Debutto intenso e ricco di pathos a Finalborgo per una nuova coppia artistica formata da Eliana Rogai e Alberto Luppi Musso.
La serata, seppur torrida, ha regalato un concerto vivace e pieno di sorprese a partire dal quartetto delle Luppine che hanno aperto l’evento Aylin Mazza, Miriam Joyce, Lucrezia Ferrara e Viola Artax che hanno dato dimostrazione del loro talento al pianoforte. Un lavoro sapiente quello del loro maestro che regala a Finale Ligure quattro promesse per la classica e il jazz.
Poi l’eleganza della Rogai che si presenta con un brano difficile come “Calling You” accompagnata da uno spumeggiante Luppi Musso in un susseguirsi di intrecci ritmici e armonici che cesellano la loro bravura.
Il piano solo è struggente e pieno di tensione emotiva. Non è un caso se il pianista di origini mantovane è considerato tra i miglior interpreti a livello nazionale tanto da regalare quella sua intimità con lo strumento al pubblico.
La Rogai è una vera sorpresa: frizzante, spigliata, con sfumature vocali tra il gospel e classica. Si muove in punta di piedi sulle note e sulle liriche realizzate da Luppi Musso per lei.
Su tutte “Parigi” brano che ricorda le canzoni di Battiato
Il duo regala altri brani in anteprima e standard jazz con peripezie musicali controllate magistralmente.
Non mancano i siparietti ironici ed una chicca finale con il brano composto dalla Rogai “Sospesa” .
Due istrioni da nicchia, lontani dalla discografia odierna che hanno fatto capire cosa vuol dire fare musica vera.