E’ sceso in piazza questa mattina il personale sanitario dell’Ospedale Galliera, che dalla sede del nosocomio ha sfilato in corteo fino a Piazza De Ferrari per chiedere all’assessore della Sanità nuove assunzioni.
La manifestazione è stata indetta dai sindacati della Funzione pubblica di Cgil e Uil per protestare contro la carenza di personale e i conseguenti maxi turni a cui il personale è sottoposto.
La carenza di medici e infermieri è cronica, dicono i sindacati: si verificano doppi turni, rinuncia ai riposi e alle ferie, ricorso eccessivo allo straordinario, grande incremento dei carichi di lavoro, sovraffollamento e stazionamento prolungato dei pazienti in barella al pronto soccorso.
La protesta, oltre al corteo e al presidio, prevedeva anche uno sciopero, iniziato questa mattina alle 7, che terminerà alle 20 di questa sera.
Il prefetto, dopo un tentativo di conciliazione andato a vuoto ha precettato 40 lavoratori per garantire i servizi essenziali.
Lavoratori del Galliera in corteo: “Vogliamo più assunzioni”
“Più assunzioni” era lo slogan urlato a gran voce durante tutto il percorso che dall’Ospedale Galliera ha portato il corteo del personale sanitario del nosocomio in Piazza De Ferrari.
Una volta arrivati davanti all’assessore alla Sanità Gratarola, i sindacati Cgil e Uil hanno presentato le rimostranze e le richieste di medici e infermieri del Galliera.
“C’è il tema delle assunzioni, quello delle relazioni sindacali che esistono poco al Galliera – spiega Luca Infantino, segretario generale di Fp Cgil – e poi c’è il tema delle risorse economiche, dei fondi contrattuali che sono stati depauperati dall’azienda e che hanno prodotto il fatto che gli eroi della sanità del Galliera, che hanno dovuto fronteggiare il maggior accesso di casi covid in regione, non hanno avuto nemmeno la premialità.”
“Ci aspettiamo lo scorrimento delle graduatorie con assunzioni rapide – sottolinea Marco Vannucci, segretario Generale Uil fpl – ma anche un incremento dei fondi contrattuali per poter fronteggiare la vergogna della totale assenza di produttività collettiva riconosciuta ai lavoratori che hanno pagato i maggiori costi della pandemia“.
La risposta dell’assessore Gratarola: “Ci vuole un ospedale nuovo”
“La protesta dei sanitari dell’ospedale Galliera viene da lontano, le crisi nascono perché non ci si parla o ci si parla in modo scorretto. Come Regione Liguria ho dato la disponibilità a impegnarmi affinché il Galliera riesca a riassestarsi. I vertici della struttura sono cambiati. Non possiamo non avere una struttura strategica come il Galliera, ma dico che ci vuole un ospedale nuovo“.
Così l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola ha commentato lo sciopero dei lavoratori dell’ospedale Galliera indetto per chiedere nuove assunzioni, una riduzione dei carichi di lavoro e il riconoscimento del servizio svolto durante l’emergenza covid.
“Mi auguro che tutti gli atti giuridico-amministrativi che sono all’attenzione degli enti dello Stato rapidamente portino a una conclusione, non possiamo non avere un nuovo Galliera perché è un ospedale strategico con professionalità importanti. Il Galliera negli ultimi anni ha patito di più rispetto ad altri ospedali perché è una struttura che fa fatica a riassestarsi sul piano dell’organizzazione in quanto si tratta di un ospedale strutturalmente vecchio” ha aggiunto Gratarola prima di incontrare una delegazione di manifestanti arrivata davanti alla sede della Regione.
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