Giovane capriolo tratto in salvo a Casella dalla Vigilanza regionale

Condividi su
Tempo di lettura: < 1 minuto

Questa mattina Casella è stata svegliata presto dalle urla di un giovane capriolo rimasto intrappolato in un giardino privato: il piccolo è stato tratto in salvo dalla Vigilanza regionale, che dopo averne accertato le condizioni lo ha liberato nel bosco.

Il capriolo si è introdotto nel giardino forse cercando qualcosa da mangiare e non è più stato in grado di uscirne da solo. Il pronto intervento ha permesso di restituire la libertà al piccolo ungulato, che ha fatto subito perdere le tracce nel bosco vicino a Casella.

Vigilanza regionale, cosa fa

La Vigilanza regionale è un servizio che si occupa della gestione e della tutela del patrimonio faunistico regionale, la materia faunistico venatoria e le funzioni connesse al Nucleo Regionale di Vigilanza Faunistico Ambientale. In sintesi, si occupa di monitorare la salute e le condizioni di tutta la fauna selvatica in Liguria, sebbene molti erroneamente siano convinti che sia legata solo all’abbattimento dei cinghiali che si avventurano nei centri cittadini.

Circa sei mesi fa, questo organo istituzionale era finito nell’occhio del ciclone per una protesta di alcune associazioni animaliste. Gaia Animali e Ambiente e Lav, che hanno costituito il gruppo Animalisti genovesi, a dicembre infatti hanno consegnato i premi per “La crudeltà contro gli animali”, chiamando in causa l’assessore all’Agricoltura e alla Caccia di Regione Liguria Alessandro Piana, l’ex consigliere Alessio Piana – che aveva promosso l’introduzione della caccia con arco e frecce sul territorio ligure – e proprio il Nucleo regionale di vigilanza faunistico-ambientale, per l’abbattimento di cinghiali e, nel savonese, anche di daini.

Delel accuse che avevano scatenato la reazione dei rappresentanti istituzionale, che avevano preteso «Gli animalisti porgano pubbliche scuse al Nucleo di vigilanza faunistico ambientale regionale di Genova», osservando che «il nucleo di vigilanza regionale opera per la pubblica incolumità e svolge diversi tipi di azione, come il recupero e salvataggio di molti animali feriti, non certo solo quelli per eradicare la peste suina africana. Chiediamo pubbliche scuse ai nostri operatori».

Cosa fare se ci si imbatte in un giovane capriolo

Anche se la stagione delle nascite si è conclusa verso fine giugno, periodo che coincide il maggior numero di “rapimenti”, ossia di piccoli caprioli di pochi giorni o settimane “tratti in salvo” nell’erba alta da volonterosi umani, che però di fatto li portano via alle madri, è sempre bene sapere cosa fare se si incontra un giovane capriolo.

L’esemplare di Casella era evidentemente in difficoltà, trovandosi in un giardino privato, e aveva bisogno di aiuto per poter tornare in natura. Tuttavia, in generale si sconsiglia sempre di toccare un giovane capriolo se non si è addestrati a valutare la situazione, perché la presenza dell’odore umano su di lui potrebbe spingere la madre ad abbandonarlo. I piccoli caprioli non si rendono indipendenti fino ai 9-12 mesi di età, quindi la buona azione potrebbe in realtà comportare la morte per i cuccioli.

Cosa fare dunque se ci si imbatte in un capriolo apparentemente in difficoltà? La cosa migliore è sempre chiamare i centri di recupero per animali (Cras) attivi sul territorio ligure o la Vigilanza regionale senza toccare l’animale.

L’Enpa di Genova, che si occupa del Cras a Santo Stefano di Larvego (Campomorone), ribadisce che il 90% dei caprioli neonati di cui si occupa ogni anno sono in realtà cuccioli “rapiti”, che non avrebbero nessun bisogno di cure o assistenza, e la cui madre spesso si è semplicemente allontanata per cercare cibo. La raccomandazione quindi è sempre chiamare e descrivere al meglio la situazione, evitare di toccare il cucciolo ed eventualmente attendere l’intervento del personale qualificato per il recupero.

Ti potrebbe interessare anche:

Miti da sfatare: tutto quello che (non) sappiamo sui cani

Condividi su
MeRcomm.it | posizionamento _ strategie di brand posizionamento SEO realizzazione siti web e-commerce mercomm social media marketing produzione contenuti pianificazione contenuti gestione e sponsorizzazione contenuti mercomm visibilità _ sponsorizzazioni google ADS affissioni, maxischermi e giornali ufficio stampa mercomm contenuti aziendali produzione contenuti blog shooting foto e video graphic e motion design 2D e 3D Liguria-Day-icona-500x500 LiguriaDay _ quotidiano online di mercomm progetti editoriali

Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

Articoli simili

Albero caduto ad Albaro

Albero caduto ad Albaro, tragedia sfiorata

Grande spavento ieri pomeriggio nel quartiere di Albaro dove un albero è caduto all’improvviso abbattendosi …

LiguriaDay