In futuro «entro il 2025 le navi ormeggiate nel porto della Spezia potranno essere alimentate dalla rete elettrica grazie alla realizzazione del cold ironing», ha indicato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti via social. «Come Regione abbiamo dato il via libera ai progetti per elettrificare il molo Garibaldi e delle banchine del secondo e terzo bacino del porto. Un’operazione che renderà lo scalo spezzino non solo più performante ma anche più sostenibile sotto il profilo ambientale».
E intanto il Porto di La Spezia guarda alla sostenibilità e all’innovazione anche in altri comparti della logistica necessaria per far partire ed entrare le merci dalle proprie banchine.
Stando all’accordo siglato nei giorni scorsi da Mario Sommariva, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, e Livio Ravera, Amministratore Delegato di Mercitalia Shunting & Terminal, l’impresa ferroviaria che opera il servizio di manovra nello scalo del levante ligure, nel giro di pochi anni le locomotive per le manovre ferroviarie nel porto potrebbero essere a idrogeno.
Le parti firmatarie intendono verificare la possibilità ed il reciproco interesse a collaborare al fine di:
Nota rilasciata dopo la firma dell’accordo
- incentivare l’utilizzo dell’idrogeno come fonte energetica alternativa nell’ambito della manovra ferroviaria portuale nonché in ogni altro possibile ambito di applicazione;
- sostenere la riconversione promossa da Mercitalia Shunting & Terminal, in particolar modo attraverso la ricerca e l’individuazione di ogni possibile contribuzione pubblica da impiegare a tal fine nonché per l’eventuale creazione di stazioni di rifornimento di idrogeno green in area portuale.
La stessa Mercitalia Shunting & Terminal si impegna a investire per revisionare e rimodernare le locomotive da manovra attualmente impiegate – modello D145 – allo scopo di diminuire il loro impatto ambientale, azzerando le emissioni di CO2 attraverso la sostituzione dei motori termici a combustione interna con power unit alimentate a idrogeno. Ciò fornirà energia elettrica per i motori di trazione in modo più pulito e sostenibile.
L’AdSP, da parte sua, persegue una linea d’indirizzo fortemente orientata alla crescita e allo sviluppo del Porto di La Spezia che guardi al futuro, con una politica green che guardi con particolare attenzione al rapporto porto/città e favorisca gli investimenti che, in coerenza coi principi europei, comportino l’utilizzo di risorse pubbliche per lo sviluppo di interventi sui quali i privati si possano impegnare ad investire, secondo un modello di partenariato virtuoso.
Ti potrebbe interessare anche:
Hennebique, firmato l’atto di concessione novantennale per avviare il recupero