Oggi per la prima volta dopo diverso tempo si è verificato un sovraffollamento nei pronto soccorso di Genova. Alla normale attività si sono infatti sommati i numerosi pazienti con sintomatologia Covid-correlata.
Molti dei pazienti provenivano da residenze socio sanitarie e hanno portato ad avere fino 125 persone in attesa o in visita con codici rossi o gialli.
In una nota stampa, Alisa ha dichiarato: “Sulla base del piano incrementale per la pandemia, per far fronte alla situazione e alleggerire la pressione sui reparti di emergenza saranno attivati nel più breve tempo possibile due ospedali Covid-dedicati: l’ospedale Evangelico di Voltri e il Padre Antero Micone di Sestri Ponente”.
Inoltre, prosegue l’attivazione di posti letto extra-ospedalieri su tutto il territorio genovese.
E anche il presidente della regione Liguria Giovanni Toti ha espresso preoccupazione in merito. “Se i pazienti Covid in Liguria dovessero crescere ai ritmi in cui stanno crescendo in Italia oggi, ancorché senza sale di rianimazione impegnate come a primavera, credo che da qua a qualche giorno cominceremo a convertire alcuni reparti degli ospedali sul Covid e che di qua a qualche settimana ci saranno degli stop importanti al sistema sanitario non Covid”.
Difficile anche l’assunzione di medici e infermieri. Nei giorni scorsi il governatore della Liguria aveva chiesto al governo norme più semplici per le nuove assunzioni e la possibilità di assumere a tempo indeterminato i medici.
“Il problema vero è che non ci sono professionalità mediche e spesso infermieristiche. Stiamo chiedendo agli ordini professionali degli infermieri e al corso di laurea di anticipare le sessioni e le iscrizioni il più possibile per assumerli tutti”.