«Le concezioni di spazio e di tempo che desidero esporvi sono sorte dal terreno della fisica sperimentale, e in ciò sta la loro forza. Esse sono fondamentali. D’ora in poi lo spazio di per sé stesso o il tempo di per sé stesso sono condannati a svanire in pure ombre, e solo una specie di unione tra i due concetti conserverà una realtà indipendente.»
Minkowski
Dal 7 al 14 luglio in via Margutta 90 presso la Galleria Area Contesa Arte, l’artista genovese Loris Elio Sardelli ha presentato le sue “Opere di Orizzonti”.
Sette quadri del pittore genovese classe 1970 in cui la combinazione di colori ha catturato l’osservatore.
Loris Elio Sardelli nasce come poeta, anche se dentro sé lentamente avveniva una preparazione pittorica emersa nel momento in cui ha trovato il perfetto equilibrio artistico.
Frutto di un percorso al quale ha contribuito la sua famiglia quando da piccolo lo portavano a vedere mostre di A. Durer, di Monet, di Pissarro, Turner o Fontana.
Fondamentale è stata la frequentazione di casa Sardelli di amiche pittrici della madre.
La sua esposizione “Opere di Orizzonti” in Via Margutta rappresenta una “Ri nasc ITA”, poichè per l’essere umano è arrivato il momento di oltrepassare i confini sensoriali e andare “oltre”, verso l’esoterico.
In virtù della Ri nasc ITA ecco il punto di partenza: il punto, l’esplosione primordiale di tutta la materia visibile ed invisibile.
Il punto come partenza e la trasformazione verso la sfera.
Rappresentazioni comunque astratte, nonostante i suoi studi di geometria sacra, dei soliti platonici e della geometria analitica senza tralasciare Euclide e Pitagora.
Il punto viene considerato come la ricerca dell’oltre da donare all’essere umano per la sua evoluzione e per la sua Ri nasc ITA.
Inevitabile l’associazione a Minkowski e al suo spaziotempo in cui il punto è dove passato e futuro si incontrano.
Il cerchio contiene il pgreco, il mistero dell’irrazionalità poichè questo è il numero per eccellenza dell’irrazionalità, dove la mente umana non riesce ad arrivare.
Il punto che esplode come congiunzione tra razionale e irrazionale.
Loris Elio Sardelli ci porta a riflettere su come calibrare la nostra natura su un punto, quello dove cuore e cervello si incontrano. Dove avviene quindi l’esplosione, la trasformazione.
Ecco la parte innovativa delle opere di Les, annullare il tempo per dare una visione della realtà nuova, di Ri nasc ITA.
In virtù del punto cardine ecco la sua Chronos.
Presentata nel 2014 durante il XX Festival Internazionale della Poesia Genova, in occasione dell’evento Labirintum Into Se.
CHRONOS
doie rimani
sente pre
pro gloriam
do me stesso
ri verbero ie io
volteggia mani
pre stigio vorresti
caro n te
traghetti innocenti
salteranno i liston
svirgolano i bulloni
che si sentono inutili
al passar d anelito
di libertà
Dall’osservazione dei suoi quadri si nota un’altra trasformazione.
L’uso dei colori dal magenta, blu e giallo riesce a creare un’infinità di gradazioni e sfumature perfettamente in linea con il cerchio cromatico di Itten.
Innovazione e creatività passando per una profondità che porta alla riflessione introspettiva è quanto regalano le opere di Loris Elio Sardelli. Sono Opere di Orizzonti.