Le dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini durante la festa provinciale della Lega, hanno scosso il mondo industriale genovese. «La Gronda è la priorità. Stiamo lavorando giorno e notte per farla partire, certo non è facile perché il progetto è datato e va aggiornato su tanti fronti», ha dichiaro Salvini ad Arenzano, mettendo in evidenza alcune criticità del progetto.
«Non è una questione di costi ma di autorizzazioni, è un progetto datato che si trascina da tempo immemore e che quindi dobbiamo aggiornare. Stiamo anche studiando una collaborazione con l’Università per avere un’infrastruttura all’avanguardia. Di sicuro vi dico che voglio assolutamente farla, l’ho messa in cima alle priorità. La Liguria oggi è un modello», ha dichiarato Salvini, «protagonista di una rivoluzione industriale incredibile, con i lavori della nuova diga, l’Alta Velocità, il Waterfront, la logistica e il retroporto. In Liguria poi avete la fortuna di avere Edoardo Rixi che per questa regione ha un’attenzione particolare».
Questa mattina la notizia è stata commentata anche da Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto
«Partiamo da un dato positivo, il ministro Salvini riconosce il fatto che la Gronda sia un’infrastruttura essenziale per il territorio. Il fatto di affermare comunque che questo progetto è datato apre, purtroppo, al rischio di rimettere in discussione i tracciati, quindi i tempi inevitabilmente si vanno ad allungare», ha dichiarato Botta in una breve intervista a Primocanale. «Questo è un elemento di preoccupazione, se faccio una considerazione da cittadino. Il progetto è datato perché non si è mai riusciti in questi ultimi quindici anni a metterlo in fase esecutiva. Quindi bisogna prima di tutto cambiare la mentalità di chi fa politica e ci governa, imprimendo nella testa dei nostri governanti la necessità di porsi dei target anche temporali oltre che di visione».
Ancora tutto fermo per la Green Logistic Valley
Botta ha poi commentato un’altra situazione di stallo molto cara al mondo degli spedizionieri, la Green Logistic Valley, che da anni attende la nomina del commissario.
«Abbiamo accolto con favore il fatto che il governo recentemente è riuscito a varare una zona economica speciale per il mezzogiorno, vuol dire che il governo crede in questi strumenti quali elementi determinanti per lo sviluppo di porzioni di territorio strategiche. Ci aspettiamo, a questo punto, anche il Ministro Fitto si decida a nominare il Commissario per la zona logistica semplificata, che sia il Governatore Toti o no. Non dobbiamo dimenticare che nel mondo queste zone logistiche hanno successo laddove sono costruite intorno a realtà portuali importanti», ha dichiarato Botta. «Visto che Genova è indubbiamente la realtà portuale più importante in Italia, o quanto meno tra le più importanti, sarà determinante per il rilancio di questa progettualità iniziare da un porto strategico come quello genovese».
Gli spedizionieri, secondo Botta, non capiscono cosa si stia aspettando per questa nomina. Se il ritardo era dovuto a promesse per corteggiare il bacino elettorale del Meridione è arrivato il momento di prendere in considerazione anche il porto di Genova.
Riflessione anche sulla situazione delle strade liguri, in sofferenza per i cantieri e i tanti incidenti
«Le code in autostrada sono il destino a cui è votato tutto il nostro territorio, non soltanto Genova, ma in generale la Liguria nei prossimi 5-7 anni. Lo sappiamo e lo dobbiamo accettare. Quello che sicuramente dobbiamo cercare di capire è come organizzarci un pochino meglio a livello di programmazione dei cantieri, a livello di segnalazioni da dare alla cittadinanza e a livello anche di piani emergenziali. Vediamo che se si crea un incidente si crea un intoppo sulle autostrade e si blocca tutta la circolazione per ore e ore. Questo francamente non è accettabile».
La soluzione, secondo Botta, potrebbe essere rappresentata da unità speciali di intervento che, in caso di incidente, sappiano trovare delle soluzioni percorribili e tempi certi per liberare il comune cittadino senza che rimanga bloccato in autostrada per delle ore.
Questo eviterebbe situazioni di maggior pericolo come quella accaduta alcuni giorni fa, quando una ventina di auto per sottrarsi alla coda hanno cercato di uscire contromano dalla rampa di immissione.
Sicuramente le questioni sulla logistica ligure e genovese sul tavolo sono molte e richiedono riprogrammazioni a ogni livello istituzionale, in modo che sia le merci sia le persone arrivino a destinazione in tempi certi e rapidi. Si attende dunque la prossima mossa del Ministro Salvini per capire meglio quale sarà il futuro della Gronda.