Il Tar di Bolzano accoglie ricorso Enpa e Lav
Si tratta di un’ordinanza importantissima: il Tar di Bolzano ha infatti accolto il ricorso di Enpa e LAV e conferma la salvezza dei lupi condannati a morte da Kompatscher.
Il Tar di Bolzano, in seduta collegiale, ha emanato oggi un’ordinanza di sospensiva dell’uccisione a caso di due lupi voluta dal presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, confermando la sospensiva concessa qualche settimana fa in sede monocratica, quando è stato accolto il ricorso di Enpa e LAV.
“Vogliamo esprimere la nostra grandissima soddisfazione per la volontà dei giudici – affermano Enpa e LAV – che hanno con inequivocabile chiarezza respinto le pseudo motivazioni della Provincia, impegnata a “fare ingiustizia” sugli animali selvatici rigorosamente protetti dall’Unione Europea e dalla legge italiana.
Dell’atto odierno desideriamo sottolineare, in primo luogo, come sia stata respinta la richiesta della Provincia di giungere ad una sentenza semplificata, inaccettabile per quelle che la magistratura ha definito invece “questioni complesse”.
Ancora, è fondamentale il passaggio in cui si respinge la pretesa provinciale di procedere all’uccisione per “assenza di valide misure alternative” ai fucili: non vi sono dunque i presupposti per poter ricorrere alla deroga, secondo l’art 16 della direttiva Habitat.
Misure di prevenzione ritenute inidonee
Inoltre, le osservazioni dell’Ispra e dell’Osservatorio faunistico provinciale sulla sostanziale inidoneità delle misure di prevenzione dalla predazione, poste in essere dagli allevatori, sono state definite dai giudici precise, pregnanti e fondate.
“Riteniamo, infine, decisamente importante che nell’ordinanza sia riportata la non invocabilità della disciplina speciale sulle zone pascolive protette, recentemente adottata dalla Provincia autonoma di Bolzano della cui costituzionalità – aggiungiamo noi – si dubita fortemente”, concludono le associazioni.
L’importanza di questa ordinanza non si limita al caso specifico, ma stabilisce un precedente significativo in Italia, dove il conflitto tra la protezione della fauna selvatica e gli interessi degli allevatori è un tema sempre più dibattuto.
Recentemente, diverse associazioni animaliste hanno sollevato preoccupazioni riguardo l’aumento delle richieste di abbattimento di lupi in varie regioni italiane, nonostante la specie sia rigorosamente tutelata dalla normativa comunitaria.
La sentenza del Tar di Bolzano, infatti, potrebbe influenzare altre decisioni giudiziarie simili, portando ad un maggiore rispetto delle direttive europee sulla conservazione della biodiversità.
I giudici hanno rimandato al 29 gennaio la discussione sul merito della questione.
Ordinanza importantissima, lupi cruciali per l’ecosistema montano
Oggi è stata scritta una pagina rilevantissima per il diritto alla vita dei lupi, per la tutela della biodiversità più rara, per il rispetto del diritto comunitario e per le aspettative di tantissimi italiani.
Secondo i dati del WWF, la popolazione di lupi in Italia si è lentamente ripresa e oggi il lupo continua a essere una specie fragile, il cui equilibrio dipende da politiche di protezione attente e ben monitorate.
I lupi giocano un ruolo cruciale nel mantenimento dell’ecosistema montano, contribuendo a controllare le popolazioni di erbivori e favorendo la biodiversità.
La sentenza del Tar rappresenta quindi non solo una vittoria per gli animali, ma anche per l’ecosistema alpino, minacciato da una crescente pressione antropica.
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Comunicato Stampa LAV
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