Turismo in crescita a Genova, +3% rispetto al 2022

Turismo in crescita a Genova, +3% rispetto al 2022

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L’estate del turismo si chiude in positivo per la città di Genova: anche il mese di settembre, dopo il +3% registrato ad agosto rispetto allo stesso periodo nel 2022, si chiude con un saldo positivo importante. Sulle presenze in città nell’ultimo mese gioca un ruolo importante il Salone Nautico, che ha chiuso martedì 26 con 118.269 visitatori, +13,9% dello scorso anno.

Dal punto di vista delle camere occupate in città, gli hotel più piccoli e i bed&breakfast hanno segnato il sold out, mentre i più grandi hanno avuto un riempimento intorno all’85% delle camere. Il dato più interessante però sembra essere il tipo di turisti che sono passati in città durante l’estate, ossia turismo di qualità, in cerca delle eccellenze storiche, artistiche, enogastronomiche. Importante la presenza di visitatori internazionali.

«Genova sta segnando una svolta storica dal punto di vista turistico e i numeri di questo settembre lo stanno dimostrando», spiega il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. «Il Salone Nautico, manifestazione indissolubilmente legata alla nostra città, è stata la ciliegina sulla torta e ha sancito ancora una volta l’importanza della destagionalizzazione del nostro turismo. Questo salone non ha rappresentato soltanto un’ulteriore spinta per l’indotto del settore alberghiero ma anche per i ristoranti e tutte le nostre attività commerciali». 

Nel 2022 Genova ha superato, per la prima volta, i 2 milioni di presenze. Nel 2023 si sono registrate 1.300.000 soggiorni già alla fine di luglio, con una crescita dell’11%.

Sono proprio i visitatori dall’estero a far lievitare i numeri in questo modo; se infatti gli italiani sono rimasti invariati (660.000 soggiorni), le presenze straniere sono cresciute di ben 130.000 unità. 

«Siamo orgogliosi di questi dati», aggiunge il sindaco di Genova Marco Bucci. «Genova risulta sempre più attrattiva dal punto di vista turistico. I numeri confermano la vivacità della nostra città e sono il frutto di un grande lavoro effettuato da tutte le istituzioni. Dopo un’estate di altissimo livello anche in questi primi giorni di autunno le vie di Genova sono piene di turisti affascinati dalle sue bellezze. Il Salone Nautico ha portato ancora una volta la nostra città al centro dei flussi turistici mondiali. Sarà solo l’inizio, le prossime settimane e i prossimi mesi saranno ricchi di appuntamenti imperdibili. I numeri registrati fino ad oggi rappresentano solo un punto di partenza: Genova e la Liguria dimostrano di essere sempre più apprezzate».

Rendere Genova una meta appetibile tutto l’anno può portare il turismo a crescere anche oltre questo +3%

La Liguria sta portando avanti un importante processo di de-stagionalizzazione del turismo, a cominciare dal suo capoluogo. Oltre alle spiagge, il territorio ligure ha molte attrattive che non sono necessariamente legate al caldo estivo e che possono attirare diversi segmenti del turismo internazionale e nazionale. Lo sport outdoor, dal ciclismo al surf, la storia, i luoghi d’arte, la gastronomia, i musei, gli eventi di richiamo internazionale…

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L’aumento delle presenze turistiche può essere un segnale positivo anche per l’occupazione, con la richiesta di maggiore personale e l’apertura di nuove attività. Ma questo processo non è concluso qui e deve essere portato avanti congiuntamente dalle istituzioni e dagli investitori privati per rendere la Liguria una terra attrattiva e nota nel mondo, non solo per i luoghi più famosi come le Cinque Terre o l’Acquario di Genova, ma per tutte le sue peculiarità.

«Come in tutta la Liguria continua anche la crescita costante negli ultimi anni di francesi, tedeschi, svizzeri e britannici, gli anni post pandemia segnano il ritorno massiccio degli statunitensi, 48% in più, pari a 50 mila presenze complessive», aggiunge l’assessore regionale al Turismo Augusto Sartori. «Un altro segnale importante di interesse verso la Liguria è stato manifestato da mercati storicamente secondari per la nostra regione, come quello dell’Australia, del Canada, della Cina e del Brasile che hanno tutti superato le 10 mila presenze con crescite che vanno dal 75% di Canada e Brasile ad oltre il 200% in più di Cina e Australia. Risultati ottimi ma non bisogna però dormire sugli allori: è fondamentale continuare ad investire in offerte sempre più diversificate con nuovi e accattivanti prodotti turistici che solo un territorio coeso dalla stretta collaborazione pubblico-privato può garantire». 

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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