Tra palazzi, ville, chiese e opere d’arte. Il patrimonio e il prestigio di una famiglia che ha saputo conservare e arricchire la sua identità.
La famiglia Doria Pamphilj è una delle più antiche e nobili famiglie italiane. Ha avuto un ruolo di primo piano nella storia di Roma e della Repubblica di Genova.
Doria Pamphilj è il risultato dell’unione di tre casate: i Doria, i Landi e i Pamphilj. Esse si sono fuse nel corso dei secoli e hanno conservato e arricchito un patrimonio artistico e culturale di eccezionale valore.
Le origini risalgono al XIII secolo, quando Andrea Doria, un nobile genovese, si distinse come condottiero e ammiraglio al servizio di vari sovrani e repubbliche.
Andrea Doria è stato uno dei più grandi ammiragli della storia.
Capostipite di una famiglia che diede alla città numerosi uomini illustri, tra cui il celebre ammiraglio Andrea Doria.
L’ammiraglio, detto il “Liberatore”, nel XVI secolo riformò le istituzioni della Repubblica e la difese dalle minacce di Francia, Spagna e Impero Ottomano.
Nel XVII secolo, la famiglia Doria si unì ai Landi, originaria di Piacenza, che vantava antiche origini longobarde e feudali.
Il matrimonio tra Giovanni Andrea II Doria e Maria Polissena Landi diede origine al ramo dei Doria Landi. Acquisirono il titolo di principi di Val di Taro e di Moneglia. Infine, nel 1671, la famiglia Doria Landi si unì alla famiglia Pamphilj.
Originaria di Gubbio, aveva raggiunto l’apice della sua gloria con l’elezione al soglio pontificio di Giovanni Battista Pamphilj ovvero Innocenzo X.
Siamo nel 1644. Innocenzo X fu un papa riformatore, favorì la costruzione e l’abbellimento di numerosi edifici e monumenti a Roma. Tra cui la fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini in Piazza Navona.
Il matrimonio tra Giovanni Andrea III Doria Landi e Anna Pamphilj, nipote di Innocenzo X, diede origine al ramo dei Doria Pamphilj. La coppia acquisì il titolo di principi di San Martino al Cimino e di Melfi.
La famiglia Doria Pamphilj a Roma ha lasciato testimonianze di grande rilevanza artistica e storica testimonianza del suo prestigio. Tra questi, si distinguono il Palazzo e la Galleria Doria Pamphilj e la Villa Doria Pamphilj.
Il Palazzo Doria Pamphilj si trova in via del Corso, nel cuore del centro storico della capitale. Fu acquistato nel 1601 dal cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di Clemente VIII, che lo ampliò e lo abbellì con opere d’arte.
Nel 1647, passò alla famiglia Pamphilj, in seguito al matrimonio tra Camillo Pamphilj, nipote di Innocenzo X, e Olimpia Aldobrandini, erede del cardinale. Nel 1730, il palazzo arrivò alla famiglia Doria Pamphilj, in seguito al matrimonio tra Andrea IV Doria Pamphilj Landi e Leopolda di Savoia Carignano.
Il palazzo fu ulteriormente ampliato e ristrutturato nel corso dei secoli, assumendo l’aspetto attuale, caratterizzato da una facciata barocca opera di Gabriele Valvassori. Attualmente ospita la Galleria Doria Pamphilj, una delle più importanti collezioni d’arte private al mondo. Sono presenti dipinti, sculture, arredi, arazzi e oggetti preziosi appartenenti alla famiglia.
La Galleria fu istituita da Innocenzo X, che raccolse le opere provenienti dalle sue residenze e da quelle dei suoi familiari. Arricchita dai successivi membri della famiglia, essa conserva capolavori di autori come Tiziano, Caravaggio, Raffaello, Velázquez, Bernini, Guercino, Reni, Lippi, Lotto, Brueghel e molti altri.
Tra le opere più celebri: Ritratto di Innocenzo X di Velázquez, la Madonna del velo di Raffaello, la Salomè con la testa del Battista di Caravaggio e il Ritratto di Andrea Doria come Nettuno di Bronzino.
La Villa Doria Pamphilj è una delle più grandi e belle ville storiche di Roma, situata sul Gianicolo, tra Monteverde e Trastevere.
Acquistata nel 1630 da Camillo Pamphilj che la fece trasformare in una sontuosa residenza di campagna, circondata da un vasto parco.
Ampliata e abbellita da Innocenzo X, con la costruzione del Casino del Bel Respiro, un edificio in stile barocco decorato con affreschi e stucchi, e il Teatro di Verzura, un anfiteatro naturale, dove si svolgevano spettacoli e feste.
Passò alla famiglia Doria Pamphilj nel 1760, in seguito alla morte di Girolamo Pamphilj, ultimo erede maschio della famiglia.
Ulteriormente arricchita da Andrea IV Doria Pamphilj Landi vi fece costruire il Casino dei Quattro Venti, un edificio neoclassico, e il Tempio di Esculapio, un piccolo santuario dedicato al dio della medicina.
La Villa Doria Pamphilj è oggi un parco pubblico che si estende per circa 180 ettari e che offre ai visitatori la possibilità di ammirare la natura, l’arte e la storia.
Il parco ospita infatti varie specie di piante, di fiori e di animali, tra cui cipressi, pini, magnolie, rose, palme, pavoni, tartarughe, anatre e cigni.
Conserva poi anche le testimonianze architettoniche e artistiche della famiglia Doria Pamphilj, tra cui il Casino del Bel Respiro, il Casino dei Quattro Venti, il Tempio di Esculapio, il Teatro di verzura, la Fontana del Giglio, la Fontana del Leone e la Cappella Doria Pamphilj, dove sono sepolti i membri della famiglia.
La famiglia Doria Pamphilj a Roma ha avuto un ruolo di primo piano nella storia, nella cultura e nell’arte della città, lasciando testimonianze di grande valore e bellezza.
Ha saputo conservare e arricchire il suo patrimonio artistico e culturale, che oggi è aperto al pubblico e che rappresenta una delle maggiori attrazioni della città.
Ancora oggi la famiglia è una delle più antiche e nobili famiglie italiane che continua a vivere e a operare a Roma mantenendo vivo il suo legame con la città e la sua tradizione.
Ti può interessare leggere anche
La Roma British del 1800: Piazza di Spagna e il quartiere inglese