazzi

fine prima parte…

 

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Info Fabio Comazzi

Fabio Comazzi, nato a Genova nel 1996. Ho frequentato il liceo scientifico G.D. Cassini e mi sono laureato in Scienze Politiche (indirizzo internazionale e diplomatico) all'Università di Genova. Al momento studio Informazione ed Editoria. Da sempre appassionato di politica, ho - fin dai tempi del liceo - partecipato a progetti come il GeMun o le simulazioni tenute dall'associazione Diplomatici. Ad oggi scrivo per Liguria Today articoli di politica e cronaca, a livello locale e nazionale.

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