Samuele Bersani, Madame, Peppe Voltarelli, Fratelli Mancuso, gli autori Enrico Botta e Dario Faini che con Madame hanno scritto «Voce» e il progetto «Ad esempio a noi piace Rino» sono i vincitori delle Targhe Tenco 2021 che sono state consegnate da giovedì 21 a sabato 23 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo.
Sarà un’edizione in cui la musica non avrà più aggettivi, non esisteranno più distinzioni tra canzone bella o brutta, impegnata e commerciale, felice o triste, cadono le differenze tra musica di pura evasione e d’autore.
Nelle parole del responsabile artistico Sergio Secondiano Sacchi la spiegazione del titolo: «Per prendere le distanze da quella che una volta veniva semplicemente definita “musica leggera”, dalla fine degli anni Cinquanta l’uso di genitivi e aggettivi ha sempre condizionato la canzone italiana.
Il Tenco ha quarantanove anni, siamo più duraturi della DDR, è caduto il muro di Berlino è inutile immaginare un mondo immutabile, che vuole ancora fili spinati ideologici e culturali.
Rappresentando obsolete barriere culturali, estetiche e qualitative, certe etichettature e denominazioni di origine incontrollata hanno perso ogni ragione di sopravvivenza.
Non volendo rappresentare un’istituzione che esiste solo per dare patenti di qualità al cantautorato italiano”.
A rappresentare il pensiero di questa edizione ci saranno, infatti, cantautori, autori e interpreti tra i premiati: Fiorella Mannoia, Mogol (per le opere realizzate con Lucio Battisti), Enrico Ruggeri, Stefano Bollani, Vittorio De Scalzi, Paolo Pietrangeli, il premio Tenco Internazionale Marisa Monte e il Premio Tenco operatore culturale Pere Camps.
Non riesco a dimenticare la voce e la storia di Tenco, non riesco a far finta di nulla in questo weekend e non riesco a pensare di non stringere la mano a chi organizza questa missione verso un mondo musicale meraviglioso