Ciao a tutti! Eccoci qui con la nostra rubrica mensile “In salute con gusto”.
A settembre e gennaio generalmente gli studi dei nutrizionisti sono saturi di pazienti alla ricerca della dieta “perfetta” spinti dal desiderio di ricominciare, di fare sul serio. Ma cosa significa la parola dieta? Mettersi a dieta, seguire una dieta… quale è il reale significato?
In greco la parola dieta “dìaita” significa stile di vita/ tenore di vita che in effetti in passato faceva riferimento al complesso delle norme di vita (alimentazione, attività fisica, riposo..) necessarie a mantenere un buono stato di salute.
Purtroppo con l’avvento della diet culture (ovvero la cultura della dieta secondo la quale la magrezza viene associata a valori morali e a immagini di bellezza, successo e salute) la parola ha assunto un significato diverso.
La dieta è necessaria qualora ce ne sia bisogno, in casi ad esempio di problemi renali, epatici, obesità…
Ovvero quando vi sia un’effettiva patologia per cui l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale.
Alimentarsi non è soltanto l’espressione del bisogno di nutrirsi ma è la risultante anche di fattori psicologici, sociali, culturali che insieme determinano l’atteggiamento alimentare. Una sana alimentazione rappresenta il primo modo per prevenire e tutelare la nostra salute e l’educazione alimentare diventa una delle miglior strategie di intervento.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’educazione alimentare come un processo informativo ed educativo per mezzo del quale si persegue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui promuovendo adeguate abitudini alimentari ed eliminando comportamenti alimentari non corretti.
Lo stile alimentare più comunemente promosso dalle società scientifiche europee è quello che prevede un equilibrato apporto di (MACRO) nutrienti (grassi, carboidrati e proteine):
- Circa il 45-60% delle calorie totali giornaliere dovrebbero essere rappresentate da carboidrati meglio se complessi e ricchi in fibre (alimenti integrali o cereali a chicco), mentre andrebbero limitati gli zuccheri semplici (zucchero, merendine, gelati e anche la frutta)
- 20-35% delle calorie dovrebbero essere costituite da grassi, di cui meno da quelli (saturi) e una buona percentuale da quelli buoni (mono e polinsaturi);
- 15% circa delle calorie dovrebbero provenire dalle proteine (molto meno rispetto a quanto ci si immagini)
Lo stile di vita mediterraneo risulta ad oggi un ottimo esempio di dieta equilibrata. Queste perché prevede un alto apporto di carboidrati complessi (nonostante questi vengano discriminati nella maggior parte degli approcci nutrizionali di tipo ipocalorico), alimenti di origine vegetale ricchi di fibre, olio di oliva, un apporto adeguato di antiossidanti e polifenoli e una limitata assunzione di zuccheri semplici e grassi di origine animale.
Il mio consiglio è quello di prestare attenzione alla frequenza, alla qualità e alla quantità con cui si consuma un alimento piuttosto che un altro: non c’è bisogno di escludere nessun alimento, l’importante è non esagerare nel suo consumo, garantire una buona qualità e una giusta porzione di esso.
Dieta e educazione alimentare: la nostra giornata alimentare ideale…
Vi consiglio di organizzare la vostra alimentazione iniziando con una colazione abbondante (per dare al nostro organismo la giusta energia per affrontare la giornata), fare pasti completi con una buona fonte di carboidrati complessi (pane e pasta integrali o cereali a chicco quali l’orzo, quinoa, farro, kamut e altri), proteine (derivanti dal secondo piatto ma non solo), olio, una buona quantità di verdura e un frutto vicino o lontano dal pasto!
Ricorda che un alimento non contiene mai (o quasi mai) un solo nutriente: la pasta ad esempio contiene anche un buon apporto di proteine!
Infine uno spuntino a metà mattina e pomeriggio possono diventare nostri alleati per evitare di arrivare ai pasti principali troppo affamati. E sono ottimi per recuperare le energie spese per studiare, lavorare o durante l’attività fisica.
Per ora fermiamoci qui, se avete qualche dubbio/curiosità al riguardo non esitate a scrivermi tramite social/mail o cellulare
Fonti:
-
Enciclopedia Trecciani;
-
Istituto superiore della sanità;
-
Organizzazione Mondiale della Sanità;
-
Linee guida per una sana alimentazione.