Il grande ritorno della Guida Sushi di Gambero Rosso

Torna la Guida Sushi di Gambero Rosso

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Tempo di lettura: 2 minuti

Apprezzata dagli amanti della cucina giapponese più nota di tutta Italia, torna la Guida Sushi del Gambero Rosso, che propone una rosa di 223 ristoranti di qualità, tra tradizione e creatività. Ben 32 le eccellenze riconosciute con le Tre Bacchette e 13 i Premi Speciali Anche la Liguria abbraccia i sapori del Sol Levante: due gli indirizzi imperdibili inseriti nella Guida.

Il sushi è una vera e propria arte della cucina giapponese che non ammette mezze misure: o lo si ama o lo si odia. È facile che in ogni gruppo di amici ci sia chi andrebbe ogni settimana a gustare nigiri e sashimi e chi invece aborrisce all’idea del pesce crudo. Eppure i ristoranti davvero giapponesi in Italia sono ben pochi e spesso si confondono tra gli all you can eat a conduzione cinese, dove l’offerta spesso si mescola con piatti di altre tradizioni orientali fino alla pasta al pomodoro, per accontentare i commensali anche più tradizionalisti.

Ma cosa vuol dire “sushi” e quando è arrivato in Italia? Il sushi (combinazione perfetta tra le parole giapponesi “su”, che vuol dire aceto, e “meshi”, riso), sbarca nel Belpaese per la prima volta nel 1977 con l’apertura di un negozio di alimentari nipponico a Milano, in Via Bartolomeo Eustachi 17, in seguito trasformato in sushi bar, il Poporoya (Casa del popolo), con bottega annessa. Al timone Hirazawa Minoru detto Shiro, che nel 1972 apre a Roma il primo ristorante giapponese, prima di tentare la sorte a Milano.

In poco più di quarant’anni, quest’arte antica ha conquistato molti palati anche in Italia, che per questo torna a essere celebrata da Gambero Rosso nella nuova edizione della Guida Sushi 2025

La copertina della Guida Sushi di Gambero Rosso

La Guida Sushi di Gambero Rosso, una nuova edizione

Questa pubblicazione ha esordito nel 2021. Negli ultimi tre anni però i ristoranti giapponesi in Italia hanno subito una profonda trasformazione, anche a causa della pandemia da Covid-19. Tra sushi bar, insegne fusion, fine dining, osterie, take-away e delivery, la Guida del Gambero interpreta questo nuovo scenario con una selezione accurata dei migliori luoghi dove gustare il cibo giapponese più famoso al mondo: 223 indirizzi di insegne che hanno investito in qualità e innovazione, tra sapori autentici, ma anche contaminazioni più moderne, per un cibo sempre più popolare che continua ad attirare nuovi consumatori.

«In questo volume ci sono tante storie di amore per la cultura nipponica, storie di giapponesi che hanno voluto trasmettere al nostro Paese la grande eredità gastronomica di cui sono testimoni e storie di italiani, folgorati dal fascino della cucina del Sol Levante. La nostra selezione cerca di evidenziare le esperienze di eccellenza incentrate intorno al sushi», spiega Pina Sozio, curatrice della Guida. 

Le Tre Bacchette assegnate a 32 le eccellenze 

Il maggior riconoscimento della guida, le Tre Bacchette, sono riservate a ristoranti che offrono le migliori proposte di sushi lungo tutta la Penisola: la maggior parte si concentra a Milano, da sempre città aperta alle influenze internazionali e oggi capitale della cucina giapponese in Italia, una delle prime città nel nostro Paese ad aver accolto i primi ristoranti, a partire dalla celebre insegna Poporoya, che pian piano è riuscito a vincere la ritrosia degli italiani per una cucina allora misteriosa.

Si rivelano una grande sorpresa, invece, regioni come la Puglia e la Campania, più legate alle tradizioni mediterranee e che invece hanno assistito negli ultimi anni a un incremento significativo di ristoranti che offrono specialità giapponesi, spesso reinterpretate con un tocco locale. Assente invece il Molise dalla guida.

Premi speciali anche ai locali che valorizzano al meglio il sakè, la tipica bevanda alcolica giapponese ottenuta da un processo di fermentazione che coinvolge riso, acqua e spore koji, ma anche al miglior servizio di sala e alle novità.

La Liguria nella Guida Sushi

La cucina giapponese ha conquistato anche la nostra regione, che si sta aprendo sempre più all’influenza orientale accogliendo le nuove tendenze culinarie pur senza snaturare la propria identità. La Liguria infatti può contare anche della ricchezza del pescato delle proprie coste, fresco e genuino, che si coniuga in modo originale con la tradizione giapponese. Due le insegne che hanno conquistato un posto nella prestigiosa Guida del Gambero Rosso.

Il Victory Morgana Bay a Sanremo

Con un’architettura spettacolare, negli ambienti come nella forma, che richiama quella di una barca a vela, il Victory Morgana è situato sulla lingua di spiaggia che separa i due moli del porto di Sanremo. E che gode di una privilegiata vista mare, da apprezzare al meglio durante la bella stagione, quando ci si può accomodare in uno dei tavoli in terrazza.

Locale dalle mille anime dove andare per un pasto al gusto mare o un aperitivo, un cocktail o un dj set, lavora anche a un’offerta di cucina giapponese, principalmente di sushi. Su questo fronte, anche con spirito fusion, si spazia tra Beef Maki (con tartare di Fassona, capperi di Pantelleria, senape di Dijone, tartufo nero), Foie gras Maki (con tartare di branzino, avocado, foie gras scottato, uova di pesce volante), fotomaki con anguilla cotta glassata, sashimi di ventresca di tonno, gunkan con alga rosa e uova di salmone, nigiri di gambero di Sanremo. 

Il Sushi Beach a Savona

La cura e l’attenzione ai dettagli caratterizzano il Sushi Beach, una location dall’atmosfera ricercata che permette anche di accomodarsi su tavoli a bordo piscina con vista mare. E cura nella preparazione dei piatti e attenzione nella selezione delle materie prime (per quella ittica si predilige la provenienza locale) contraddistinguono l’offerta culinaria di questo ristorante di cucina giapponese fatta di classici (è il sushi a dominare in menu) e di sobrie variazioni sul tema.

Ecco allora l’uramaki alla capasanta e quello con gambero in tempura con tartare di ricciola all’esterno; temaki con granchio, avocado, centriolo e maionese; hosomaki con dentice; nigiri di ventresca oppure di gambero viola di Sanremo; gunkan con capesante, tartufo nero, maionese al tartufo e tenkatsu. E ancora, chirashi (quello misto è con masago, ikura, salmone, tonno, pesce bianco, ebi e polpo), oltre a sashimi (anche di scampo), tempura e carpacci.  

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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