Nella nostra splendida terra, basta una notte di vento ed ecco che al mattino, anche in pieno inverno, può accedere di risvegliarsi nel blu di un cielo primaverile che ha già fatto pace con il suo mare, offrendoci giornate indimenticabili.
È quel che è accaduto in questi ultimi giorni immediatamente a ridosso dell’Epifania, che ci hanno regalato anche il tepore della bella stagione. Un’anticipazione davvero imprevedibile, che ha messo fine rapidamente al clima natalizio, invitandoci anche a gustare cibi dal sapore completamente diverso.
E non c’è niente di meglio vi assicuro, per evitare di strascinare i menù con avanzi o richiami a quel che si cucina nei giorni delle Feste, che interrompere la sequenza di piatti elaborati e sofisticati, lasciandosi tentare da cibi di semplice esecuzione ma non per questo meno “golosi”.
L’idea della ricetta che vi propongo questa settimana, mi è stata suggerita proprio nel corso di una gita in una delle colline più belle a ponente della nostra città, in località Crevari, famosa oltre che per un panorama mozzafiato sul golfo e per la presenza di un antico ed interessantissimo presepe meccanico, anche e soprattutto per le sue Focaccette – Fugassette in genovese – di Crevari.
Strette parenti della assai più famosa focaccia al formaggio – per la cui preparazione necessita però disporre di un forno a legna – sono di più rapida e facile preparazione, richiedendo soltanto l’uso di una buona padella e del profumato olio di oliva delle nostre Riviere.
Colgo l’occasione per una digressione a proposito della particolarità dell’olio ligure, che al palato è morbido, leggero e delicato, soprattutto se realizzato con olive taggiasche.
Per questo motivo è il più indicato proprio per la preparazione della caratteristica focaccia genovese e in modo particolare per la frittura dei frisceu e delle focaccette di Crevari.
La cucina moderna preferisce l’olio di semi al comune olio di oliva, per ottenere una maggior leggerezza dei fritti, ma l’olio di oliva ligure, per le sue caratteristiche organolettiche, consente proprio di mantenere la frittura fragrante e leggera, pur conferendo quel particolare sapore fruttato intenso, con retrogusto di carciofo ed erbe aromatiche, che fa la differenza!
Veniamo dunque alla ricetta che mi sono fatta insegnare in loco e che merita di essere provata!

Ecco cosa dovrete procurarvi per preparare le tradizionali
Fugassette frïte de Crevari
• g 400 di farina Manitoba
• g 200 di acqua tiepida
• 2 cucchiai di olio evo
• un bel pizzico di sale fino
• olio di oliva della riviera ligure, per friggere
Mischiate in una ciotola, con una semplice forchetta, la farina con l’acqua, l’olio ed il sale. Trasferitela sulla spianatoia ed impastate sino ad ottenere una pasta consistente, a cui darete la forma di una palla; copritela con la pellicola e lasciatela riposare mezz’ora, sotto un panno caldo.
Trascorso questo tempo, tirate una sfoglia sottile (circa 1-2 mm) e ricavatene dei tondi, con la rotella dei ravioli, sovrapponendo all’impasto un piattino per tazza da thè.

A questo punto potrete farcirla a vostro piacimento ma tradizionalmente si usava la crescenza.
Per questa dose di pasta occorrerebbero circa g 300 di crescenza da distribuire nel centro di ciascun tondo, che dovrete ripiegare su se stesso, sigillandone i bordi con i rebbi di una forchetta.
Nella stagione adatta, ovvero in autunno, si usava farcire le focaccette di Crevari con salame di Sant’Olcese e fichi freschi.
Ma potrete usare anche solo salumi a vostro piacimento come salami piccanti, prosciutto cotto o crudo e formaggi saporiti e cremosi come il gorgonzola.
Seguite questi miei suggerimenti e sarà un gran successo!
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Foto di copertina: InfoGenova