Portus Fiumicino
Ostia

Portus e i primi martiri cristiani di Isola Sacra (Fiumicino)

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Isola Sacra è un isolotto artificiale di circa dodici chilometri quadrati formatosi presso la foce del Tevere a seguito dell’apporto di materiali fluviali e del prolungamento della Fossa Traianea, l’attuale Canale di Fiumicino, un canale navigale scavato nel primo secolo dopo Cristo per collegare il fiume al porto imperiale di Traiano dopo l’abbandono del precedente porto fluviale di Ostia. 

All’epoca l’isolotto occupava circa i tre quarti della superficie attuale.

Fertile e coltivata produceva varie specie di fiori e da questa specificità deriva l’antico nome di “Libanum almae veneris“, ossia, il giardino fiorito di Venere.

In età romana Isola Sacra si chiamava “Insula Portus” oppure “Insula Portuensis“, mentre il nome attuale appare soltanto in epoca medievale in riferimento alla presenza della basilica del martire cristiano Sant’Ippolito, a memoria e testimonianza dei martiri cristiani che dal VI secolo vi erano stati inumati piuttosto che essere sepolti presso la necropoli di Portus.

Come risulta da: Antologia dell’Agro Romano, Vol. III, documenti 1923-1963, a cura di Antonio Parisella e Armando Sinodi: “La necropoli fu scoperta nel 1925 durante i lavori di bonifica dalle paludi malariche ad opera di cooperative di braccianti romagnoli e delle cooperative di reduci della Prima Guerra“. 

Mentre come riportato da Ida Baldassarre, Irene Bragantini, Chiara Morselli, Lorenzo Di Domenicantonio, Lidia Paroli e Kristina Strutt, (a cura di S. J. Keay e Antonia Arnoldus-Huyzendveld): “Furono effettuati scavi lungo tutta la strada che attualmente collega Ostia con l’attuale aeroporto di Fiumicino e vennero scoperte circa 100 tombe fuori terra. Dopo altri scavi, nel corso degli anni si scoprirono varie schiere di sepolture da attribuirsi all’età di Claudio, ma procedendo vennero alla luce altre tombe posteriori a più piani, costruite sopra le precedenti. Le tombe sono molto ben conservate grazie agli strati di sabbia che le hanno protette per molti secoli. La caratteristica di presentare le sepolture su più piani, un po’ come i fornetti di epoca moderna, costituisce per la necropoli di Porto un primato rispetto agli altri sepolcreti noti nell’area romana. Edificati a mattoncini con la tecnica caratteristica dell’opus reticolatum, all’interno di diverse tombe sono state ritrovate pregiate decorazioni a mosaico, stucchi e marmi, e tuttora ben conservati e visibili“.

Una ulteriore particolarità del sito il ritrovamento di diverse terracotte a rilievo rappresentanti le attività svolte in vita dai defunti, in gran parte artigiani e commercianti residenti a Ostia.

Bibliografia:

– Ida Baldassarre, Irene Bragantini, e Chiara Morselli, Necropoli di Porto. Isola Sacra, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1996, ISBN 978-88-240-3863-8; 

– Paola Brandizzi Vittucci, Considerazioni sulla via Severiana e sulla Tabula peutingeriana, in M. E. F. R.A. 1998,2, pp 929-993; 

– Lorenzo Di Domenicantonio, Portus, Milano, Andromeda Editrice, 2008, ISBN 978-88-88643-65-6; 

– Fiumicino tra cielo e mare, una storia da vedere, Associazione Promozione Litorale, direttore Caterina Dini, prima edizione novembre 2000, Roma. M.G.;

– Lauro, in Enciclopedia Treccani, alla voce Dissertazioni della Pontificia Accademia romana di Archeologia…, Volume 2, 1825, Roma; 

– Stefano Lesti, Ostium e Portus dalle origini antiche all’età moderna, I.M.FO edizioni 2019;

– Laurentum in Antonio Nibby, analisi storico-topografico-antiquaria della carta de’ dintorni di Roma…, volume secondo pp. 189-207; 

– Antologia dell’Agro Romano, Vol. III, documenti 1923-1963. (A cura di Antonio Parisella e Armando Sinodi, prefazione di Daniela Valentini), assessorato all’agricoltura regione Lazio, istituto nazionale di sociologia rurale, Roma, 2012.

– (en) Lidia Paroli e Kristina Strutt, Portus: An Archeological Survey of the Port of  Imperial Rome, a cura di S. J. Keay e Antonia Arnoldus-huyzendveld, Roma, British School at Rome, 2006 ISBN 978-0-904152-47-0;

 – Elena Percivaldi, Gli antipapi, storia e segreti, prima edizione ebook: ottobre 2014, Newton Compton editori s.r.l. ISBN 978-88-541-7334-7 edizione elettronica realizzata da Paki Guarini per Studio Ti s.r.l.

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Info Stefano Lesti

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Stefano Lesti, classe 1970, vive e lavora a Roma. Scrittore, giornalista, saggista, poeta e divulgatore storico; dirige giornali e la comunicazione di importanti società sportive nazionali.

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