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Eccoci tornati nella nostra rubrica “In salute con gusto”.
Che cos’è veramente il peso ideale?
E’ quasi inevitabile che i pazienti vengano da me, soprattutto in questo periodo pre-feste, con domande quali “dottoressa secondo lei quanto dovrei pesare?”, “dottoressa vorrei perdere 8kg per poter arrivare al mio peso ideale, come posso fare?”.
Di solito ci si interroga su questo quando ci si guarda allo specchio o quando ci si pesa o ancor di più se si è seguiti da un professionista della nutrizione.
Se dovessi attenermi a quello che ho studiato e quindi presente nei libri universitari, alla domanda dovrei rispondere utilizzando formule che definiscono un ipotetico “peso ideale” ma ancor prima ci è stato insegnato a utilizzare il famoso BMI (o IMC) ovvero l’indice di massa corporea.
Si tratta di una formula che considera il peso e la altezza per definire uno stato di sovrappeso, obesità, normopeso o sottopeso.
Tutto qui? Naturalmente no!
Come riferiscono gli articoli scientifici più recenti il BMI predice il rischio di incorrere in patologie peso-correlate (diabete, ipertensione, obesità, ipercolesterolemia..) ma non può e non deve essere utilizzato per il calcolo di un peso ideale poiché NON raccoglie informazioni riguardo la nostra composizione corporea quindi risulta assolutamente poco specifico.
Per capire meglio: Un paziente di 1,70m che pesa 80kg e che durante la settimana segue un allenamento ad alta intensità potrebbe avere un BMI indicativo di sovrappeso.
Questo perché non vengono analizzati correttamente i compartimenti corporei quali la massa magra (ovvero i muscoli che vi ricordo hanno un peso maggiore rispetto al grasso a parità di volume), la massa grassa e lo stato di idratazione.
Per precisazioni più accurate di solito viene utilizzato il “Plicometro” (chiamato “cicciometro” dalle mie carissime pazienti), la BIA (strumento bioimpedenziometrico) e le circonferenze, metodologie che permettono di stimare più precisamente la composizione corporea di un soggetto e quindi capire se il peso sia attribuibile ad una massa grassa eccessiva o viceversa alla presenza di tanto muscolo.
Questo risulta utile per atleti, e in generale sportivi, che mirano ad un miglioramento della performance, e per il resto della popolazione?
Non si tratta di misurazioni obbligatorie ma, durante un percorso nutrizionale queste possono essere utilizzate per verificare ad esempio se un piano ipocalorico è realmente utile o se il paziente sta perdendo massa magra (che durante un dimagrimento viene quasi sempre persa se non si affianca una buona attività fisica).
Questo dimostra come la maggior parte delle misurazioni siano poco utili per aiutare una persona a raggiungere i propri obiettivi in quanto i calcoli matematici non per forza spronano verso un’alimentazione sana ed equilibrata né tanto meno risolveranno eventuali problematiche che influenzano la sfera alimentare.
Nessuna misurazione dovrebbe sostituire un’accurata valutazione del contesto personale.
Il peso cambia da un giorno all’altro e persino nella stessa giornata per molti motivi.
Per questo non dovremmo stupirci se un giorno si pesa un chilo in meno e quello dopo invece di più.
Uno dei tanti motivi potrebbe essere dovuto ad un po’ di stitichezza, al ciclo mestruale (che può far tratterei un po’ di liquidi), alla ritenzione idrica (magari dovuta ad un consumo eccessivo di alimenti salati), alla mancanza di sonno, ad un’alterazione ormonale ma anche per situazioni di stress e di ansia.
Per questo è utile usare pesarsi sempre con la stessa bilancia, scegliendo un piano di appoggio piano e non scivoloso e possibilmente a digiuno al mattino appena alzati;
Cerchiamo di pesarci alla stessa ora e lo stesso giorno ed è sufficiente pesarsi una volta al mese.
E quindi come capire quale è il proprio peso ideale?
Il peso ideale equivale al peso corporeo con il quale si è in equilibrio in termini di salute fisica, mentale ed ormonale ma non solo. Il peso ideale ci permette di vivere senza necessità di controllare grammi di carboidrati o proteine giornaliere e quindi di ascoltare il nostro senso di fame e di sazietà evitando che un pasto diverso dagli altri possa essere considerato come uno “sgarro”.
Approfondiamo quest’ultimo aspetto: fame? Sazietà? Come riconoscerle?
La fame è una necessità innata del corpo che ci protegge da denutrizione e carenze. Talvolta però si tende a confondere la fame con l’appetito, ossia un impulso a soddisfare un desiderio di cibo senza un motivo fisiologico (ma piuttosto psicologico).
Questo accade entrando nel panificio sotto casa, sentire il profumo del pane fresco ci invoglia a mangiarlo nonostante la colazione sia stata fatta pochi minuti prima.
Quanto spesso differenziamo la fame vera dall’appetito? Quasi mai! Quanto questo può influenzare il nostro peso?
Ragionare in maniera consapevole su ciò che influenza il peso corporeo, il senso di fame, il sonno è un processo che richiede molto impegno ma soprattutto tanta volontà. Per questo vi consiglio sempre di affidarvi a professionisti competenti.
Non esistono quindi linee guida universali che definiscano un peso ideale.
Se volete qualche informazione aggiuntiva rimango sempre a vostra disposizione,
la vostra Dietista Dott.ssa Martina Lionetti
La vostra Dietista Dott.ssa Martina Lionetti
Immagine di Copertina: Seniority.in
