Il 14 settembre tutti a Roma
“Gli ospiti della Sfattoria degli Ultimi non sono salvi in quanto il TAR Lazio ha semplicemente sospeso l’ordinanza di abbattimento con elettroshock in attesa dell’udienza di merito prevista per il prossimo 14 settembre.
Abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce per salvare la vita agli animali.
Paola, Emanuele e tutti i ragazzi del rifugio hanno ancora bisogno del nostro aiuto, del nostro supporto.
Il giorno dell’udienza facciamo sentire la nostra voce. La voce di chi non vuole morire.
Il 14 settembre tutti davanti al TAR Lazio dalle 9 alle 19.”
Con queste parole Enrico Rizzi – difensore dei Diritti degli animali in Italia e nel mondo – ha oggi comunicato su Facebook l’evento da lui organizzato il giorno dopo la piccola buona notizia.
Ieri, infatti, il Tar del Lazio ha finalmente accolto la richiesta di “sospensiva urgente dell’ordinanza di abbattimento” della ASL Roma 1 degli animali ospiti all’interno de La Sfattoria Degli Ultimi.
Ed è stata fissata al 14 settembre la data dell’udienza per approfondire la questione, ordinando alla ASL il deposito di ulteriori documenti che comprovano la necessità di uccidere gli animali.
Un piccolo successo dovuto anche alla mobilitazione che si è venuta a creare intorno a questa vicenda.
“E’ un piccolo passo avanti, ma non è una vittoria – tiene a precisare Rizzi – è solo una sospensiva, non c’è nulla di certo, non c’è nulla di vinto.
Il Tar potrebbe darci torto e l’ASL potrebbe impugnare l’ordinanza di sospensiva del Tar.”
E’ quindi fondamentale la presenza di più persone possibili qui alla Sfattoria degli ultimi.
Paola Samaritani, la responsabile del rifugio, mi ha espressamente chiesto di fare questo appello.
Dobbiamo venire tutti qui alla Sfattoria in Via Arcore 92 a Roma Nord e farci sentire.”
La mobilitazione dei cittadini in difesa della Sfattoria degli Ultimi
Giorno dopo giorno migliaia di cittadini hanno fatto sentire la loro voce in difesa dei 140 ospiti della Sfattoria.
E’ iniziato sui social un vero e proprio tam tam che ha costretto tutti i media a riprendere la notizia.
E la pagina Facebook di Rizzi è la testimonianza di un interesse generale che travalica la vicenda stessa.
Proprio così: i cittadini non ci stanno a farsi mettere i piedi in testa dalle istituzioni.
E non ci stanno nemmeno a permettere l’uccisione di animali innocenti che nel rifugio vivono sani, puliti ed accuditi da Paola, Emanuele e tanti volontari, come se fossero figli loro.
D’altronde Enrico Rizzi era stato chiaro fin da subito:
“Quello che si sta verificando alla Sfattoria e’ terrificante. Non permetteremo il massacro di animali innocenti.
C’è il serio rischio di una rivolta sociale ma sembra che le Istituzioni non se ne stiano rendendo conto.
Qui siamo tutti pronti a morire per gli animali, sia chiaro a tutti”.
Ecco, adesso le istituzioni stanno forse incominciando a capire la portata di questa vicenda.
E nell’attesa di ulteriori sviluppi, è fondamentale segnare in agenda l’appuntamento del 14 settembre a Roma per far sentire, ciascuno di noi, la propria voce.
Il video di Enrico Rizzi dalla sua pagina Facebook
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