Gli obelischi a Roma sono tutti egizi?
Qualche giorno fa trovandomi davanti alla Chiesa di San Carlino alle Quattro fontane, nel crocevia tra Via Venti Settembre e via delle Quattro Fontane, intenta a fotografare le fontane mi sono resa conto che da lì vedevo contemporaneamente sia l’obelisco Esquilino di Santa Maria Maggiore, quello Sallustiano di Trinità dei Monti che l’obelisco del Quirinale. Mi sono sempre domandata quante quali fossero a Roma.
Di fatto non li ho mai contati. Così spinta dalla mia solita curiosità ho deciso di contarli ed è una città intrisa di egittologia.
Comunque andiamo per ordine partendo da:
- L’obelisco di Dogali è il più piccolo obelisco della città alto solo 2 metri. Scolpito in età domizianea è sito in Via delle Terme di Diocleziano ed è poco visibile. In precedenza, dopo il ritrovamento avvenuto nel 1883, fu posizionato di fronte alla Stazione Termini in ricordo della battaglia di Dogali avvenuta nel 1887. E’ purtroppo lasciato allo stato di abbandono come da foto.
- L’obelisco Esquilino di età domizianea imita gli obelischi egizi. Alto 14,75 metri, è il gemello dell’obelisco del Quirinale si trova di fronte all’abside di Santa Maria Maggiore collocato da Papa Sisto V nel 1587. E’ in asse con obelisco di Trinità dei Monti, sottolineato dai due capi il rettifilo della Via Sistina.
- L’obelisco del Quirinale. Anch’esso è una imitazione degli obelischi egizi, fine I secolo d.C. Considerato il gemello dell’obelisco Esquilino, perché era collocato l’ingresso del Mausoleo di Augusto. Fu ritrovato nelle fondamenta dell’Ospedale di San Rocco a Ripetta a metà del’700 e papa Pio VI lo fece posizionare al centro della fontana del Quirinale tra i due colossali Dioscuri provenienti dalle vicine Terme di Costantino.
- L’obelisco Sallustiano è un’imitazione romana di proprietà della famiglia Ludovisi. Si trovava negli Horti Sallustiani e per il volere del papa Pio VI nel 1789 venne collocato in cima alla scalinata di Trinità dei Monti, di fronte alla chiesa omonima. L’obelisco alto 13,91 metri traguarda l’obelisco Esquilino e come dicevo prima, collocandosi al centro dell’incrocio tra via del Quirinale e via delle quattro fontane e possibile vedere l’obelisco Sallustiano, Esquilino e del Vaticano.
- L’obelisco Lateranense il più alto al mondo 32,18 metri. Risale al XV secolo a.C., era collocato nel tempio di Ammone a Karnak l’imperatore Costanzo II, fu portato a Roma e sistemato nel Circo Massimo insieme con l’obelisco Flaminio. Fu rinvenuto nel 1587, spezzato in tre punti, ed nuovamente eretto, questa volta davanti alla Loggia delle Benedizioni di San Giovanni in Laterano, in asse con l’obelisco Esquilino che si trova a Santa Maria Maggiore.
- L’obelisco Agonale alto 16,53 metri, fu realizzato in età domizianea sul modello egizio. Gian Lorenzo Bernini, per volere di papa Innocenzo X nel 1651, lo impiegò nella Fontana dei Quattro Fiumi al centro di Piazza Navona. L’obelisco fu voluto da Massenzio che lo fece innalzare nel circo della sua villa nei pressi del Mausoleo di Cecilia Metella sulla via Appia antica.
- L’obelisco di Villa Celimontana o Matteiano solo la parte superiore alta 2,68 metri è originale. Risale al tempo di Ramses II, e fu portato nel tempio di Iside in Campo Marzio da dove proviene anche la statua di Iside Sothis, oggi nota come Madama Lucrezia, all’entrata di Palazzo Venezia verso Piazza San Marco. Donato alla famiglia Mattei nel 1582 dal Senato di Roma, lo vollero collocare nella loro villa al Celio, oggi l’attuale Villa Celimontana, bellissimo parco pubblico.
- L’obelisco Vaticano alto 25,37 metri. Testimone del martirio di Pietro proveniente da Eliopoli e collocato da Caligola nel Circo di Nerone nel 40 d.C. Questo monolite di granito rosso non è mai caduto a terra e non si è mai spezzato a differenza di altri, ed è il primo a essere stato riutilizzato nel corso delle sistemazioni urbanistiche di papa Sisto V. Nel settembre del 1576, fu fatto spostare da questi al centro di Piazza San Pietro, dove tuttora svetta come simbolo della Chiesa Cattolica. L’architetto Domenico Fontana impiegò 900 uomini, 75 cavalli e 40 argani per le operazioni di spostamento dello stesso. La scena è nota ed è stata affrescata in una delle sale della Biblioteca Vaticana tra il 1585 e il 1587. La troverete percorrendo la galleria inferiore dei Musei Vaticani, che conduce all’uscita. Vi è una leggenda che racconta che il globo della sommità dell’obelisco, oggi ai Musei Capitolini, conteneva le ceneri di Giulio Cesare.
- L’obelisco Flaminio alto 25,91 metri è tra i più antichi, risale al tempo di Ramses II, faceva parte di un tempio dedicato al dio del sole Ra. Fu fatto portare a Roma da Augusto e innalzato nel Circo Massimo mantenendo la dedica alla divinità solare (l’iscrizione latina termina, appunto, con le parole “Soli Donum Dedit”). Recuperato nel 1587, tre anni dopo fu innalzato da Domenico Fontana in Piazza del Popolo, dove oggi si trova ancora, ornato dalle quattro vasche progettate da Giuseppe Valadier nel 1823.
- L’obelisco del Pincio o Aureliano alto 9,24 metri, per volere di Adriano, fu realizzato in Egitto per onorare il suo giovane amante Antinoo. Nel III secolo, Eliogabalo lo fece portare nel circo del suo complesso residenziale presso il Palazzo Sessoriano, non lontano da dove sorgerà poi la basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Ritrovato a pezzi vicino a Porta Maggiore, papa Pio VII lo fece collocare nei giardini del Pincio nel 1822, dove si trova tuttora.
- L’obelisco del Pantheon o Macuteo alto 6,34 metri, risale al tempo di Ramses II, nel 1711 papa Clemente XI lo fece disporre sulla fontana di Giacomo della Porta in Piazza della Rotonda, di fronte al Pantheon. Precedentemente era collocato dinanzi alla chiesa di San Macuto da cui deve uno dei suoi nomi.
- L’obelisco della Minerva alto 5,47 metri. Trovato nel 1665 insieme ad altri, nei pressi del complesso di Santa Maria sopra Minerva, sorta sulle rovine di un tempio dedicato a Iside. Fu portato a Roma da Eliopoli, sotto l’impero di Domiziano, insieme con quello di Dogali, quello del Pantheon, e l’obelisco di Boboli a Firenze. Lo troviamo che sormonta il celeberrimo elefantino chiamato dai romani “porcin della Minerva” di Gian Lorenzo Bernini. L’artista eseguì la stessa composizione che figurava in una delle tavole del romanzo allegorico di Francesco Colonna, Hypnerotomachia Poliphili, stampato da Aldo Manuzio nel 1499: il significato allegorico era che la sapienza celata dai geroglifici egizi poteva essere sostenuta soltanto dalla leggendaria memoria dell’elefante.
- L’obelisco di Montecitorio o Campense alto 21,79 metri, risale al regno di Psammetico II, nel VI secolo a.C. Per volere di Augusto fu portato a Roma nel 10 d.C. e utilizzato come una enorme meridiana, dedicata all’imperatore in Campo Marzio. Oggi sopraggiungono a noi i resti a terra della meridiana, con l’indicazione dei giorni e dei segni zodiacali, nello scantinato di un palazzo di proprietà privata poco distante. Rovinato e a terra, alla fine del ‘700 papa Pio VI lo fece innalzare dove tuttora si trova, dinanzi a Palazzo Montecitorio, poco distante dalla Colonna di Antonino Pio.
Dopo una lunga camminata per lungo e per largo nella città eterna di circa 7 km a piedi cercandoli e fotografandoli tutti, sono giunta nel dire che sono 13 gli obelischi a Roma. Tutti con provenienze diverse e ognuno di loro con una storia straordinaria da raccontare. Al prossimo giro!
Tutte le foto sono di proprietà di Sabrina Rinaldi e Laura Spadella. Si prega di non utilizzare se non previa autorizzazione.
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