riapertura scuole Liguria

Riapertura scuole Liguria: mascherine e banchi monoposto

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Durante la conferenza stampa di ieri il presidente del consiglio Conte è intervenuto sulla riapertura delle scuole: “La scuola ricomincerà regolarmente dal 14 settembre anche se alcune Regioni nella loro autonomia hanno scelto di posticipare. Il rientro in piena sicurezza è stato ed è l’obbiettivo prioritario del governo. Ci saranno difficoltà, dobbiamo mettere in conto che a scuola ci saranno contagi, ma abbiamo predisposto linee guida e un prontuario per affrontare le difficoltà. Ripartiamo con più spazi, più personale e meno alunni in classe, forti di un investimento di 7 miliardi. Gli orari di ingresso potranno essere scaglionati per evitare assembramenti, decisione che spetta ai dirigenti scolastici d’intesa con gli enti locali. Abbiamo predisposto la consegna alle scuole di gel sanificanti e di 11 milioni di mascherine chirurgiche al giorno, disponibili gratuitamente per personale e alunni. Non vogliamo discriminazioni”.

Intanto Santo Deldio, presidente associazioni presidi Liguria, non usa giri di parole: Tempo addietro avevamo manifestato l’impossibilità della ripartenza in relazione ai molteplici adempimenti che si rendono necessari. Avevamo sostenuto la necessità di ripartire il 24 settembre, dopo le elezioni, considerato che numerosi plessi sono sede di votazione.  Invece il ministro Azzolina e il premier Conte hanno fatto della riapertura delle scuole il 14 settembre una questione di principio, un obiettivo irrinunciabile. Ma quando si fissano degli obiettivi occorre correlarli alla tempistica e ai mezzi a disposizione“.

L’appello era anche arrivato dagli ordini dei medici ma è rimasto inascoltato.

Diversi comuni liguri intanto, hanno deciso di posticipare l’apertura a dopo le elezioni regionali e le polemiche su mezzi di trasporto, mascherine e banchi sembrano non avere fine.

A favore della riapertura il 14 settembre invece la società dei pediatri e Alberto Ferrando, presidente, spiega: “Come pediatri vogliamo che aprano le scuole e che aprano in sicurezza. Volere è potere, oltre al mugugno bisogna agire e predisporre tutto. In questi giorni i sindacati hanno incontri quotidiani in Regione per fare il punto sulle misure. Per la questione misura febbre si sta cercando di fare dei tamponi rapidi in base alle indicazioni contenute nel decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Tamponi che vanno refertati entro le 24 ore, per esempio se fatti alle 16 devono arrivare i risultati entro la mattina successiva. Personalmente vorrei che si investisse anche sui test salivari. Questo perché per un bambino il tampone è una misura un po’ fastidiosa e lo può tollerare poco“.

Una ripartenza complicata sotto tanti punti di vista e che desta parecchie preoccupazioni.

Foto by dire.it
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