Piano sociosanitario regionale, sospesi i lavori in consiglio regionale per proteste dell'opposizione

Piano sociosanitario regionale approvato dopo 24 ore di consiglio

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Dopo un lunghissimo Consiglio regionale, è stato approvato questa mattina il Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2025. Questo documento di programmazione sanitaria e sociosanitaria della Regione che definisce le linee strategiche dell’organizzazione territoriale, degli ospedali e delle attività di prevenzione di tutta la Liguria.

Una lunghissima discussione, anche a causa di una sospensione dei lavori avvenuta ieri dopo che tre consiglieri dell’opposizione si sono seduti per terra in mezzo all’aula per pochi minuti in segno di protesta.

Prima dell’avvio del dibattito, infatti, il capogruppo Pd Luca Garibaldi ha proposto alla giunta di ritirare la Proposta di deliberazione 70 Piano socio sanitario 2023-2025 e di riportarla in II Commissione in quanto le modifiche, determinate dalle indicazioni del Ministero della salute, devono essere esaminate dalla II Commissione, come proposto dalla stessa delibera di giunta. Secondo il consigliere, la giunta ha consegnato solo una nota delle indicazioni del Ministero e, dunque, sarebbe stato esaminato in Commissione un provvedimento diverso da quello che, in realtà, è concertato con il Ministero ponendo un problema di legittimità e di procedura.

Le opposizioni hanno esposto le ragioni per cui secondo loro i lavori dell’assemblea sul piano sociosanitario dovevano essere sospesi

Alle obiezioni di Garibaldi hanno fatto eco Gianni Pastorino (Linea Condivisa) e Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente), che hanno chiesto di votare solo il testo definitivo una volta che la giunta avrà recepito le modifiche. Il lavoro della II Commissione inoltre avrebbe seguito l’iter contrario alla corretta procedura, ossia audire prima i portatori di interessi e solo in seguito elaborare il piano.

Secondo il Movimento 5 stelle, la sospensione era necessaria per convocare un Ufficio di presidenza integrato con anche gli uffici tecnici per valutare la correttezza formale della procedura, richiesta condivisa anche dal Gruppo misto-Azione, per voce di Sergio Rossetti.

Il Presidente di giunta, Giovanni Toti, tuttavia ha respinto le richieste sia dal punto di vista sostanziale che formale, invitando la maggioranza a votare di conseguenza, suggerendo di «andare avanti ad oltranza senza pausa pranzo contro l’ostruzionismo dell’opposizione, visto che le modifiche recepite dal Ministero non sono sostanziali».

Il voto per la sospensione ha visto 19 e 10 sì. Di conseguenza, in segno di protesta, il capogruppo M5S Fabio Tosi, il consigliere Paolo Ugolini (M5S) e il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino hanno deciso di sedersi in mezzo all’aula. Il presidente dell’assemblea Gianmarco Medusei si è così visto costretto a sospendere i lavori e ha convocato una conferenza dei capigruppo, annunciando la ripresa dei lavori alle 14

La discussione del piano sociosanitario regionale ha richiesto 24 ore di Consiglio

Superate le polemiche mattutine, la seduta del Consiglio regionale si è concentrata sugli emendamenti proposti dalle opposizioni, il cui volume, secondo il presidente Giovanni Toti, «ha doppiato quello del testo che era in discussione. È evidente che alcuni erano su provvedimenti che stavano a cuore anche alla minoranza e mi spiace non aver potuto aprire un confronto su elementi che avrebbero potuto anche rappresentare un contributo di valore a quel testo».

Secondo il governatore tuttavia molte delle proposte presentate si sono rivelate ripetitive, non centrate, con il solo obiettivo di fare ostruzionismo. «Abbiamo recepito alcuni emendamenti di maggioranza e alcune osservazioni provenienti dal ministero, dopodiché abbiamo evitato che l’atteggiamento di ‘filibustering’ delle opposizioni, assolutamente legittimo ma certamente strumentale, specioso e talvolta anche un filo ipocrita, impedisse l’approvazione di un Piano ambizioso e coraggioso, di cui la nostra sanità ha bisogno», ha continuato Toti.

Il presidente di Regione Liguria ha ringraziato l’assessore Gratarola, che con il suo lavoro straordinario e complesso «si è fatto carico di stilare il nuovo piano sociosanitario e lo ha fatto con grande equilibrio e capacità di dialogo», e il presidente del Consiglio Medusei e l’ufficio di presidenza, per essersi presi la responsabilità degli oneri istituzionali. Un ringraziamento generale alla maggioranza che sono rimasti in aula tutta la notte per l’aoorivazione del piano sociosanitario, considerato fondamentale per il futuro della sanità regionale impegnativo del suo ruolo istituzionale. «Uomini e donne che si sono presi la responsabilità, come si fa quando si governa, di proteggere un testo che era il meglio possibile al momento dato: credo», conclude Toti, «che questa sia una lezione di responsabilità per tutti».

Secondo Regione Liguria, il piano sociosanitario regionale è stato predisposto da Alisa in coerenza con gli indirizzi di programmazione nazionale

Prima dell’approvazione definitiva è stato oggetto di un approfondito confronto con diversi enti e stakeholder (commissioni e assemblea del Consiglio Regionale, Conferenze dei Sindaci in ogni Asl, enti locali, organizzazioni sindacali, Ordini professionali ecc.) che hanno contribuito ad accrescerne il livello di condivisone e attuabilità.

Tra le principali innovazioni nel piano sociosanitario regionale, il concetto di “One Health”, una revisione del ruolo dei distretti e il potenziamento della rete ospedaliera.

Con “One health”, la Regione si prefissa l’idea di raggiungere il più alto livello possibile di “salute” attraverso una visione di diverse discipline che collegano il benessere dell’individuo all’ecosistema e alle relazioni che lo circondano. A questo scopo, i distretti sociosanitari acquistano un ruolo più strategico, come previsto dal PNRR, diventando il punto di riferimento per la risposta ai bisogni del cittadino e provvedendo a: programmare i servizi, pianificare le innovazioni, decidere in materia di logistica, accesso, offerta di prestazioni

Al fine di garantire i servizi, si sviluppano sul territorio le strutture indicate dal PNRR:

  • ospedali di Comunità
  • case di Comunità (32 in tutta la regione, ripartite in 5 nella Asl1, 6 nella Asl 2, 13 nella Asl3, 3 nella Asl4, 5 nella Asl5) e 11 Ospedali di Comunità (1 in Asl1, 2 in Asl2, 4 in Asl3 , 2 in Asl 4 e 2 in Asl5
  • centrali operative territoriali.

Il piano prevede inoltre il potenziamento della figura dell’Infermiere di Famiglia o Comunità. Per incrementare il numero di pazienti in carico alle cure domiciliari, comprese quelle palliative, sarà pertanto inserito nelle Case di Comunità il servizio di Cure domiciliari e delle Unità di Cure palliative domiciliari, con il potenziamento delle figure professionali dedicate all’assistenza domiciliare.

Potenziamento della rete ospedaliera, una nuova mission per i nosocomi

Il piano sociosanitario regionale prevede la realizzazione di tre nuovi ospedali (Erzelli a Genova, Felettino a Levante e Taggia a ponente) destinati a completare l’offerta in base alle caratteristiche del territorio integrandosi con le funzioni che sviluppano le singole strutture attraverso una definizione migliore delle attività. Lo scopo è valorizzare sia la prossimità sia le competenze specialistiche per le patologie più complesse, mettendo in risalto i centri all’avanguardia per la gestione delle attività e la ricerca scientifica.

Riqualificazioni e nuove strutture costruiscono una grossa voce anche del bilancio regionale per il 2024. Per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero (Grandi Apparecchiature Sanitarie) sono previsti investimenti per 23 milioni 360 mila euro dal PNRR e 8 milioni 674mila euro da altre fonti. Per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero DEA sono previsti ulteriori investimenti 34 milioni e 827 mila euro.

La programmazione regionale prevede, nel rispetto degli standard che garantiscano requisiti e sicurezza ottimali per donna e bambino, 9 punti nascita a livello regionale:

  • 3 nell’area ottimale di ponente
  • 4 in area metropolitana genovese
  • 2 nell’area ottimale di levante

La preoccupazione rimane tuttavia a Ponente, dove la situazione autostradale è precaria e rende più difficili da raggiungere i 3 punti nascita sul territorio.

Un nuovo sistema informatico e implementazione di una strategia digitale sanitaria

Novità anche nel campo della digitalizzazione, implementando con investimenti sui servizi già attivi quali prenoto vaccino, prenoto salute, prenoto prevengo, ricetta dematerializzata, fascicolo sanitario elettronico. In più, il piano sociosanitario punta a sviluppare una piattaforma IT-CURA con l’obiettivo di sviluppare pienamente una vera e completa “medicina di comunità”. Idealmente, si vuole creare un ecosistema socio sanitario integrato e digitale su tutto il territorio della Regione.

Miglioramenti anche per il numero di emergenza 118: le centrali diventano 3 in tutta la Liguria e verrà attivato il numero unico 116117 per le cure mediche non urgenti, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, per tutte le prestazioni sanitarie e sociosanitarie a bassa intensità assistenziale.Con la presenza di un DEA in ogni ASL, affiancato da sedi di pronto soccorso e punti di primo intervento e diversificando le chiamate a seconda dell’urgenza, il servizio si propone di essere più puntuale ed efficiente nell’invio della corretta assistenza.

Soddisfatto l’Assessore Angelo Gratarola, le opposizioni rifiutano l’accusa di ostruzionismo

«Dopo la certificazione del ministero della Salute», sottolinea l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, «è arrivato il parere favorevole del consiglio regionale che conferma alcuni aspetti particolarmente positivi del piano sociosanitario, tra cui il rafforzamento dell’offerta regionale, una sempre maggiore presa in carico individualizzata e un ulteriore salto di qualità nella direzione della digitalizzazione. Siamo di fronte ad un piano che arriva alla fine di un percorso di condivisione. Siamo di fronte a un documento, dunque, in linea con la programmazione nazionale. La grande sfida, tramite i fondi del PNRR, è rappresentata dal potenziamento della medicina territoriale per liberare gli ospedali e dedicarli all’alta complessità».

Anche le opposizioni, pur non avendo portato a casa molti emendamenti tra quelli presentati, si dichiarano contente per aver impegnato la maggioranza in una lunga discussione, per segnalare le problematiche attuali e potenziali. IIn ogni caso i rappresentanti dei principali partiti hanno respinto le accuse di ostruzionismo e hanno rivendicato che, se la Regione avesse aperto il dialogo prima di presentare il testo, la discussione avrebbe potuto essere estremamente più proficua.

l piano sociosanitario secondo la loro critica non andrebbe a incidere le criticità del sistema ligure, prima tra tutte la carenza di personale e di spazi adeguati per gestire i pazienti.

Una problematica che sembra evidente dalle foto scattate nella notte tra domenica e lunedì presso il Pronto soccorso dell’Ospedale Galliera, con pazienti sistemati su lettini da campo di fortuna, praticamente sul pavimento.

Alleggerire i pronto soccorso delle casistiche meno urgenti e dei pazienti che potrebbero essere presi in carico dalla medicina territoriale. Bisognerà attendere per vedere se le implementazioni approvate in Consiglio in questa lunga sessione porteranno respiro agli ospedali liguri.

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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