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E’ partito ieri il servizio per richiedere il nuovo bonus psicologo 2024 e in poche ore il sito dell’Inps è andato in tilt. Sono state più di 100 mila le domande depositate nelle prime ore dal via e sembrano già esauriti i vaucher a disposizione.
Un debutto rallentato e che si prevede difficile visto che in previsione c’è l’arrivo di nuove domande, c’è tempo fino al 31 maggio per fare richiesta. (Nel 2022 furono 400 mila gli utenti a fare domanda).
Bonus psicologo 2024, come ottenerlo
Tra i requisiti per poter accedere: la residenza italiana e un ISEE inferiore ai 50 mila euro annui, ma si darà comunque la precedenza agli ISEE più bassi (non superiore ai 15 mila euro) e alle domande presentate per prime.
Per provare ad accedere al servizio bisognerà accedere al sito Inps con le proprie credenziali e andare alla voce “contributo sessioni psicoterapia” oppure contattando il call center al numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164 164 (gratuito da rete mobile).
Ad usufruire del servizio sarà la sola persona ad aver depositato la richiesta e per coloro che hanno ISEE inferiore ai 15 mila euro la copertura sarà fino a 1500 euro, per chi ha ISEE tra i 15 e 30 mila euro sarà di 1000 euro e per chi ha ISEE tra i 30 e i 50 mila euro è previsto un contributo massino fino a 500 euro.
Il bonus, una volta ottenuto, si potrò utilizzare presso i medici iscritti all’albo psicologi che hanno aderito all’iniziativa e dal momento in cui verrà accolta la domanda seguiranno 270 giorni di tempo per usufruire del contributo, potendo scalare così da ogni seduta un massimo di 50 euro.
Bonus psicologo 2024, cosa ne pensano gli italiani
Tuttavia si tratta di una vera e propria lotteria, i fondi disponibili per questo servizio sono solo 10 milioni di euro, che già nel 2022 non erano bastati perché di 395 mila domande solo 41.657 vennero accolte. Perciò la sensazione è che ancora una volta in molti saranno tagliati non risolvendo così la grande emergenza del nostro secolo, la salute mentale.
La richiesta e l’aiuto psicologico sono infatti aumentati a dismisura dal post covid, 1 italiano su 5 si è rivolto ad uno specialista per un totale del 17% della popolazione. Un dato che aumenta in modo vertiginoso tra i giovani tra i 18 e i 35 anni in cui il 25% va dallo psicologo mentre il 14% non ha potuto farlo ma avrebbe voluto.
Le ragioni economiche perciò molte volte impediscono la possibilità di un aiuto concreto: da dopo il covid le persone sono molto più propense a chiedere aiuto, a parlare dei propri problemi senza vergogna (il 26 e il 20%) e l’86% degli italiani vorrebbe introdurre lo psicologo in tutte le scuole mentre il 90% ritiene che dovrebbe essere un servizio gratuito e accessibile a tutti.
Foto di copertina: Quotidiano Nazionale
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