Rossella Faraglia

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Sono nata a Roma, dove mi sono laureata in Lettere moderne. La storia dell’arte è il mio interesse principale fin dai tempi del liceo e Venezia e Roma sono le mie città preferite. Amo moltissimo anche tutte le città di mare, oltre alle tante isole italiane e straniere. Il mare mi fa sentire a casa ovunque. Da moltissimi anni sono attiva in un’associazione culturale che si chiama “L’arte della memoria” che si occupa di visite guidate a Roma e provincia, con puntate qua e là per l’Italia. Oltre all’organizzazione delle attività curo i contenuti del nostro sito. In esso, oltre alle notizie sui diversi eventi, offriamo articoli tematici con curiosità culturali di diverso tipo (“Gli dèi dell’Olimpo”, “Animali dalla A alla Z”, “Il gesto nell’arte” e così via). Sono stati un ottimo rimedio per tenerci vicini durante i mesi (purtroppo non terminati) della pandemia.

Scritte sotterranee a San Clemente

scritte sotterranee San Clemente

Tra chi legge, chissà quanti o quante ricorderanno la primissima pagina del manuale di storia della letteratura del liceo. Là dove si parla degli inizi del volgare italiano, tra carte notarili fabrianesi, liti sui confini, diplomi campani e iscrizioni ferraresi, appare en passant la menzione di certi affreschi in S. Clemente a Roma che risalgono all’XI secolo e contengono scritte …

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Un piede di marmo al centro di Roma

piede di marmo a Roma

Tra i tanti oggetti d’arredo sparsi negligentemente per Roma c’è un piedone di marmo calzato con quelli che sembrano essere “crepida”, sandali di origine greca con la suola che sale lievemente lungo i bordi. Dei piccoli buchi permettevano l’inserzione di stringhe per fissare la calzatura. Cosa ci fa all’angolo di una stradina che prende il nome da una piccola chiesa, …

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L’Abate Luigi e il Congresso degli Arguti: statue che parlano

Congresso degli Arguti Roma

I romani sono caustici, si sa, uno humor sarcastico, più o meno corrosivo, serpeggia in tutti gli strati sociali. In genere gli appellativi, le metafore, i lazzi sono espliciti, altre volte meno. C’è una statua “parlante” che viene definita “Abate Luigi”. È talmente anonima e sgraziata che il popolino gli ha affibbiato l’appellativo di abate perché… non è né carne …

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Porta magica di Roma: l’alchimia del marchese Palombara

Porta magica Roma alchimia

Suona strano parlare di sopravvivenze nella Città eterna ma in fondo – non me ne vogliano i romani (anch’io lo sono) – Roma è una città che sopravvive a se stessa. Alla sua storia, ai tanti strati che si sovrappongono, ai tanti e diversi poteri che si sono affacciati sul suo palcoscenico. La fama di città cinica forse è solo …

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Uno scrigno nascosto dove meno te lo aspetti: il Casino Massimo

Casino Massimo

Un grande storico dell’arte paleocristiana definiva “disabitato” il paesaggio della Roma del Medioevo. E così era al Laterano, con un apparente paradosso visto che vi sorgeva la cattedrale, sede del vescovo di Roma, cioè del Papa. San Giovanni in Laterano sorge infatti quasi timidamente a ridosso delle mura. Come le tante basiliche costantiniane che vennero costruite decentrate per una sorta …

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Oratori del Celio, una deviazione a metà scalinata

Oratori del Celio Roma

Roma è una città strana, bisogna faticare per credere che effettivamente sia una delle città più verdi d’Europa. Imbottigliati nel traffico se automobilisti, costretti a improbabili gimkane sui marciapiedi se pedoni, il mantra consueto che ci recitiamo è: “certo, è bellissima, perché sennò…” E bisogna faticare, ma soprattutto scartare di lato, anche di pochissimo, per aprire finestre su luoghi inaspettati …

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Il padron del mondo riposa sotto un gradino

È una mattina d’estate del 1638. Il caldo non dà tregua, neanche sul colle Esquilino. Un uomo sta per entrare nella sua bottega; passa davanti a un appartamento, ne vede uscire suo fratello. Sulla porta, ancora in camicia da notte, lo saluta una donna. La donna è Costanza Piccolomini, moglie di Matteo Bonarelli. Ma non è suo marito l’uomo che …

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Roma con la coda dell’occhio / Un luogo appartato e un’iscrizione scalpellata

Roma Vannozza Borgia

Il centro di Roma, come si sa, è Piazza Venezia, nota per via del Monumento a Vittorio Emanuele II, altrimenti detto Altare della Patria, altrimenti detto Monumento al Milite ignoto, altrimenti detto Vittoriano, altrimenti detto (dai romani, soprattutto) la Macchina da scrivere.  Questo sottile e malcelato disprezzo per il grande oggetto urbanistico ha le sue ragioni: innanzitutto il colore. La …

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