Delle loro storie racconta il giornalista del Post, come solo lui sa fare. Ci riporta di come si sono fatti la guerra, per poi allearsi e poi di nuovo scontrarsi, di lotta per il potere, dello spaccio di droga, di sequestri di persona, della gestione delle bische, questo e molto altro leggerete nei ventiquattro capitoli del libro.
Ci siamo incontrati in un Hotel a Roma poco prima di una sua presentazione ed è venuta fuori una bellissima chiacchierata. Di quel periodo ricorda poco perché era solo un bambino, ma ha studiato, si è documentato e la storia di come tutto ha avuto origine nella mala milanese di quel periodo ha preso corpo, ne viene fuori un resoconto avvincente, ma soprattutto è tangibile, la volontà di Nazzi, non solo di raccontare i fatti così come sono avvenuti, ma anche quella di riuscire a vedere sempre l’ uomo dietro al personaggio, l’ umanità che c’è sempre dietro a un bandito e questo non bisognerebbe scordarlo mai. Se avete voglia di ascoltarci, come sempre lasciamo il link dell’ intervista su: Rubrica Luce verde.