La differenza tra fare numero e partecipare.
La differenza tra fare vetrina e confrontarsi con i cittadini.
La differenza tra slogan elettorali ad effetto ed il Patto per Savona con la promessa di portarlo avanti insieme.
Dal ministro Orlando al sindaco di Milano Beppe Sala, da Ferruccio Sansa a Carlo Calenda ed Elly Schlein, tanti sono stati i sostenitori eccellenti di Marco Russo.
Ma i sostenitori più tenaci, convinti ed appassionati sono stati i cittadini savonesi che hanno decretato la sua vittoria con quasi il 63% di voti.
Il Patto per Savona nasce più di un anno fa: 32 persone di differenti età, in grado di apportare il loro contributo in termini di esperienza e partecipazione.
Il primo post su Facebook a novembre 2020, a scuole nuovamente chiuse ed ospedali pieni di malati Covid.
Un momento storico pesantissimo, le istituzioni che comunicano poco con la città ed i suoi abitanti stanchi, preoccupati, economicamente provati da una pandemia inimmaginabile.
La proposta che arriva è quella di una Savona giusta, dinamica, attrattiva: un risultato da ottenere insieme.
“Il mio obiettivo è quello di aggregare più voci intorno ad una proposta. Ci sono persone pronte a spendersi indipendentemente dalle appartenenze politiche. I temi sono moltissimi, ma fortunatamente possiamo contare sull’aiuto di un numero sempre maggiore di cittadini, per elaborare progettualità davvero nuove e coraggiose per Savona.”
Così scriveva Marco Russo lo scorso anno. Da qui è partito per coinvolgere ogni giorno di campagna elettorale sempre più cittadini disposti ad ascoltare le sue idee e pronti a mettersi in gioco, a vari livelli, per Savona.
In undici mesi di campagna elettorale tantissimi sono stati i suoi incontri con i cittadini, le associazioni, le istituzioni.
E’ stato un movimento lento, ragionato, studiato con cura e serietà per avanzare proposte concrete e, soprattutto, per coinvolgere i cittadini, tutti i cittadini.
Se è indubbio che il leader, com’è giusto che sia, è Marco Russo, è altrettanto indubbio ed evidente come tutti i componenti della sua squadra abbiano lavorato con lui per un obiettivo condiviso.
Il Noi ha prevalso sull’Io da subito.
E una volta eletto, Russo l’ha ricordato immediatamente: “E’ la vittoria del Noi. C’è un grande lavoro da fare, adesso, ma lo faremo tutti insieme.”
La vittoria di Marco Russo e della sua squadra è stata la vittoria dell’anima.
Tutti hanno messo un po’ o tutta la loro anima per la realizzazione di questo Patto per Savona. Chi in prima linea, chi partecipando come raramente ho visto fare.
Si è venuta a creare un’atmosfera particolare in questi mesi, un sentimento di appartenenza che ha regalato un’energia formidabile a tutti i candidati.
Se si scorrono le foto di Marcello Campora, il fotografo che ha immortalato tutto e tutti della campagna elettorale di Russo, sulla pagina de Il Patto per Savona, oltre a riconoscere a Marcello una bravura eccezionale nell’eseguire ritratti, si può notare che gli sguardi ed i sorrisi delle persone fotografate sono vivi, gioiosi, aperti e gli abbracci tremendamente sinceri.
Un’alchimia rara che nasce da una reale condivisione di intenti e dalla certezza di poter lavorare e partecipare tutti insieme ad un progetto credibile ed importante.
Persino Angelo Schirru, sfidante di Marco Russo, appare sorridente mentre si congratula con il vincitore.
Una stretta di mano affatto scontata e da vero signore.
I prossimi giorni vedranno delinearsi la nuova Giunta.
Pare al momento certa Elisa di Padova, con 575 preferenze, come vicesindaco. Per il resto tutte indiscrezioni, compresa la vice sindaco di Albissola Marina Nicoletta Negro alla Cultura.
Russo ha più volte confermato l’intenzione di una lista con pari uomini e donne e sicuramente si procederà in tal senso con Ilaria Becco, Alessandra Gemelli, Barbara Pasquali, tutte professioniste note ed apprezzate in città.
“Questa fascia significa responsabilità, ma anche l’opportunità di dare il via al rilancio della città. Un grazie di cuore a tutti – cittadini, candidati, volontari – per l’impegno di questi mesi: il vostro lavoro, però, è tutt’altro che finito. Da domani ancora più energia al servizio della nostra città”.
Questo il primo saluto da sindaco di Savona di Marco Russo. E ha ragione, il lavoro da fare è molto, però stavolta si respira una maggiore fiducia tra i cittadini.
Una nota dolente è stata la scarsa partecipazione al voto, ma sono certa che Marco Russo e la sua squadra riusciranno a lavorare anche per coinvolgere maggiormente chi ha deciso di non esprimere la propria preferenza.
Sono convinta che sarebbe di fondamentale importanza sensibilizzare gli elettori più giovani che, salvo qualche rara eccezione, non sono consapevoli dell’importanza della politica nelle loro vite.
Sarebbe interessante se il nuovo sindaco, assessori e consiglieri mettessero in programma incontri nelle scuole superiori per presentarsi, per creare un’occasione di confronto e di conoscenza reciproci.
Un’opportunità di crescita e di scambio per entrambi e la possibilità di spiegare agli allievi il ruolo della politica e le ricadute sulla vita di tutti i cittadini.
Di fatto la vera scommessa inizia adesso. Occorre ricordarsi, sempre, che siamo noi cittadini a scegliere chi ricopre un incarico politico e che è nostro diritto e dovere manifestare idee, sottolineare eventuali criticità e proporre soluzioni.
Troppo comodo lamentarsi al bar, o meglio sui social, di questo o quel politico, di questo o quel fatto.
Marco Russo e il Noi hanno vinto.
Adesso tocca a tutti i savonesi far vincere Savona nei prossimi cinque anni!
N.B. Grazie a Marcello Campora per le foto dell’articolo.