Sospeso da Amiu il riduttore di sagoma dei nuovi cassonetti elettronici: si tratta dello sportello di lamiera che permette l’accesso al bidone solo a sacchetti e contenitori di una certa dimensione. Una strategia al centro delle polemiche degli ultimi tempi e che ha creato difficoltà nei cittadini, molti dei quali, per pigrizia e poco senso civico, hanno optato per lasciare i sacchetti fuori dai bidoni creando delle vere e proprie discariche a cielo aperto.
Così i “cassonetti smart” sono per ora sospesi dopo il pressing dei sindacati e dopo essere stati messi più volte sul banco degli imputati, il loro ripristino sarà eventualmente valutato a gennaio.
L’accordo definitivo è stato concordato dopo una lunga discussione da parte di Amiu insieme appunto a Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e Fp: sono già visibili in questi giorni i primi cassonetti bloccati e con la modifica della bocchetta d’accesso (che consente ora il conferimento di sacchi e contenitori più voluminosi) infine si procederà anche con servizi di pulizia delle piazzole e svuotamento dei bidoni.
Accordo tra AMIU e sindacati, sbloccate 40 nuove assunzioni
Dall’accordo è stato stabilito anche l’assunzione di 40 nuovi addetti ai lavori part time verticale con contratto a tempo indeterminato, oltre a 4 nuovi autisti da assegnare al centro della Volpara.
“Questo significativo potenziamento del personale risponde alla volontà dell’amministrazione di migliorare sensibilmente la qualità della vita dei cittadini – ha detto il presidente di AMIU Genova Giovanni Battista Raggi – Gli addetti ecologici grazie al loro impegno costante anche e soprattutto durante le festività, contribuiranno in modo tangibile a rendere Genova una città ancora più bella”.
I progetti futuri
L’obiettivo finale di Amiu è di sostituire tutti i 26mila cassonetti della città con nuovi modelli elettronici entro il 2024, ma lo scopo finale è di passare definitivamente all’uso intelligente vero e proprio con l’apertura tramite badge personale o da app sullo smartphone nel 2025.
Non cambia invece la strategia di raccolta rifiuti che dopo la Valbisagno passerà nel Levante, a Castelletto e infine in Oregina entro ottobre 2024: un sistema che ha permesso di portare il differenziato al 58,9% quando con il sistema tradizionale era invece fermo al 22%.
Foto di copertina: AMIU Genova
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