Ancora inebriati dalla sbornia del punk, all’inizio degli anni ’80 si affaccia sulla scena losangelina una band che con il suo rock a tinte neo- psichedeliche, diventerà la porta bandiera del movimento pasley underground.
I Dream Syndicate sono l’anello di congiunzione tra il punk americano e la new wave, supportati da un guitar sound robusto, guidati dal geniale Steve Wynn alla chitarra e l’ammaliante Kendra Smith al basso.
Ottimo songwriter, incontenibile artista ed infaticabile musicista, Steve crea costantemente lavori eccellenti, sia con la band che come solista, producendo anche ottimi album con la sua label “Down There”. Accompagnato dall’amico Chris Cacavas (ex Green On Red ndr) alle tastiere, lo incontriamo per ripercorrere una carriera costellata di grandi soddisfazioni.
‘Eroi senza tempo’
Sei nella scena musicale da oltre quarant’anni, quanto il punk rock ha influito nella tua formazione? Cosa ascoltavi all’epoca?
SW: Sicuramente il punk rock è stato una grande influenza, voglio dire sono cresciuto con artisti come gli Who e i Beatles, Creedence, anche i Roxy Music, ma il punk cambiò proprio la mia vita in molti modi, mi diede l’opportunità non di essere solo un fan della musica ma anche di suonarla, di essere un musicista, In particolare ero molto preso dal punk inglese e di New York, ma in generale, tutto quello che riuscivo a trovare, ero affamato!
CC: Anche se stavi in America ti piaceva di più il punk rock inglese!
SW: Si, non mi piaceva la scena di Los Angeles o di San Francisco.
Quindi ad esempio, non eri un fan dei losangelini “X”?
SW : Gli “X” vennero un po’ dopo ma li ritengo una grande band, ancora oggi!
Dopo l’ottimo esordio di “The days of wine and roses”, avete pubblicato “Medicine show” per una major con il produttore Sandy Pearlman. Per alcuni questo è stato una sorta di errore, che ne pensi?
SW: Sai ‘Medicine show‘ è un album unico, particolare, non suona come altre cose che ho composto prima, e mi piace perchè è diverso, ha una forte personalità. Sandy ha portato questo suono al disco, e considerato che quel lavoro mi piace molto, non lo considero un errore.
Sei considerato un cantante/compositore alla stregua di artisti come Lou Reed, Bob Dylan e Neil Young. Cosa ne pensi?
SW: Grazie! Sai ho imparato a cantare negli anni e la mia tecnica è buona ma non eccelsa, così mi sono buttato sul songwriting cercando di farlo bene!
Nel 1981 hai fondato la tua label la” Down There” producendo molti artisti tra cui Naked Prey, Divine Weeks, Gren on Red etc. Adesso hai ancora voglia di fare il produttore?
SW: Mi piace produrre e cerco di farlo ogni volta che posso ma ad essere onesto questo non mi viene chiesto molto spesso! Sai molti produttori lo fanno proprio di mestiere, vanno nei club per cercare lavoro, io per farlo devo essere un fan del gruppo, non riuscirei a lavorare con musicisti che non apprezzo totalmente.
Ho prodotto Chris, adoro quello che fa quindi ho cercato di rendergli il lavoro più semplice.
CC: Anche io ho fatto qualche lavoro come produttore e penso che la chiave sia non essere d’intralcio all’artista e poi aiutralo proprio nella registrazione, ad esempio se un gruppo non ha il tastierista magari mi offro io per suonare le tastiere, cose così.
Hai molti progetti in corso, il più singolare è il Baseball project con Mick Mills dei REM. In Europa questo sport non è molto conosciuto e importante. Ci racconti come si sviluppa?
SW: Guarda volevo cantare del baseball come metafora della vita.
Parliamo di giocatori che potevano avere una carriera migliore ma che per vari motivi, non l’hanno avuta, o semplicemente perché erano gelosi di altri. Ad ogni modo, sono canzoni universali che potrebbero riguardare anche, chessò, un musicista. Dico sempre alle persone che non devono per forza amare il baseball per apprezzare questo gruppo. Io ho scritto solo la metà dei pezzi, le altre sono dei vari componenti della band.
Nel 2004 tua moglie e alcuni tuoi amici hanno organizzato un disco tribute per te, come ti sei sentito?
SW: Fu una sorpresa per me, nessuno me l’aveva detto! Andammo in un club , pensavo suonasse qualcuno invece era un party per me! Hanno eseguito delle versioni fantastiche. Anche Chris è nel disco,vero un onore.
Nel 2020 uscito “Decade” un box con 11 cd che contiene ben cinquantesette canzoni inedite, un grande lavoro.
SW: Si, sono 10 anni della mia vita, un sacco di musica. Ci sono i miei album da solista, varie rarita’, una raccolta uscita solo in Germania e poi un po’di brani inediti che aspettavano di esser pubblicati.
Mi piace molto il pezzo ‘Decide i’ll never show’, c’è una ragione personale che riguarda il testo?
SW: Quando l’ho registrata stavo passando un brutto periodo, il disco che la contiene, ‘Ghost stories’ è una sorta di catarsi di quei momenti, per esorcizzare tutto quello che mi stava capitando.
Artisti come Pearl Jam e Elvis Costello si sono schierati e hanno firmato una petizione contro l’intelligenza artificiale, qual’è la tua opinione sull’argomento?
SW: Sai questi artisti sono così popolari che potrebbero avere di che preoccuparsi, devono proteggersi, per me sarebbe un onore se qualcuno rubasse un mio pezzo! Molte più persone mi ascolterebbero. Durante i concerti, lascio che il pubblico registri lo show. Pensa che recentemente leggevo su un sito alcune mie recensioni, molto dettagliate ma simili tra loro, mia moglie mi ha detto che erano state scritte con ChatGpt!
CC: Ho una domanda io da fare: di cosa hanno esattamente paura questi artisti?
SW: Penso sia una questione di diritti d’autore, il fatto che qualcuno possa creare una canzone, chessò alla REM , utilizzando la loro voce ricreata.
CC Ok, ma non penso che questo sia ancora accaduto.
SW Credo che l’abbiano fatto con un pezzo degli Oasis, sai!
CC Ho letto un articolo di una AI che ha copiato un’altra AI nel raffigurare un’illustrazione! Questo potrebbe portare alla loro autodistruzione ahah!
Un’ultima curiosità; tutti abbiamo molto amato Kendra Smith, sei ancora in contatto con lei? Ho recentemente letto di una piccola reunion…
SW Occasionalmente. Lei conduce una vita molto tranquilla in montagna, non esce spesso. Ha fatto qualche show con noi recentemente, siamo ancora molto amici.