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Cani di famiglia, quali regole rispettare quando ci sono dei bambini

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L’aggressività” dei cani di famiglia è un problema comportamentale serio che può diventare ancora più rischioso se vi sono dei bambini nei dintorni.

Se il cane arriva a mordere ed aggredire una persona, che sia di famiglia oppure no, andrebbe portato da uno specialista in comportamento animale per evitare che quel tipo di atteggiamento si ripeta.

Ma se il cane di famiglia arriva ad essere “aggressivo” con i bambini di casa?

Molte persone credono che questo atteggiamento “aggressivo” sia dovuto ad un sentimento di gelosia del cane verso il bambino, ma non sempre è così. Spesso viene infatti innescato da vari fattori ai quali non si è neppure fatto caso.

Vediamo quali:

  • Mancata comunicazione: quando vengono ignorati i segnali che mostrano che il cane vuole essere lasciato in pace può succedere che l’animale reagisca con aggressività. Succede di solito quando un bambino, per giocare, infastidisce il cane che invece vuole starsene tranquillo, arrivando a farlo sentire in trappola. Questa è una delle più frequenti “non comunicazioni” cane-bambino.
  • Esperienze traumatiche: per un bambino è istintivo tirare la coda al cane o infastidirlo in svariati modi, il vero problema sorge quando non vi è la supervisione di un adulto che vada a bloccare questi comportamenti molesti nei confronti del cane. Specie poi se nel passato del cane sono presenti esperienze traumatiche che ancora incidono sul suo comportamento.
  • Punizioni ingiustificate: se il cane vedrà alcuni suoi comportamenti repressi senza una reale motivazione tenderà ad attaccare senza dare preavvisi. Se poi queste punizioni avverranno in presenza del bambino, potrebbe accadere che il cane inizi ad vederlo come una presenza negativa, finendo con l’associarlo a sensazioni di disagio che potrebbero portarlo infine a reagire nei suoi confronti.
  • Non considerazione del cane: infine, può accadere che dopo l’arrivo del bambino, la famiglia inizi ad ignorare il cane creando in lui tutta una serie di sentimenti negativi (stress, ansia da separazione, ecc.) che potrebbero sfociare in seri problemi comportamentali.

Quando bisogna intervenire e rivolgersi ad un educatore cinofilo comportamentale?

Sin dal primo atteggiamento negativo manifesto! Possibilmente anche prima in via preventiva…per essere pronti!

Prima di andare da uno specialista, però, è bene ricordare che i risultati non saranno immediati e che non sempre saranno risolutivi al 100%.

Questo, varierà a seconda dell’indole del cane, e da quanto sarà complicato trattare il comportamento “aggressivo”. Inoltre, se non vengono attuate e mantenute nel tempo le linee guida dello specialista, questo atteggiamento ostile potrebbe tornare a manifestarsi.

Come prevenire situazioni problematiche?

  • Evitare il contatto diretto tra il bambino e il cane.
  • Migliorare il benessere del cane, dandogli le attenzioni che merita.
  • Non dimenticare che un cane è un animale e di conseguenza non ragiona come un umano!

Ricorda: più il cane è mentalmente sano, più si mostrerà collaborativo con voi ed il nuovo membro della famiglia.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e se vorrai raccontarci la tua esperienza personale sull’argomento, i commenti saranno sempre ben accetti.

Al prossimo Articolo!!

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Info Chiara | Nachiko & co

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Mi chiamo Chiara ed i miei cani si chiamano Nachiko & Avery, fin da piccola ho sempre avuto la passione per gli animali, soprattutto per i cani. Grazie a loro ho deciso di accrescere la mia cultura cinofila, leggendo libri, partecipando a webinar e collaborando con centri cinofili ed associazioni. Spero con i miei articoli di potervi aiutare a sviluppare le vostre conoscenze sul mondo della cinofilia e degli animali.

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