Aumentano le preoccupazioni per le famiglie dal basso reddito: il prossimo 30 settembre segnerà la scadenza per il bonus bollette. Il contributo è stato creato dal governo Draghi e rinnovato a giugno con il decreto Bollette Bis per aiutare a contrastare i rincari su luce e gas con una serie di provvedimenti, attuati poi dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente.
Tra le misure chiave in vigore fino al 30 settembre
- l’azzeramento degli oneri generali nella bolletta del gas, la più colpita dagli aumenti delle quotazioni delle commodity;
- la diminuzione dell’IVA sul gas al 5%, sia per utilizzi civili che industriali;
- il bonus sociale, che offre uno sconto in bolletta alle famiglie in difficoltà economica e fisica.
L’ultimo intervento in particolare ha sostenuto le famiglie con disagio economico e con persone con gravi disabilità, andando a innalzare rispetto al 2022 la soglia ISEE per accedere al contributo a 15.000€ annui (mentre per le famiglie con almeno 4 figli fino a 30.000).
Non è chiaro cosa succederà però dopo questa data. Gli oneri e l’IVA avranno per ora l’impatto più significativo sulle bollette degli italiani, ma gli aumenti più gravosi si registreranno con l’abbassamento autunnale delle temperature e la diminuzione delle ore di luce giornaliere. È vero, d’altro canto, che il gas sta registrando dei ribassi importanti rispetto ai picchi della scorsa estate e potrebbe quindi non richiedere interventi per calmierare le quotazioni a breve.
Il governo non ha ancora affrontato la questione del bonus bollette
L’esecutivo è impegnato a cercare le coperture per il Superbonus 110% in modo da non compromettere la manovra di bilancio 2024. Se i prezzi rimarranno stabili entro certi limiti nei prossimi mesi, com’è auspicabile, si eviterà tuttavia la necessità di rinnovare gli aiuti attualmente vigenti. Tuttavia, nel caso di un repentino aumento dei prezzi, il governo potrebbe avere in serbo un’opzione già annunciata ma finora rimasta in secondo piano, il “bonus riscaldamento”, che potrebbe entrare in vigore da ottobre. Questo bonus sarà erogato a tutti, a eccezione di coloro che già ricevono il bonus sociale, e varierà in base alle zone climatiche, con importi più alti per le aree più fredde del Paese.
I criteri per l’assegnazione del bonus saranno definiti da un decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Successivamente, spetterà ad ARERA stabilire le modalità di applicazione e l’entità del contributo, che sarà simile al funzionamento del bonus sociale per il gas. Inizialmente, il governo aveva destinato un miliardo di euro per questo bonus, ma l’importo è stato ridotto in seguito al recupero di circa 130 milioni di euro destinati al sostegno delle popolazioni colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna.
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