Crisi di Governo e PNRR
Era nell’aria da settimane la possibile crisi di Governo. L’ufficialità è arrivata il 14 luglio con il decreto Aiuti e la mancanza di voto di fiducia del Movimento 5 Stelle. Per questo sono arrivate le dimissioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi che il Presidente della Repubblica Mattarella ha subito rifiutato. Senza l’appoggio dei 5 Stelle Draghi non ha intenzione di andare avanti e oggi ci sarà la decisione definitiva.
Con la possibile caduta del Governo, si genera preoccupazione per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che interessa anche Genova per quanto riguarda il progetto della nuova diga foranea.
Con il Governo attuale infatti sono stati raggiunti già molti obiettivi per ottenere i fondi dall’Unione Europea: 45 su 100. Con le probabili dimissioni potrebbero esserci degli intoppi.
Per il capoluogo ligure, nello specifico, si tratterebbe di un intoppo da circa 1,3 miliardi di fondi, che arriverebbero da Bruxelles e andrebbero investiti soprattutto nell’area portuale (692.5 milioni di euro).
Oggi è il giorno decisivo e si proverà a ricostituire il patto, le possibilità sono molteplici e le notizie che arrivano dal Senato della Repubblica cambiano di minuto in minuto.
Per la Liguria e soprattutto per Genova sarebbe fondamentale ottenere i fondi e mandare avanti i progetti già stabiliti.
La priorità di questi fondi è destinata agli interventi portuali, al rinnovo del parco autobus e treni regionali, e allo sviluppo del trasporto urbano ecologico e digitale. Inoltre è prevista la tutela e valorizzazione delle risorse idriche, e sette progetti di rigenerazione urbana per aumentare la coesione sociale e la qualità abitativa. Non rimane esclusa da questi fondi la medicina territoriale e l’aumento dell’offerta educativa per la prima infanzia.
Nei 1,3 miliardi di euro per la Liguria ci sono:
- 692,5 milioni per interventi portuali
- 176,8 milioni per il Programma innovativo per la qualità dell’abitare
- 68,8 milioni per il rinnovo degli autobus
- 227,6 milioni per il trasporto rapido di massa
- 16,8 milioni per il rinnovo dei treni
- 22,7 milioni per la mobilità ciclistica
- 5,9 milioni per le ferrovie
- 27,5 milioni per la gestione delle risorse idriche
Dichiarazioni del Presidente Draghi
Nelle ultime ore il Presidente del Consiglio si è dichiarato contrario al nuovo deficit, cioè nuovi debiti chiedendo in prestito nuovi soldi ai mercati.
Ma ha sottolineato che per proseguire il suo lavoro andranno raggiunti gli ultimi 55 obiettivi entro dicembre per completare il PNRR e mantenere gli accordi con Bruxelles; gli impegni saranno numerosi: riforme, leggi e nuovi decreti da approvare entro la scadenza e che porterebbero altri 19 miliardi all’Italia e alla Liguria le cifre citate in precedenza.
Vittorio Dufour