100 anni di vita della Forza Armata Aeronautica Militare
Aeronautica Militare Inaugura in Piazza del Popolo “Air Force Experience”, il villaggio aeronautico dedicato ai primi 100 anni di vita della Forza Armata.
Velivoli in mostra statica, percorsi esperienziali, incontri informativi e d’intrattenimento, stand promozionali, simulatori ludici, proiezioni, esibizioni musicali e sportive per vivere insieme il 100° compleanno dell’Arma Azzurra.
L’Aeronautica uno dei fiori all’occhiello dell’Italia è conosciuta e stimata in tutto il mondo, da sempre impegnata su diversi fronti: in Missioni umanitarie, Difesa Aerea, Soccorso Aereo, Frecce Tricolori, attività di pubbliche relazioni con gli Stati di tutto il mondo.
Questa mattina ci hanno ricordato che sono 100 anni di vita della Forza Armata, sia ieri come oggi, con la loro determinazione, uomini e donne mettono a disposizione del nostro Paese, il loro amore, la loro vita e la loro passione in una delle più belle scoperte della storia dell’uomo, il volo.
Dal 24 marzo, ogni pomeriggio fino al 29 marzo, si può assistere a momenti di spettacolo e divertimento con la partecipazione di personaggi noti alternati a testimonial della Forza Armata, tra cui ad esempio i piloti delle Frecce Tricolori, la Banda dell’Aeronautica Militare, gli atleti del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare.
Stand informativi sono inoltre a disposizione di chi vorrà avere maggiori dettagli su come entrare a far parte della grande squadra dell’Aeronautica Militare o semplicemente per conoscere meglio la sua storia ed il suo impegno quotidiano al servizio del Paese.
Grazie a tre simulatori ludici – due della Pattuglia Acrobatica Nazionale ed uno del caccia Eurofighter – il pubblico può provare l’ebbrezza di salire a bordo di alcuni dei velivoli più iconici impiegati dalla Forza Armata in diversi scenari operativi, nonché parlare con gli equipaggi che li impiegano quotidianamente.
Un po’ di storia dell’Arma
Il primo impiego militare di un mezzo più leggero dell’aria, da parte delle Forze Armate, risale al 1888.
Nei primi anni del dopoguerra l’Arma Azzurra pone le basi per la sua organizzazione e si afferma, verso il grande pubblico, grazie ai numerosi raid e primati di cui gli uomini in azzurro ed i loro mezzi si rendono protagonisti, in Italia e nel mondo, segnando l’epopea del volo, con primati e trasvolate.
Con la costituzione della Regia Aeronautica come Forza Armata autonoma, il 28 marzo del 1923, lo sviluppo dell’aviazione conosce in Italia un nuovo impulso: l’aeroplano incarna perfettamente il modello di modernità, eroismo, capacità di imprese assolute. Ricordiamo una delle tante imprese di successo. Nel 1926 e nel 1928 le imprese del Colonnello Umberto Nobile al Polo Nord, con l’esaltante successo del dirigibile Norge (Museo Storico – Aeronautica Militare) e la grande tragedia dell’Italia, segnano, in soli due anni, prima l’epopea e poi l’inesorabile declino del “più leggero dell’aria”.
Con il dopoguerra e l’adesione dell’Italia alla NATO, avvenuta nel 1949, l’Aeronautica Militare è completamente rigenerata e perfettamente inserita nell’Alleanza Atlantica grazie ai programmi di assistenza avviati dagli Stati Uniti con i quali si ha la possibilità di rinnovare e ammodernare le linee di volo.
La svolta della Forza Armata avverrà negli anni ’60 quando il caccia-intercettore F-104 “Starfighter” diventa la punta di diamante dell’Aeronautica Militare e dominerà i nostri cieli per 40 anni. Il processo di rinnovamento investe anche le Scuole di Volo che vedono l’ingresso dell’addestratore italiano Aermacchi MB-326 e l’introduzione del metodo del “jet ab initio”.
Il livello di eccellenza raggiunto dal personale dell’Aeronautica Militare viene, nel frattempo, portato agli occhi del pubblico con le manifestazioni aeree che si svolgono in Italia e all’estero.
Si riafferma così la tradizione italiana dell’acrobazia area collettiva con la costituzione a Rivolto, nel 1961, della Pattuglia Acrobatica Nazionale, o meglio noto 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”, destinato a rappresentare l’Aeronautica Militare e il nostro Paese in tutte le manifestazioni aeree in Italia e nel mondo.
Con le missioni internazionali negli anni ’60, l’Aeronautica Militare inizia ad affacciarsi nel contesto internazionale partecipando alle missioni condotte sotto l’egida delle Nazioni Unite. Partecipa attivamente alle numerose operazioni multinazionali lanciate dalla comunità internazionale nel tentativo di risolvere le frequenti crisi che avvengono nelle varie parti del mondo.
Non è da meno è nel settore aerospaziale. L’enorme bagaglio di conoscenze acquisite, unito alla competenza, alla passione e all’iniziativa del Generale Ispettore del Genio Aeronautico prof. Luigi Broglio, costituisce l’indispensabile premessa per il lancio del satellite San Marco 1, dalla base statunitense di Wallops Island.
L’Italia diventa la 3a nazione al mondo, a mettere in orbita un proprio satellite artificiale.
Dagli inizi del nuovo secolo, l’Aeronautica Militare riprende più attivamente l’attività nel settore aerospaziale: nel 2001, con il lancio del satellite per comunicazioni SICRAL e, nel 2002, con la missione Marco Polo, che vede la partecipazione del pilota sperimentatore Roberto Vittori, primo cosmonauta italiano su una navicella russa, e che segue quella dell’altro pilota sperimentatore Maurizio Cheli, a bordo dello shuttle Columbia STS-75, nel 1996.
L’Aeronautica Militare, poi, ritorna nello spazio con due nuovi protagonisti: gli astronauti Samantha Cristoforetti, con la missione “Futura” del 2014 e Luca Parmitano, con le missioni “Volare” e “Beyond” che, per la prima volta, sfruttando le nuove forme di comunicazione “social”, portano la stazione spaziale nelle case degli italiani.
Dal nuovo millennio ad oggi
Nel 2005, con la sospensione del servizio militare di leva, si chiude un’epoca e negli anni che seguono si completa il processo di transizione verso una forza armata composta interamente di professionisti.
l massiccio processo di informatizzazione che investe il mondo intero interessa anche l’Aeronautica Militare che si adegua velocemente attraverso la trasformazione dei programmi di istruzione degli istituti di formazione e delle scuole di volo.
Nel 2020, la grave emergenza sanitaria generata dalla pandemia mondiale da coronavirus, Covid-19, vede ancora una volta l’Aeronautica Militare schierarsi in prima linea in aiuto alla popolazione per contribuire a mantenere operativi gli ospedali, a condurre la campagna vaccinale e garantire il trasporto aereo in bio-contenimento dei malati.
RAI Cultura per il “Centenario” dedica una programmazione ai cento anni dell’Aeronautica Militare.
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