La seconda giornata del G7 nel segno di Papa Francesco

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Una seconda giornata del G7 a Borgo Egnazia guidato dall’Italia contraddistinta dalle polemiche e dalla presenza di Papa Francesco, che ha parlato di intelligenza artificiale e ha tenuto una serie di incontri con i rappresentanti degli stati presenti e delle istituzioni internazionali. Tra gli incontri riservati di pregio anche la bilaterale tra Giorgia Meloni e Joe Biden.

Continuano intanto le repliche da parte di Mosca sugli accordi che riguardano il conflitto con l’Ucraina. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha criticato l’accordo di sicurezza tra Usa e Ucraina affermando che si tratta «solo di pezzi di carta. Questi accordi non riguardano nulla, non hanno valore legale», ha detto Zakharova stando a quanto riporta l’agenzia di stampa statale russa Tass.

Le decisioni a favore dell’Ucraina

Dopo l’accordo raggiunto nella prima giornata di lavori, infatti, i leader del G7 hanno deciso di adottare «misure, comprese sanzioni» e altre misure ancora inedite «per combattere l’uso da parte della Russia di pratiche ingannevoli di navigazione alternativa per aggirare le nostre sanzioni tramite le sue flotta ombra» per il commercio del petrolio. Ciò risulterebbe dalla bozza del comunicato finale del G7, secondo quanto riferito da Bloomberg. I Grandi si impegnano inoltre a fare di più per ostacolare «lo sviluppo di futuri progetti energetici e interrompere l’accesso a beni e servizi su cui si basano tali progetti», e continueranno a ridurre le entrate della Russia dai metalli.

Il G7 promette così di «sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario». Tra le altre misure che sarebbero nelle bozze visionate da Bloomberg, c’è anche la volontà di sanzioni per colpire le imprese e le banche, anche in Cina, che stanno aiutando la Russia ad aggirare le sanzioni sui beni e le tecnologie usate nella produzione di armi. Ciò mentre si chiede alla Cina di interrompere il suo aiuto alla Russia, sottolineando che le politiche commerciali di Pechino «stanno portando a distorsioni del mercato e a una sovracapacità nei tassi di crescita, minando i nostri lavoratori, industrie, resilienza e sicurezza economica».

Anche l’Iran potrebbe subire nuove sanzioni per l’aiuto alla Russia

Invito a smettere di sostenere la guerra voluta dal Cremlino anche per l’Iran, perché smetta «di sostenere la guerra della Russia in Ucraina» e non trasferisca «missili balistici e relativa tecnologia» a Mosca. «Siamo pronti a rispondere in modo rapido e coordinato, anche con misure nuove e significative». I Grandi chiedono inoltre che «l’Iran cessi le sue attività dannose e le azioni destabilizzanti in Medio Oriente», dicendosi «pronti ad adottare ulteriori sanzioni».

Nella mattinata il Papa ha incontrato anche Volodymyr Zelensky, che ha riferito sui suoi canali social «Ho incontrato il papa e l’ho ringraziato per le sue preghiere per la pace in Ucraina, la sua vicinanza spirituale al nostro popolo e gli aiuti umanitari per gli ucraini». Il presidente ucraino ha discusso con il Pontefice «della Formula della Pace, del ruolo della Santa Sede nello stabilire una pace giusta e duratura e delle aspettative per il Vertice sulla Pace Globale».

Il tema del Medio Oriente e il cessate il fuoco sempre più necessario a Gaza

A tenere banco tra i tanti temi vi è la questione del cessate il fuoco in Medio Oriente, che sta diventando sempre più impellente. «Siamo profondamente preoccupati per le conseguenze della popolazione civile per le operazioni di terra a Rafah, e per la possibilità di un’offensiva militare su vasta scala che avrebbe ulteriori conseguenze disastrose per i civili. Chiediamo al governo di Israele di astenersi da tale offensiva», si legge nella bozza del comunicato finale del G7.

La necessità di trovare una tregua è stata argomento di dialogo anche tra Giorgia Meloni e Joe Biden, che hanno concordato sull’urgenza anche del ritorno di tutti gli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas. I due leader hanno anche enfatizzato «l’importanza che Hamas adotti un approccio costruttivo nell’ambito di questo processo» e si sono detti soddisfatti «per l’andamento delle relazioni bilaterali e della collaborazione in campo economico-finanziario, nonché della cooperazione avviata tra il Piano Mattei per l’Africa e la Partnership for Global Infrastructure and Investment attraverso l’evento a margine del Vertice co-presieduto dai due presidenti. In questo ambito, è stato ricordato il contributo italiano alla creazione del progetto infrastrutturale “Corridoio di Lobito”».

Una riflessione anche sull’Unrwa e l’attività delle organizzazioni non governative nella Striscia: il G7 concorda nel ritenere «fondamentale che l’Unrwa e le altre organizzazioni dell’Onu siano in grado di distribuire aiuti umanitari a coloro che ne hanno più bisogno adempiendo al loro mandato» in Palestina.

Il Papa al G7 parla di AI: la tecnologia sia al servizio dell’essere umano

Il Papa al G7 chiede che l’intelligenza artificiale sia coniugata con l’etica: «Solo se sarà garantita la loro vocazione al servizio dell’umano, gli strumenti tecnologici riveleranno non solo la grandezza e la dignità unica dell’essere umano, ma anche il mandato che quest’ultimo ha ricevuto di coltivare e custodire il pianeta e tutti i suoi abitanti. Parlare di tecnologia è parlare di cosa significhi essere umani e quindi di quella nostra unica condizione tra libertà e responsabilità, cioè vuol dire parlare di etica».

«Di fronte ai prodigi delle macchine, che sembrano saper scegliere in maniera indipendente, dobbiamo aver ben chiaro che all’essere umano deve sempre rimanere la decisione, anche con i toni drammatici e urgenti con cui a volte questa si presenta nella nostra vita», continua il Pontefice, ribadendo che il controllo e il potere decisionale devono rimanere all’uomo e non alle macchine. «Condanneremmo l’umanità a un futuro senza speranza, se sottraessimo alle persone la capacità di decidere su loro stesse e sulla loro vita condannandole a dipendere dalle scelte delle macchine».

«Promuoveremo un’IA sicura, protetta e affidabile» attraverso un «approccio inclusivo», promettono i leader del G7 sul tema. «Riconosciamo la necessità di approcci alla governance dell’IA che favoriscano l’inclusione, per aiutarci a sfruttare il potenziale dell’IA in un modo che rifletta questi valori e promuova il suo sviluppo mitigandone i rischi, anche per quanto riguarda i diritti umani».

Il Pontefice: «Serve una buona e sana politica per la pace»

Il Papa torna più volte sul tema della pace, per la quale si rivolge ai Grandi della Terra chiedendo “una buona politica”. «Può funzionare il mondo senza politica? Può trovare una via efficace verso la fraternità universale e la pace sociale senza una buona politica? La nostra risposta a queste ultime domande è: no! La politica serve!», afferma nel discorso citando la sua Enciclica, Fratelli Tutti. Una sana politica per guardare all’avvenire con speranza.

«La società mondiale ha gravi carenze strutturali che non si risolvono con rattoppi o soluzioni veloci meramente occasionali. Dobbiamo andare alla radice. Ci sono cose che devono essere cambiate con reimpostazioni di fondo e trasformazioni importanti. Solo una sana politica potrebbe averne la guida, coinvolgendo i più diversi settori e i più vari saperi», ha continuato Papa Francesco.

In conclusione dei lavori, i leader del G7 hanno adottato il testo prodotto nei due giorni di vertice

Il documento, di 36 pagine, affronta varie tematiche ed è visionabile sul sito della Presidenza italiana del G7. Nelle dichiarazioni conclusive del summit, anche la speranza di poter rispettare la canonica tregua olimpica, visti gli imminenti Giochi di Parigi.

«Richiamiamo tutti i Paesi ad osservarla individualmente e collettivamente» si legge nel documento, così come indicato nella risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottata il 15 dicembre del 2023. 

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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