Alcune delle grotte più suggestive da visitare sul finire dell’estate
Settembre è alle porte e per i più nostalgici non si può fare altro che assaporare queste ultime giornate d’estate prima dell’arrivo dell’autunno.
Ma settembre non è soltanto fatto di pioggia e rientri a scuola e a lavoro. Settembre è anche il mese perfetto per passare il tempo libero all’aria aperta e, per gli appassionati, per fare trekking a temperature decisamente più miti e meno torride rispetto a quelle estive.
E perché non dire addio a un’altra estate che se ne va andando alla scoperta di alcune delle grotte più belle e suggestive della Regione!
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Le Grotte di Toirano
Siamo nell’entroterra di Borghetto Santo Spirito, in provincia di Savona, dove – a pochi chilometri dall’omonimo paesino – si trovano le Grotte di Toirano.
Si tratta di uno straordinario complesso di grotte – grotta della Bàsura e grotta di Santa Lucia Inferiore – sia dal punto di vista naturalistico che storico.
Le grotte, infatti, sono ricche di stalattiti e stalagmiti che le rendono ancora più suggestive e belle. Inoltre, sono presenti diversi reperti archeologici di valenza storica.
Non si possono non citare i numerosi resti di Ursus spelaeus, un orso delle caverne che utilizzò queste grotte per il letargo tra i 50 mila e i 24 mila anni fa. Per questo motivo le grotte sono famose per essere il più grande cimitero di orsi delle caverne d’Europa: si possono osservare i resti di 63 animali sotto i quattro anni e di 19 in età adulta.
Ma non sono stati soltanto gli orsi ad aver trovato riparo in queste caverne che, per la loro particolare conformazione, offrivano un ottimo riparo grazie anche alla temperatura costante di 16 gradi.
Sempre all’interno della grotta di Bàsura sono state trovate tracce dell’homo sapiens, le cui orme ritrovate sembrano risalire a circa 12 mila anni fa.
I nostri antenati, hanno lasciato segni neri sulle pareti della grotta. E seguendo questi segni, nel 1950 l’archeologa Ginetta Chiappella ha scoperto nel suolo numerose impronte di piedi umani.
L’ingresso alle grotte è previsto dal Lunedì alla Domenica, alle ore 9.30-12.30 e 14.30-17.00.
Il costo del biglietto intero è di 13 euro (da giugno a settembre) e di 12 (da ottobre a maggio).
Il biglietto ridotto è di 7 euro (per i bambini tra i 5 e i 18 anni) mentre l’ingresso è gratuito sotto i 5 anni.
I biglietti, inoltre, includono l’ingresso al Museo Etnografico di Toirano.
Una finestra sul mare: la Grotta dei Falsari
Il nome deriva dal fatto che questa grotta è stata usata per secoli dai contrabbandieri come rifugio e nascondiglio.
La Grotta dei Falsari è situata sul monte di Capo Noli, in provincia di Savona, ed è una delle mete più visitate sia dai turisti che dagli appassionati di trekking.
Per ammirare questa bellezza naturale con vista sul mare, bisogna fare un’escursione partendo da Noli o da Varigotti. Entrambi i percorsi sono abbastanza brevi e in circa 30 minuti si arriva alla famosa grotta dalla strana conformazione ‘a finestra’.
Oltre ad essere stato un rifugio per criminali, all’epoca delle incursioni dei saraceni, la grotta è stata anche un riparo per le truppe nolensi dagli attacchi dei genovesi e savonesi.
Attorno alla grotta aleggia una leggenda: si narra, infatti, che tra le rocce si nasconda un tesoro inestimabile.
Grotta della Pollera
Se ci spostiamo ancora più a Ponente, arriviamo nel Finalese dove è presente una delle più importanti cavità carsiche con deposito archeologico.
Si tratta della Grotta Pollera situata a Montesordo, in provincia di Finale Ligure.
Questa caverna è stata intensamente frequentata dai nostri antenati dal Neolitico sino all’età dei metalli. In essa, infatti, sono state ritrovate numerose sepolture tra cui quella del ‘Ragazzo con le conchiglie’. Si tratta di un ragazzo di circa 18 anni deposto in una cassa fatta con lastre di pietra e ricoperta da numerose conchiglie. Inoltre, sono state trovate tracce di quello che sembra essere stato un atelier di lavorazione delle conchiglie per realizzare ciondoli, collane e tanti altri strumenti che si possono osservare presso il Museo di Archeologia Ligure.
La grotta è da visitare con una torcia, poiché prevalentemente buia. La cavità d’ingresso è alta 15 metri e la parte visitabile a piedi è lunga un centinaio.
A differenza dei percorsi precedenti qui ci vuole più attenzione e sicuramente bisogna essere degli esperti speleologi attrezzati di corda, caschi e soprattutto esperienza, se ci si vuole avventurare nei cunicoli di questa grotta.
Per arrivare alla grotta si possono comunque percorrere dei bellissimi sentieri percorribili anche per i semplici appassionati di trekking.