Due nuove "case dei rider" per offrire servizi ai lavoratori del delivery

Due nuove “case dei rider” per offrire servizi ai lavoratori del delivery

Condividi su
Tempo di lettura: < 1 minuto

A Genova arrivano due nuove “Case dei rider”, punti di appoggio polifunzionali di cui potranno usufruire tutti i lavoratori delle consegne della città. Dopo la prima sperimentazione in Maddalena, apre ora un nuovo spazio in Via dei Cebà, dietro Galleria Mazzini, mentre da domani sarà attiva anche quella in via Degola, a Sampierdarena, a sostegno dei lavoratori che fanno la spola al centro commerciale della Fiumara.

Si tratta di due moduli prefabbricati, collocati vicino agli “Starting Point”, ovvero le aree di partenza per le consegne giornaliere. Il servizio è offerto a seguito al Protocollo firmato lo scorso giugno tra CGIL Genova, CISL Genova, UIL Liguria e il Comune di Genova e aiuterà i circa 200 rider che operano nella zona di Genova, per garantire loro maggiori tutele durante lo svolgimento del lavoro.

Per l’allestimento dei moduli prefabbricati, il Comune di Genova ha investito 66mila euro: le strutture sono dotate di prese per la ricarica di telefoni e biciclette elettriche, servizi igienici, attrezzi per piccole manutenzioni delle bici, un angolo ristoro con bevande calde e fredde e wi-fi gratuito.

La nuova casa dei rider in via dei Cebà (Foto Cooperativa Agorà)

La presentazione del nuovo spazio in via dei Cebà

Questa settimana si è svolta la presentazione del modulo di via dei Cebà alla presenza di rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, del vicesindaco Pietro Piciocchi e degli assessori al Lavoro Mario Mascia e alle Politiche sociali Lorenza Rosso. Alla presentazione erano presenti Aurelia Buzzo della Cgil Genova, Marco Granara responsabile AST Cisl Genova e Sheeba Servetto della UIL.

«La realizzazione delle Case dei rider dislocate in varie zone del territorio ci è stata fortemente richiesta dal sindacato e ci siamo attivati fin da subito per trovare soluzioni che andassero incontro ai bisogni di una categoria di lavoratori, quelli del comparto delle consegne a domicilio, che negli ultimi anni, post pandemia, hanno visto una netta crescita», ha dichiarato il vicesindaco Piciocchi.

L’assessore al Lavoro Mascia ha sottolineato che il progetto «accoglie un’istanza avanzata in consiglio comunale ed emersa durante il periodico Tavolo comunale del lavoro, da parte di Cgil, Cisl e UIil ed è stata sviluppata nel corso di molteplici incontri di approfondimento per arrivare a una soluzione condivisa con moduli abitativi che si prestano a essere sede di servizi piccoli, ma fondamentali nell’attività quotidiana di questi lavoratori».

Case dei rider, la soddisfazione dei sindacati

CGIL Genova, CISL Genova e UIL Liguria hanno richiesto che le strutture siano equipaggiate con impianti di condizionamento, distributori automatici di bevande e alimenti confezionati, phon, wifi e corrente elettrica per le ricariche. Il Comune di Genova si occuperà della gestione delle strutture, sia in termini di sicurezza che di manutenzione.

L’accordo siglato ha permesso infatti di istituire un Tavolo permanente di confronto che si propone non solo di creare in totale sei case dei rider, ma di monitorare e promuovere buone pratiche che tutelino questa categorie di lavoratrici e lavoratori. Tra le idee, la costituzione di un “albo dei rider” con un’iscrizione volontaria, che possa costituire la base per altri servizi erogati dal Comune. Ma non solo, sono previsti anche corsi per la sicurezza stradale, di italiano o di formazione e lavoro. Per i sindacati, la realizzazione di queste strutture rappresenta un primo passo importante nelle trattative con l’Amministrazione comunale, e il confronto continuerà per raggiungere gli altri obiettivi del Protocollo.

«All’interno delle nuove Case dei riders come già nella prima sede nel centro storico, i lavoratori potranno fare una pausa, piccole manutenzioni, ma anche conoscere, attraverso una bacheca, nuove offerte lavorative in collegamento con il centro di prossimità», ha spiegato infatti l’assessore alle Politiche sociali Rosso. «Nell’ambito del progetto StraTappe, infatti, sono previste attività di guardianaggio e tutoraggio su percorsi di inclusione lavorativa e sociale».

«StartTappe si arricchisce di altri due punti, in linea con lo spirito di servizio che il progetto ha nei confronti della città e dei suoi cittadini, a partire dalle persone più fragili», ha dichiarato Manuel Sericano, coordinatore di progetto e direttore generale di Cooperativa Agorà. «Siamo felici di collaborare a questa iniziativa trasversale di rete fra tante realtà del territorio».

Ti potrebbe interessare anche:

Cresce e preoccupa il tasso di povertà a Genova

Condividi su

Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

Articoli simili

Camomilla

Camomilla Italia: una nuova apertura a Genova per celebrarne i 50 anni di successo

Camomilla Italia, storica realtà del panorama della moda femminile italiana, celebra quest’anno un traguardo significativo: …

LiguriaDay