Il successo del Festival Poesia
Claudio Pozzani Direttore Festival Internazionale di Poesia

Il successo del Festival Internazionale di Poesia 2022: bilanci e progetti del direttore Claudio Pozzani

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Bilanci e progetti di Claudio Pozzani reduce dal successo del Festival Internazionale di Poesia 2022

 

Ho incontrato Claudio Pozzani pochi giorni dopo l’inizio del Festival e durante la giornata conclusiva il 19 giugno.

E’ lui l’ideatore ed il direttore artistico del Festival di poesia più longevo.

Infatti dal 1995 Claudio Pozzani organizza ogni anno la kermesse dove la poesia viene presentata in tutte le sue forme e in rapporto alle altre arti, in particolare musica, teatro, cinema e arti visive.

Soprattutto l’edizione 2022 – la numero 28 – arriva dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia e ha riportato nel capoluogo ligure un gran numero di artisti da tutto il mondo. Con poeti e performers provenienti da più di 10 Paesi.

 

Claudio, qual è il tuo bilancio dopo i primi giorni del Festival Parole Spalancate?

“A dire la verità sono state giornate ricche di appuntamenti importanti. Un duo tra i più conosciuti: Rosa Torres- Pardo e Lucia Alvarez. Il grande Carlo Valli, doppiatore e artista a 360 gradi.

Oltre a questo abbiamo poi avuto la partecipazione straordinaria di Brunello Cucinelli, il noto imprenditore.

Inoltre la Sezione scrittori realtà parallela che esplora il rapporto tra scrittura e disabilità. Importante per il tema dell’inclusione.

A seguire il Salone dei resilienti dedicato alle case editrici di poesia con presentazioni editoriali.”

 

Claudio Pozzani racconta l’edizione numero 28 del Festival Internazionale di Poesia

 

Impossibile ripercorrere tutti gli appuntamenti di queste dieci intense giornate di Festival.

Senza dubbio gli appuntamenti sono stati davvero tanti. Grande protagonista, ovviamente, la poesia. E poi varie sezioni dedicate a specifici argomenti.

Per esempio in Scrittori da una realtà parallela esploriamo il rapporto tra scrittura e disabilità.

Tiziana Cecchinelli, nata da due genitori sordi, ha indagato il mondo della sordità.

Poi il laboratorio di Lingua dei Segni a cura di Carlo di Biase.

Con i due libri La piuma d’oro di Michele Cargiolli e Codice parallelo di Paola Mazzuchi siamo entrati nei mondi dei pirati e della Genova del Medioevo, in collaborazione con LND Famiglie Italiane – L’Associazione delle famiglie italiane impegnate nella lotta contro la sindrome di Lesch-Nyhan.

L’Utopia è stato il tema di quest’anno

Il tema di quest’anno è stato l’Utopia. Ospite Paolo Albani, poeta visivo, scrittore e performer. Curatore del mitico Aga magéra difúra: dizionario delle lingue immaginarie” edito da Zanichelli.

In particolare Albani ha accompagnato il pubblico del Festival in un universo fatto di libri introvabili, scienze anomale, idiomi inventati e individui strani.

 

L’omaggio a tutte le madri con Sinfonia poetica per una madre

Un evento particolarmente toccante è stato Sinfonia poetica per una madre.

Trattasi di un recital poetico-musicale dedicato alla figura-chiave dell’umanità, la madre, attraverso poesie di tutti i tempi e culture.

Le canzoni spaziano da Tenco ai Pink Floyd, da Zucchero a ballate rock, da Barbarossa al Blues, con Claudio Pozzani alla voce recitante, Helga Corda al canto, Luca Borriello e Davide Faccioli alle chitarre e cori.

“Ho pensato a questo spettacolo per ricordare mia madre recentemente scomparsa, spiega Pozzani.

Mia madre è stata una donna che mi ha sempre sostenuto nella mia passione per la poesia.

Il Festival è nato grazie a lei e alla forza che mi ha dato.

Sono partito da questo dolore personale, ho voluto estendere lo sguardo e dedicare una serata alla figura della madre, in un periodo che anche per causa della pandemia ha costretto molte persone a lutti dolorosi. 

Un omaggio attraverso parole e note di grandi autori, senza barriere di stili, lingue o culture.”

 

Sinfonia Poetica per una madre

 

Anna-Maria Hefele: la donna dalle mille voci

Nell’ambito della giornata dedicata alla Poesia della voce è stata la volta dell’austriaca Anna-Maria Hefele, una straordinaria cantante in grado di sdoppiare la voce e di eseguire incredibili virtuosismi vocali.

Grazie a queste sue doti è stata definita la donna dalle mille voci“, la vocalista che canta l’impossibile.

Il suo video di presentazione ha superato i 19 milioni di visualizzazioni (www.youtube.com/watch?v=vC9Qh709gas)

Anna-Maria Hefele, che ha partecipato al Festival grazie anche alla collaborazione del Goethe Institut di Genova e della SIC – Scuola Italiana di Cantoterapia, ha presentato i segreti del Canto Armonico (Overtone Singing) con dimostrazioni dal vivo delle tecniche vocali.

Performer eccezionale, fenomeno web, polistrumentista e costruttrice di strumenti, cantante e didatta.

L’austriaca Anna-Maria Hefele ha ottenuto in poco più di un anno più di 8 milioni di visualizzazioni sul suo canale youtube dedicato alla didattica del canto armonico e polifonico.

“Non so come sia successo, ma non me l’aspettavo! Ho autoprodotto la mia video-lezione sul canto armonico ed è diventata virale, trasmessa da tutti, facebook, radio e tv” dichiara la Hefele.

Stupita da un successo che le ha fatto conquistare l’attenzione dei principali media tedeschi, tra cui De Spiegel, che l’ha ribattezzata “la star di Youtube”. 

A seguire è arrivata Claudia Pastorino, scrittrice, musicista e presidente della SIC che ha tenuto una conferenza sulla Cura della Voce e su come la Cantoterapia aiuti a vivere meglio.

Per quanto concerne la poesia, Parole spalancate ha accolto una delle più grandi autrici viventi, la rumena Ana Blandiana, sostenitrice dei diritti civili nel suo Paese, per decenni impegnata contro il regime di Ceausescu.

Durante il Festival ha presentato il suo recente romanzo Applausi nel cassetto (Elliot edizioni) intervistata da Laura Capra, a seguire lettura poesie tratte dai suoi libri tradotti in italiano, tra i quali L’orologio senza ore (Elliot). 

Nella lettura serale insieme alla Blandiana la saggista, giornalista e poeta Arianna Dagnino, nata a Genova ma naturalizzata canadese e austrialiana, esperta di transcultura e neonomadismo.

 

Sahar Ajdamsani, Angelo Branduardi, Brunello Cucinelli e Carlo Valli

Grande protagonista Sahar Ajdamsani che nel suo paese non può cantare, perché lei è una donna e il suo paese è l’Iran.

Per questi motivi Sahar Ajdamsani è costretta ad esibirsi all’estero.

Cantautrice, poetessa, fotografa, scrittrice e – come lei stessa ama definirsi – “guerriera” per i diritti della donna e per la pace nel mondo. Sahar ha partecipato al Festival di Poesia.

Nata nel 1996 scrive poesie dall’età di otto anni. Al suo attivo ha due raccolte di inediti ed ha anche vinto il Black&White International Photography Festival in Grecia con la foto Emancipation.

 

Sahar Ajdamsani

 

Angelo Branduardi a Parole spalancate ha presentato la sua autobiografia Confessioni di un malandrino. Autobiografia di un cantore del mondo edita da Baldini&Castoldi e scritta con Fabio Zuffanti che lo ha intervistato sul palco.

Nato a Cuggiono, vicino a Milano, quando aveva pochi mesi la sua famiglia si trasferì a Genova e lì, presso il Conservatorio Niccolò Paganini, Angelo conseguì il diploma di violino e debuttò come solista con l’orchestra del Conservatorio.

Il noto cantautore, che torna nella “sua” Genova dove ha vissuto fino a 15 anni, è un musicista che nella sua carriera ha esplorato in lungo e in largo i vasti territori del suono.

Oltre a questo ha navigato tra le culture, tra il sacro e il profano e, prediligendo per sé la definizione di trovatore, ha fatto sì che ogni suo brano fosse un piccolo giro del mondo grazie alla quantità di spunti e strumenti messi in campo.

 

La visione di Brunello Cucinelli e il Premio Alberto Lupo a Carlo Valli

Luca Ubaldeschi, Direttore de Il Secolo XIX, ha dialogato con il noto imprenditore Brunello Cucinelli che ha presentato il suo libro Il sogno di Solomeo edito da Feltrinelli. 

 

Brunello Cucinelli, Luca Ubaldeschi, Claudio Pozzani

 

La visione di Cucinelli è una forma di capitalismo umanistico contemporaneo che affonda le sue radici nel passato.

Certamente migliorare la qualità della vita delle persone è l’obiettivo ultimo.

“Nella vita e’ importante andare a sentimento. E’ infatti impossibile una vita senza sogni. I Greci dicevano che il sogno è il compagno dell’anima.

Per questo dico spesso ai giovani: “Andate, sognate, siate persone perbene, umili, coraggiosi, leali. E fatevi affascinare dal cielo e dalle stelle.

Nei momenti di difficoltà uscite ed alzate gli occhi al cielo. Vedrete come tutto si riequilibra.”

Ad esempio la bellezza è un altro punto fondamentale e dobbiamo proteggerla.

“E’ importante, però, che diventiamo noi i custodi. I Greci ci hanno insegnato che se il portone di casa nostra è pulito, anche la nostra città sarà pulita.”

Allo stesso modo e’ quindi compito di ciascuno di noi investire nella famiglia, in noi stessi, nella dignità, nel rispetto.

Sicuramente la vita ci ripagherà per quello che abbiamo seminato.

 

Intervista con Brunello Cucinelli

La serata con Brunello Cucinelli è proseguita con il grande Carlo Valli, doppiatore e artista a 360 gradi. Carlo Valli ha ricevuto il Premio Alberto Lupo, indimenticato attore genovese.

Proprio quest’anno, in collaborazione con il Festival di Doppiaggio “Voci nell’ombra”, è stato istituito il premio a lui dedicato.

 

Carlo Valli riceve il Premio Alberto Lupo 2022

 

I progetti di Claudio Pozzani per il Festival 2023

In realtà il Festival Internazionale di Poesia sono cinque festival in uno. “Dall’anno prossimo mi piacerebbe scomporlo e dilatarlo spiega Claudio Pozzani.

La mia idea è quella di realizzare cinque festival spalmati nell’arco di sei mesi.

Partiamo da Genova e magari riprendiamo ad andare all’estero.

Per il momento ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questa edizione e vi do appuntamento all’anno prossimo.

Un bacio poetico a tutti. 

 

Claudio Pozzani e i progetti per il Festival 2023

 

Le foto sono di Vanessa Monchieri

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Claudio Pozzani ritorna con l’edizione numero 28 del Festival Internazionale di Poesia

 

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Info Rosella Schiesaro

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Nata a Savona, di origini toscane, Rosella Schiesaro ha svolto per più di vent'anni attività di ufficio stampa e relazioni esterne per televisioni, aziende e privati. Cura per LiguriaDay la rubrica Il diario di Tourette dove affronta argomenti di attualità e realizza interviste sotto un personalissimo punto di vista e con uno stile molto diretto e libero. Da sempre appassionata studiosa di Giorgio Caproni, si è laureata con il massimo dei voti con la tesi “Giorgio Caproni: dalla percezione sensoriale del mondo all’estrema solitudine interiore”. In occasione dei centodieci anni dalla nascita del poeta, ci accompagna In viaggio con Giorgio Caproni alla scoperta delle sue poesie più significative attraverso un percorso di lettura assolutamente inedito e coinvolgente.

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