La Sfattoria degli ultimi: la dichiarazione del leader animalista Enrico Rizzi
Nella giornata di ieri il Tar ha rigettato la richiesta di sospensiva urgente per impedire l’uccisione dei 140 ospiti della Sfattoria degli ultimi.
La vicenda è ormai di interesse nazionale e si attende l’intervento delle istituzioni che al momento latitano.
L’unico presente da giorni alla Sfattoria degli ultimi è Enrico Rizzi, influencer nel campo dei diritti degli animali, che ha rilasciato a Liguria.today un’importante dichiarazione:
“Quello che si sta verificando alla Sfattoria e’ terrificante. Non permetteremo il massacro di animali innocenti.
C’è il serio rischio di una rivolta sociale ma sembra che le Istituzioni non se ne stiano rendendo conto.
Qui siamo tutti pronti a morire per gli animali, sia chiaro a tutti”.
Purtroppo la prima vittima c’è già stata: Giulia, che seguiva da casa le vicende della Sfattoria. Quando ha saputo del rifiuto del ricorso, ha avuto un infarto e in serata è morta.
Giulia, malata oncologica, non ha retto alla notizia. E’ di fatto la prima vittima della Sfattoria.
Così interviene nella sua diretta quotidiana Massimo Vacchetta, il veterinario del Centro recupero ricci La Ninna che aggiunge: “Speriamo che non muoiano altre persone, perché qui il livello di disperazione è altissimo.
Che cosa non capiscono le istituzioni? Forse non capiscono la sensibilità, forse non hanno un cuore. Lo sanno che ci sono persone, cuori, sensibilità, debolezze?”
“Qui non si vede nessuno. Ringrazio di cuore Enrico Rizzi sempre presente sul campo da giorni. E grazie anche a tutti i volontari e a Licia Colò che si è unita al gruppo. Ora vorrei spiegare alle tante persone che ci seguono come andare avanti.
Si procederà con un ricorso normale, ma fino a quando il Tar non risponde, l’ASL può intervenire all’improvviso ad uccidere gli ospiti della Sfattoria.”
Gli ospiti della Sfattoria a rischio uccisione
Il rischio è quindi quotidiano ed è necessario un sostegno costante a quanti in questi giorni stanno facendo il possibile per scongiurare il rischio di uccisione degli ospiti del santuario.
Si invoca da più parti l’intervento delle istituzioni, dietro alle quali ci sono persone con le quali deve poter essere possibile un dialogo.
“Sono tantissimi i cittadini che amano gli animali e odiano la violenza – prosegue Vacchetta – dal nostro punto di vista non capiamo l’ostinazione dell’ASL nel voler uccidere questi animali.
Da veterinario che da 23 anni visita animali vi posso garantire, e lo metto per iscritto, che questi animali sono tenuti di gran lunga meglio che in qualsiasi allevamento “in regola” dove solitamente troviamo topi, escrementi e scrofe sacrificate in spazi ristrettissimi.”
Dovremmo ringraziare Emanuele Zacchini e Paola Samaritani della Sfattoria e tutti i volontari che vanno avanti grazie alle donazioni e che si prendono cura di questi animali solo per amore, senza lucro.
In totale sicurezza: con una doppia recinzione il posto è inviolabile, gli animali non possono uscire. E’ negli allevamenti che non si rispettano le regole, animali sporchi di letame fino al collo, a Novara animali morti di fame e nello sterco e la ASL non è intervenuta…
L’appello del veterinario Massimo Vacchetta
Massimo Vacchetta rivolge poi un accorato appello a tutti coloro che stanno seguendo questa vicenda: “Accorrete a Roma: le istituzioni devono sapere che ci siamo anche noi e che siamo tanti.
Devono anche capire che a seconda di come andranno avanti le cose, calpesteranno il popolo, e le istituzioni non possono essere così distanti dal popolo. Devono pensare di avere un esercito contro.”
Lui stesso partirà oggi alla volta della Sfattoria, in Via Arcore 92 a Nord di Roma.
“Dobbiamo resistere ad oltranza, non permetteremo a nessuno di toccare gli animali. Andrò anche io alla Sfattoria: tutti devono fare la loro parte. Le battaglie si vincono sulle barricate. E’ una questione di sensibilità e di rispetto.
E’ un problema che riguarda tutti. Bisogna smetterla con la violenza.
Cerchiamo di rendere questa società più vivibile. E ciascuno di noi faccia la propria parte.
Se c’è qualche artista o cantante o giocoliere o intellettuale che può portare nei pressi della Sfattoria qualcosa di bello, vada lì. Date poesia a quel posto che è un luogo di amore e di poesia. Portate la vostra arte e il vostro cuore.”
Per chi ancora non lo avesse fatto è possibile firmare la petizione.
Il link per firmare la petizione per dire NO all’uccisione dei 130 ospiti della Sfattoria
Qui il link: https://www.change.org/p/salviamo-gli-animali-de-la-sfattoria-dall-abbattimento-save-our-animals-from-slaughter?source_location=search_index&algorithm=promoted&original_footer_petition_id=&grid_position=2&pt=AVBldGl0aW9uAKK2BQIAAAAAYvYIb9ltPW1mOWQ3M2ExNg%3D%3D
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