Quest’anno, ho preso una decisione rivoluzionaria: accantonare due progetti pianificati da tempo per dar spazio a un’impresa futuristica, un album intitolato “Superstitious“, interamente dedicato alla figura femminile.
In un’epoca segnata da tragici casi di femminicidio, che mi hanno profondamente sconvolto, ho deciso di usare la mia arte per sottolineare e combattere questa grave problematica. Con il mio concerto natalizio ho iniziato a diffondere questo messaggio vitale, una battaglia che proseguirà anche nel 2024.
Nel mio ruolo di artista e mentore rimango perplesso di fronte alla distorsione della figura femminile in alcuni settori della musica moderna, in particolare nel genere rap. Lì, la donna è troppo spesso ridotta a mero oggetto di piacere, finendo con il perdere il suo significato umano e universale: quello di essere portatrice di vita.
Questa non è un’accusa ai giovani artisti che trattano argomenti delicati in modo errato ma un richiamo alla responsabilità per la comunità intera – influencer, media televisivi, scuole – luoghi dove inizia l’odio verso il femminile e dove le famiglie spesso falliscono nel filtrare e discutere apertamente questi temi con i propri figli.
Questo articolo è anche un monito alle ragazze che invece di indignarsi per alcuni testi offensivi, a volte sfogano una rabbia interiore ascoltando questi sottogeneri musicali. È il momento di ricominciare non solo dalla musica, ma anche dalla scuola, per dare alla donna il valore che merita.
Oggi, scrivendo queste righe e mentre voi le leggete, riflettiamo su quanto dobbiamo a lei, la donna. La nostra società deve meditare e agire, con un appello a un rispetto più profondo e sincero per il femminile in ogni aspetto della vita.
Maestro Alberto Luppi Musso
Ti può interessare leggere anche
Andrea Bacchetti in Concert: il nuovo DVD del Maestro pianista che porta Genova nel mondo