qual è la dieta migliore

La giungla delle diete: qual è la dieta migliore?

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Bentornati, oggi affrontiamo un argomento molto dibattuto: quello della dieta.

Molti miei pazienti mi domandano quale sia la dieta migliore, la dieta che faccia perdere più peso velocemente e la dieta che non faccia fare fatica. Secondo voi esiste?

TUTTI, e dico tutti, vorremo dimagrire: senza rinunce, velocemente, senza fatica e senza modificare le abitudini.

Nella società italiana di oggi, sovrappeso e obesità, interessano ormai tutte le fasce di età.

Il settore delle diete dimagranti, redditizio e molto di moda è letteralmente infestato da “professionisti della nutrizione” improvvisati che divulgano teorie irrazionali e fantasiose all’insegna del “tutto e subito”. In questo modo viene distolta l’attenzione dalle vie suggerite dalla scienza.

Ma quando utilizzare una dieta?

Sulle linee guida CREA (per una sana alimentazione) viene spiegato come la dieta ipocalorica sia un approccio dietetico da utilizzare in caso di patologia conclamata.

Per questo nascono la dieta Dukan, dieta Scarsdale, la dieta Lemme, la dieta del super metabolismo, la dieta SIRT, la dieta del gruppo sanguigno, la tisanoreica, la dieta a zona, diete chetogeniche, iperproteiche, digiuni e semi-digiuni(…chi più ne ha più ne metta!).

Si tratta di regimi dietetici differenti che garantiscono una perdita di peso rapida e indolore. Come è possibile?

Approfondiamone qualcuna…

La famosissima dieta Dukan

Dieta iperproteica, chetogenica e ipocalorica che consiste in 4 fasi (fase di attacco, fase di crociera, fase di consolidamento e fase di stabilizzazione) e che esclude quasi del tutto (e già qua dovreste iniziare a preoccuparvi..) i carboidrati in favore di quantità esagerate di proteine animali (carne, pesce, uova..).

Sono stati effettuati diversi studi sulla questa dieta, TUTTI concordi nell’affermare che nel lungo periodo questo approccio alimentare porta ad un maggior sviluppo di patologie cardiovascolari, osteoporosi e un peggioramento nella salute di fegato e reni.

La dieta per vivere 120 anni

Ideata dal giornalista Panzironi, si tratta di una dieta che cerca di ricalcare l’alimentazione dell’uomo primitivo assicurando che l’uomo possa vivere fino a 120 anni.

Anche questo approccio alimentare non fu ideato da un medico ma da un giornalista che, per di più, accusò pubblicamente la dieta mediterranea di essere ricca di carboidrati (per cui aboliti quasi totalmente in questa dieta!).Anche in questo caso non esistono studi scientifici che sostengano il protocollo.

La dieta del gruppo sanguigno

Si tratta di un popolare regime alimentare che prevede l’associazione di certi alimenti a determinati gruppo sanguigni. Purtroppo anche in questo caso, non esiste nessuna evidenza scientifica a sostegno dell’associazione tra il gruppo sanguigno e le esigenze nutrizionali.

La dieta LEMME

Dieta che prende il nome dal suo ideatore, un farmacista. Secondo Lemme i parametri da considerare nella dieta non sono le calorie ma l’indice glicemico, l’impatto biochimico del cibo, il pool enzimatico individuale e la cronobiologia. Non c’è però nessuna base scientifica alla base di questa dieta. Non c’è nessuno studio che la approfondisca quindi non mi sentirei di consigliarla.

La dieta SIRT, del gene magro (o più conosciuta come la dieta di Adele)

E’ un approccio che pone le basi su alimenti capaci di attivare una famiglia di geni che esiste in ciascuno di noi “le sirtuine”. Nonostante gli autori siano due nutrizionisti (quindi ci farebbero pensare che la dieta SIRT abbia ottime basi scientifiche) purtroppo non ci sono studi a sostegno.

 Diete iperproteiche, diete low-carb, diete chetogeniche

Facendo un’enorme sintesi: le diete iperproteiche non sono necessarie per perdere peso e a lungo termine  hanno effetti collaterali. Questo vale anche per approcci a basso contenuto di carboidrati.

Per quanto riguarda invece la dieta chetogenica classica, questa è prescritta in casi di malattie genetiche rare e altri quadri prettamente patologici. Le diete iperproteiche non sono chetogeniche!

Digiuno intermittenti

Esistono diverse tipologie di queste diete, con finestre temporali differenti. Ma gli studi sono concordi nell’affermare che esiste una minima (quasi impercettibile) differenza nell’effettuare una restrizione calorica CON O SENZA restrizione temporale. Inoltre non vi sono studi scientificamente significativi.

Quale è la dieta migliore per perdere peso e rimanere in salute?

Una review analizza circa 80 studi effettuati su diete diverse e i risultati riportano come la dieta mediterranea abbia i migliori esiti su parametri antropometrici quali peso, BMI, parametri lipidici (colesterolo, trigliceridi), glicemia, valori pressori e parametri cardio metabolici.

In conclusione, tra tutte le diete analizzate, la Dieta Mediterranea è risultata essere la migliore per gestire il peso e per prevenire malattie croniche.

Diete drastiche e squilibrate dal punto di vista nutrizionale non solo non risultano più efficaci rispetto ad altre nel promuovere la perdita di peso nel lungo periodo, ma possono indurre anche effetti collaterali.

Se siete interessati a scoprire ulteriori #fakenews e informazioni più specifiche rimango a disposizione.

A presto!

Dott.ssa Martina Lionetti

Dietista nutrizionista

 

Fonti:

  • Linee guida Crea
  • Il fatto alimentare
  • Educazione nutrizionale Grana Padano
  • Dinu M. AdvNutrition, 2020

 

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