Dopo ore di incertezze la decisione: la Liguria è stata inserita tra le “zone gialle”.
O almeno per ora. E mentre c’è chi contesta la decisione del governo perché ritenuta troppo “morbida” arriva l’invito dalle istituzioni a mantenere “alta la guardia”.
E il presidente Toti in risposta alle polemiche che si sono scatenate sul web replica: “Nel frattempo noi andiamo avanti, senza abbassare la guardia, continuando a lavorare come abbiamo sempre fatto per gestire al meglio una situazione che resta molto complicata”.
“Siamo stati i primi in Liguria a prendere provvedimenti restrittivi ed evidentemente sono stati utili. Non molliamo proprio adesso perché le cose possono sempre cambiare, rispettiamo le regole come e più di prima e aiutiamoci. Stasera per iettatori, pessimisti e menagrami non è una buona serata, ma è buona per gli ottimisti come me, per chi domani può aprire la sua attività e garantire uno stipendio alla sua famiglia, lavorando in sicurezza” conclude il governatore in un lungo post.
Nel frattempo, i ristoratori e i commercianti possono restare aperti anche se non si sa per quanto visto che la valutazione del comitato scientifico sarà rivista con cadenza settimanale.
In zona arancione per il momento Puglia e Sicilia mentre Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle D’Aosta sono zona rossa. Le restanti regioni restano per il momento in zona gialla.
Misure e divieti per le “zone gialle”
- Divieto di spostamento dalle 22 alle 5 se non per comprovate esigenze di salute o lavorative. In caso di necessità di spostamento sarà obbligatorio esibire l’autocertificazione (scarica qui)
- Restano aperti bar e ristoranti che dovranno chiudere alle ore 18. Consentito l’asporto fino alle 22.
- I centri commerciali saranno chiusi nei giorni festivi e pre-festivi. I negozi di alimentari, edicole farmacie e parafarmacie al loro interno potranno invece restare aperti.
- Resta a distanza la didattica per le scuole superiori ad eccezione per studenti con disabilità o in caso di utilizzo dei laboratori. Resta in presenza la didattica per le scuole di infanzia, elementari e medie.
- Rimangono chiuse piscine, palestre, cinema e teatri. Chiudono anche musei e mostre.
- Consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dalle altre regioni se le regioni limitrofe sono a rischio moderato. Resta comunque la raccomandazione a non spostarsi se non per reali esigenze.
- Ridotta al 50% la capienza dei mezzi pubblici.