XII Congresso Cgil: Il segretario Infantino invita i cittadini alla mobilitazione per il diritto alla salute. In Liguria mancano 1000 lavoratori tra medici, infermieri e tecnici, solo 500 mancano a Genova.
Continua la crisi che coinvolge gli ospedali liguri: la carenza di personale si fa sempre più sentire; sono mille i lavoratori di cui ha bisogno la Liguria, 500 solo a Genova.
C’è bisogno di medici, infermieri, operatori sanitari e tecnici di laboratorio: è questo il dato che emerge dal congresso della Cgil Funzione Pubblica di Genova che si è tenuto ieri presso la sala del Circolo dell’Autorità Portuale.
“Non basterà scorrere le graduatorie in essere per sanare la carenza di personale in questa regione. L’altro tema che enunciamo da sempre è quello di riaprire in modo serio la possibilità di intraprendere questo mestiere a chi vuole farlo – dice Luca Infantino, segretario della Cgil Funzione Pubblica di Genova – non ci possono essere liste bloccate in Università – prosegue il segretario – altrimenti non creiamo professioni che servono a gestire la sanità pubblica”.
Infantino invita i cittadini a mobilitarsi per il diritto alla salute, è questo l’appello più forte che arriva dall’aula del congresso:
“Una chiamata alla mobilitazione del mondo della sanità che non include solo il personale che lavora nella sanità pubblica, privata e nel terzo settore. È un monito deciso verso la cittadinanza tutta che è fruitrice di un servizio che spesso non c’è”.
Da capire come reagirà il fronte sindacale in caso di sciopero, l’ultima volta in occasione dello sciopero del personale al Galliera, la Cisl non aderì.
L’impegno dell’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola viene evidenziato in modo positivo da Infantino. Ma l’assunzione di più lavoratori equivale all’aumento dei posti letto, migliorando il lavoro dei reparti e soprattutto dei Pronto Soccorso al collasso.
Ci sono però problemi di spazio, al Galliera ad esempio si possono posizionare 47 barelle con la distanza di un metro e mezzo da ognuna e invece ad oggi si arriva a sfiorare le 60 unità.
C’è quindi evidente un problema strutturale, lo fa notare Infantino: “Il Galliera è una struttura del 1880 e ci sono tanti spazi inutilizzabili”.
La carenza di personale però è anche dovuta ad un sentimento diffuso di abbandono della professione. Lo spiega Michele Vannini segretario Nazionale Fp Cgil Sanità:
“Siamo in una condizione paradossale per la quale stiamo assistendo ad un esodo di lavoratori che se ne vanno dai servizi sanitari perché le condizioni di lavoro sono troppo pesanti e i salari bassi. Abbiamo un problema doppio, oggi il Servizio Sanitario Nazionale è più in difficoltà di quando è entrato nella pandemia”.
Intervenuto anche il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti al congresso: ha manifestato l’impegno da prendere in questo nuovo anno, durante il quale vuole snellire la burocrazia, formare le professionalità che mancano.
“Servono contratti snelli, serve un ritorno al merito, serve un aumento di professionalità e serve capacità di programmazione: su queste sfide la Pubblica amministrazione e i suoi rappresentanti pro tempore si dovranno confrontare con i sindacati per trovare punti di equilibrio e progettare il futuro del Paese” ha concluso Toti.
Francesca Galleano
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