Dal Colosseo moderno al polo creativo: il Gazometro tra passato e presente

Condividi su
Tempo di lettura: < 1 minuto

Come il Gazometro ha cambiato volto e significato nel tempo

Il Gazometro è una struttura metallica ubicato nel quartiere Ostiense. Testimone della storia industriale e sociale che ha segnato la città.

Costruito tra il 1935 e il 1937, il Gazometro era il più grande d’Europa, con una capacità di 200 mila metri cubi di gas. Serviva per immagazzinare il gas prodotto nello stabilimento adiacente, che alimentava l’illuminazione pubblica e privata della città.

Il Gazometro era composto da un enorme cilindro cavo che si gonfiava e sgonfiava in base alla quantità di gas contenuta, sostenuto da una struttura a telescopio formata da 3 mila tonnellate di lamiere e profilati.

Alto 89 metri e con un diametro di 63 è soprannominato “Colosseo industriale” o “Colosseo moderno”.

Il Gazometro era affiancato da altri tre gasometri minori, costruiti tra il 1910 e il 1912.

Per decenni è stato un simbolo del quartiere Ostiense, caratterizzato da una forte presenza di attività industriali e commerciali, ma anche da una vivace vita culturale e sociale.

Accattone. immagine di Fondazione Stensen

Protagonista di numerose opere cinematografiche e letterarie, come il film “Accattone” di Pier Paolo Pasolini e il romanzo “La ragazza del Gazometro” di Giuseppe Pederiali.

Testimone di eventi storici, come i bombardamenti della seconda guerra mondiale e le lotte operaie degli anni Sessanta e Settanta.

Con la diffusione del metano, il Gazometro è caduto in disuso e ha subito un processo di degrado e abbandono.

Negli ultimi anni la sua area è stata oggetto di progetti di riqualificazione e valorizzazione, che ne hanno fatto un polo di innovazione e creatività.

Nel 2020 inserita dal Guardian nella classifica dei quartieri più promettenti d’Europa.

Questo grazie alla presenza di scuole di impresa, acceleratori di startup, spazi culturali e artistici. 

Nonostante la scomparsa della parte interna, il Gazometro è parte integrante della città a pari dei monumenti.

Ti può interessare leggere anche

Anche i muri parlano: alla scoperta dei “racconti incastonati”

Condividi su
MeRcomm.it | posizionamento _ strategie di brand posizionamento SEO realizzazione siti web e-commerce mercomm social media marketing produzione contenuti pianificazione contenuti gestione e sponsorizzazione contenuti mercomm visibilità _ sponsorizzazioni google ADS affissioni, maxischermi e giornali ufficio stampa mercomm contenuti aziendali produzione contenuti blog shooting foto e video graphic e motion design 2D e 3D Liguria-Day-icona-500x500 LiguriaDay _ quotidiano online di mercomm progetti editoriali

Info Rita Ferranti Noviello

Avatar photo
Rita F. Noviello autrice di libri (scrittrice è troppo impegnativo) dal 2005. Cresciuta a Genova fino all’età di sedici anni da genitori pugliesi, dopo aver vissuto per un periodo a Manfredonia, attualmente vive a Roma dove collabora con un’associazione di promozione sociale come mediatrice culturale specializzata in lingua francese. Vincitrice di vari premi letterari, uno dedicato proprio alla “sua” Genova, al suo attivo ha la pubblicazione di cinque libri di narrativa e due di poesia. Collabora inoltre con una casa editrice romana per la quale pubblica racconti brevi. Altra sua grande passione, quella radiofonica che le ha permesso di presentare anche spettacoli di piazza, passione che ora sta trascurando per continuare a scrivere e pubblicare le sue opere. Appassionata di storia, tradizioni e culture di tutta Italia ama far scoprire a chi la circonda curiosità e aneddoti di vario genere.

Articoli simili

L’Hotel Plaza e il Caffè Mascagni

Passeggio senza meta a caccia di storie, pensando alle tante vite passate su queste strade …

LiguriaDay