Palazzo Chigi

Crisi di Governo: Draghi addio, si torna al voto. Ma….

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Tempo di lettura: 2 minuti

Alla fine è successo. Quello che molti auspicavano. Quello che tanti altri temevano.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi si è ufficialmente dimesso. La crisi di Governo dunque è divenuta ufficiale e ora non resta che tornare alle urne.

Mentre al Colle i presidenti di Camera e Senato si consultavano con il Presidente Mattarella, i partiti già affilavano le armi per il 25 di settembre, data delle prossime elezioni.

Fratelli d’Italia in primis, probabilmente. Visto che, dall’opposizione, hanno sempre chiesto un ritorno al voto, e visti i recenti sondaggi positivi che lo vedrebbero come primo partito del centro-destra.

Per non parlare di Conte e Salvini responsabili – chi più, chi meno-  della caduta del Governo Draghi.

E poi c’è il PD di Letta, che sventolando i vessilli del DDL Zan e della legalizzazione delle cannabis, aveva iniziato la campagna elettorale già prima della caduta del Governo.

Lo stesso Partito Democratico che intanto ha già preso le distanze – almeno apparentemente – dal M5S che puntava ad un’alleanza. E dichiarato che se vinceranno le elezioni riprenderanno subito i lavori secondo l’agenza Draghi.

Forza Italia invece lavora insieme a Meloni e Salvini a formare una coalizione forte e coesa, con Berlusconi che apre ad una sua candidatura come “capolista del Senato”.

E infine Italia Viva che continua a schierarsi dalla parte del Presidente uscente Draghi, ammettendo che in questo momento storico continua a esserci bisogno di lui. [n.d.autore: La stessa Italia Viva che con Calenda sembrerebbe essere la sola a salvarsi in tutto questo ginepraio. Peccato però che Renzi e Calenda non si possano vedere… Auguri…]

Matteo Renzi, per altro, recentemente si è  lasciato andare ad una serie di dichiarazioni interessanti, peraltro non ancora smentite dai diretti interessati, durante un’intervista a Bruno Vespa in Manduria.

Il leader di Italia Viva avrebbe “smascherato” pubblicamente le “subdole trame ordite dal PD” – e in particolar modo da Franceschini e Speranza – per far cadere il Governo Draghi. Trame che avrebbero coinvolto Conte spingendolo a non votare la fiducia a Draghi al fine di estromettere la Lega dal Governo con la promessa – sembrerebbe – di un “Conte-ter a sfondo giallo-rosso”.

“Franceschini e Speranza sono andati da Conte dopo le dimissioni di Draghi a dirgli ‘è il tuo momento. Fai una giravolta e di’ che voti Draghi, e poi facciamo il Conte Ter a guida Draghi’, tentando di buttar fuori la Lega. Il risultato è stato che né la Lega né Conte hanno votato la fiducia e siamo andati a casa. Non ha sbagliato soltanto qualcuno: la colpa politica è di Conte, ma ci sono stati una serie di passaggi poco intelligenti anche da Pd e altri”. – le parole di Matteo Renzi

Insomma, le squadre sono agguerrite e si stanno preparando, ciascuna a modo proprio, per questo mese di agosto che sarà davvero di turbo-fuoco (e non solamente per via del caldo meteorologico). 

Un mese di tempo per fare campagna elettorale. Il più breve arco di tempo mai visto in tutta la storia del nostro Paese.

Per la prima volta in Italia infatti si voterà in autunno (con conseguenti disagi che già stanno iniziando ad emergere). Per la prima volta i nostri signori politici saranno costretti (poverini) a rinunciare alle proprie meritate (?) ferie per fare propaganda.

E nel frattempo?

Nel frattempo il Paese subisce l’ennesimo STOP. L’ennesima battuta d’arresto in un momento che definire “delicato” è poco.

Con l’Europa che sta a guardare ogni nostra mossa per poterci erogare i fondi richiesti del PNRR (di cui il nostro paese ha un disperato bisogno).

La guerra in Ucraina, che oltre ad essere estremamente vicina, inficia sul prezzo di luce, gas e materie prime mettendo in grosse difficoltà non solo gli stili di vita degli italiani ma interi comparti economici (porti e agricoltura in primis) con conseguenti ripercussioni su tanti posti di lavoro.

Per non parlare poi della pandemia da Covid che ha ripreso a correre a causa dell’ennesima mutazione del virus. [n.d.a: Notizie di questi giorni sono gli aumenti dei contagi e dei ricoveri in ospedale. Il nosocomio San Martino, inoltre, da qualche giorno avrebbe re-imposto il divieto di visite ai pazienti]

Ma va bene così. Del resto sono tutte sciocchezzuole!

Non c’è il nostro futuro in gioco! O quello dei nostri giovani e del nostro pianeta! No no… bazzecole!

L’importante è rispettare la democrazia. La voce degli italiani!

Ma io mi domando: la voce di quali italiani?

Perché, sinceramente, in questo momento sfido chiunque a trovare un italiano che avesse voglia di tornare a votare mettendo il paese in fermo un’altra volta propria nel mezzo dei provvedimenti più importanti che si siano – forse – mai presi nella nostra storia recente.

Forse Draghi non sarà piaciuto a tutti. Anzi, forse molti non lo potevano vedere. Ma da lì al voler mettere l’Italia in stand-by per l’ennesima volta….Solo gli irresponsabili!

Queste persone, probabilmente, hanno dimenticato che Draghi aveva accettato l’appello disperato di Mattarella – ma, e qui mi sbilancio, oserei direi del paese intero – quando non si riusciva a trovare un accordo tra i vari partiti/coalizioni/etc… su chi mettere come Presidente del Consiglio. Le ricordate le 8 – dico 8!!! – consultazioni per decidere chi dovesse salvare l’Italia dall’impasse in cui era caduta grazie alla crisi del governo “giallo-verde”?

Draghi, se ne stava tranquillo in Europa. Non ci pensava nemmeno a fare il Premier. Tanto è vero che all’inizio non voleva nemmeno accettare l’incarico.

Poi però, supplicato e supplicato da Mattarella, e resosi conto della grave situazione in cui versava il paese, si è fatto coraggio e – per amor di patria – ha acconsentito a prendere in mano la situazione.

E ricordate cosa è successo dopo? Tutto il mondo ci ha puntato subito gli occhi addosso!

Tutto il mondo – che stima Mario Draghi sia come persona che come professionista – ha iniziato a guardare al nostro Paese come punto di riferimento.

Le borse sono subito salite. L’Europa – grande stimatrice dell’ex-Presidente della Banca Centrale Europea – ha iniziato a trattarci come dei “figli di seria A”. Ad appoggiarci e a lodarci per ogni progetto presentato e poi realizzato.

Ma niente….Proprio quando le cose sembravano aver finalmente ingranato una strada valida per poter uscire da questa nuova crisi economica-sociale, ecco che arriva – di nuovo – quella politica.

Va beh, a questo punto diciamocelo….Le crisi, non solo le subiamo, ma ce le andiamo anche a cercare!

E adesso?

Adesso saranno gli italiani a decidere.

Saremo noi a decidere nelle mani di chi mettere il futuro dell’intero Paese.

Del resto è vero: la democrazia è sacrosanta! Ed è anche vero che Draghi non era stato scelto dal popolo ma dal Palazzo. [Pur avendo lavorato Sempre e Solo per il bene del Paese. Ma va beh…sorvoliamo…. Com’è che si dice? l passato è passato, il presente è il presente.]

E allora concentriamoci sul presente!

Un presente in cui un Paese affamato di riforme, davanti a tutti i suoi problemi, ora deve sospendere tutto e tirare fuori altri soldi per organizzare le ennesime elezioni. (n. d. autore: a quante siamo arrivati ormai? Bho, aspetta che tiro fuori la tessera elettorale e guardo…Tanto a breve servirà!)

Soldi che potevano benissimo essere investiti in altri mille modi, certamente più utili visto il periodo di emergenza in cui ci troviamo!

Ma va beh…pace! E voto sia!

Intanto noi però chiediamo (se non si fosse già capito): era DAVVERO necessario??!!!!

 

 

Precisazione dell’autrice: Chi scrive non è nemmeno lontanamente un esperta di politica o di analisi politica. E’ semplicemente una cittadina come tanti che per quello che le è possibile si tiene informata leggendo giornali e seguendo notiziari e programmi tv.
Una cittadina che si costruisce le proprie idee in base a quello che vede e che sente. Una persona che non ha la pretesa di saper disquisire di politica e che non si muove all’interno di ambienti politici. Ma che si limita a formulare liberamente il proprio pensiero – probabilmente comune e banale, forse anche superficiale – basato sulle informazioni che le vengono trasmesse dai vari media-enti di informazioni e che, su queste, si pone delle domande.
Chi scrive chiede dunque venia se con il suo pensiero può aver irritato qualche animo sensibile ma…Siamo in Democrazia, no!?!
Viva la Democrazia!

 

Editoriale di Chiara Biffoni

 

Foto di copertina: Wikimedia Commons

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