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Beata Ignoranza!

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Mai come ai giorni di oggi in Italia le persone non vengono messe nella posizione di poter comprendere le cose, poiché chi comanda sa bene che se fossimo tutti consapevoli di ciò che succede non vi sarebbe più spazio alcuno per politicanti, mass media prezzolati e in generale per un sistema fallimentare giunto ormai a divorare sé stesso per mantenersi in vita a vantaggio di quei pochissimi che lo usano e a svantaggio di tutti noi che ne siamo chi più e chi meno inconsapevoli vittime.

Per “lor signori” infatti non vi sarebbe più possibilità di continuare a nuocere al progresso, alla giustizia, alla verità e soprattutto alle sfigatissime vite dei nostri figli e nipoti: esistenze impedite e condizionate dai soggetti citati che sono quotidianamente e gravemente responsabili di crimini contro la vita e contro l’umanità a danno dei nostri diritti.

Diritti naturali che un tempo conquistati ed acquisiti, sono stati oggigiorno annientati e superati dalle logiche disumane del denaro e del profitto che lentamente ma progressivamente ci stanno letteralmente ammazzando.

Meglio allora non sapere e far finta che tutto vada bene perché è così che ci hanno detto che deve andare e nessuno può impedirlo, o piuttosto sarebbe preferibile, se non addirittura necessario, per ognuno sapere e comprendere, analizzare e mettere in discussione i falsi fondamenti che ci sono continuamente propagandati come valori per poi cominciare ad agire nel far valere le nostre comuni ragioni?

Siamo o non siamo noi cittadini numericamente maggiori quanto necessari al sistema patogeno e cancerogeno che hanno messo in piedi spacciandolo per globalizzazione?

Cosa aspettiamo allora a incrociare tutte le nostre braccia? Che cosa per fare uno sciopero generale a tempo indeterminato a livello mondiale, ossia a mettere in pratica l’unica mossa strategica in grado di fermare l’andamento attuale delle cose che non fa altro che trascinarci nella tomba?

Ci andassero “lor signori” in miniera e a spalare letame! E respirassero loro i gas di scarico tossici che nelle grandi città stanno generando bambini con problemi polmonari fin dalla nascita; prendessero loro i medicinali spesso inutili che i medici compiacenti ci prescrivono dalle loro barche a vela e ville in Costa Smeralda.

E mangiassero loro i veleni provenienti delle terre dei fuochi, andassero “lor signori” a fare le code e le file negli ospedali pubblici, ci andassero loro a crepare nelle corsie oggi invase da ratti e scarafaggi.

Ci andassero loro a morire sui barconi dell’infamità e del nuovo schiavismo assurti oggi non a emergenza ma quotidianità!

Ci andassero “lor signori” a lavorare nei campi di pomodori, in fabbrica, nei cantieri e nelle officine. E si alzassero loro tutti i giorni alla quattro del mattino per andare a caricare e a scaricare merci e pesi; ci andassero loro a pulire le strade e fare le guerre per quattro soldi!

E andassero loro a sottrarre indebitamente le risorse energetiche e petrolifere a Paesi sovrani che nemmeno l’Onu ormai difende più dai bulli che qualcuno ha posto a capo delle nazioni scambiandoli per dei veri statisti.

Ci andassero “lor signori” a morire di lavoro al posto di tanti poveri cristi a cui è stato insegnato – ma da chi in vita sua non ha mai lavorato un solo giorno- che il “lavoro nobilita l’uomo”. O no?

Ma che te le dico a fare tutte queste cose? A che pro? Del resto non è nelle tue facoltà liberarti dalle catene che “lor signori” ti impongono.

E allora: beata l’ignoranza di chi è schiavo e vittima sacrificale ma non lo sa!

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Info Stefano Lesti

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Stefano Lesti, classe 1970, vive e lavora a Roma. Scrittore, giornalista, saggista, poeta e divulgatore storico; dirige giornali e la comunicazione di importanti società sportive nazionali.

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