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Fondali Oceanici, mostra di Vanni Cuoghi
Vanni Cuoghi

Quando la geologia è Musa alla pittura: i Fondali Oceanici di Vanni Cuoghi

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Vanni Cuoghi, classe 1966, genovese; è stato boy scout in un gruppo Agesci del quartiere di San Fruttuoso.

Diplomato in Decorazione Pittorica a Chiavari e in Scenografia a Brera, ha in curriculum mostre personali e collettive un po’ ovunque in Italia e qua e là nel mondo, da Praga a San Pietroburgo, da Shangai a Londra a New York a Hong Kong, ha lavorato per Costa Crociere e con Vittorio Sgarbi. Eccetera…

Fondali Oceanici, mostra di Vanni Cuoghi

In questa estate 2021 una mostra di suoi acquerelli, “Fondali Oceanici”, è visitabile a Ollomont, borgo della Valpelline nel cuore della Valle d’Aosta, pochi chilometri a nord di Aosta.

E’ una manifestazione artistica “off” nell’ambito del Festival musicale “Combin en Musique“, che porta musica di alta qualità nelle valli a piedi del Grand Combin, in luoghi ricchi di valore naturalistico, paesaggistico, storico e culturale. Una “combinazione” tra musica e ambiente organizzata e gestita da artisti genovesi nel centro delle Alpi Pennine.

Alpi che oggi raggiungono e superano i 3000-4000 metri ma che, come tutte le montagne del mondo, sono nate in fondo al mare. E’ la geologia a raccontarcelo, a dimostrarcelo. E questa affascinante storia geologica, l’antico passato del territorio su cui viviamo, può essere messo a confronto con l’attuale presente per diventare spunto, stimolo per un’opera d’arte.

Questo ha fatto Vanni Cuoghi.

Ispirandosi al lontano passato, ai tempi in cui le rocce che oggi formano le montagne erano “in fieri” in fondo ad oceani ormai scomparsi, ha realizzato una serie di acquerelli “in rilievo” dove sopra al profilo – preciso, quasi fotografico, con scrupolo quasi di geologo – dei monti che chiudono la Valpelline (Grand Combin, Grande Tete de By, Mont Gelè…) “volano” animali marini (balene, seppie, polpi, nautilus, rane pescatrici….).

Come se i signori degli oceani volessero riprendersi ciò che un tempo, alcune decine di milioni di anni fa, era stato loro.

Dice Cuoghi: “Questa mostra è nata dall’incontro con il paese di Ollomont, con Simona Oliveti – già vicesindaco e ora operatrice culturale, valdostana di vita ma genovesissima di origine – e con la geologa Elisabetta Drigo.

Da ciò che ho appreso, cioè che sulle vette qui intorno ci sono le rocce che furono fondali oceanici, fondali che sono stati “strizzati” in alto dall’incontro-scontro delle due zolle tettoniche, quella eurasiatica e quella africana.

E questa idea della coesistenza di due oppostimontagne-oceanimi ha fatto pensare che valesse la pena immaginare una mostra qui.

In cui coesistessero due aspetti in apparenza assolutamente fantastici, favolistici, come questi pesci che sorvolano le vette, ma che hanno un fondamento di verità perché queste vette, o meglio le rocce che le compongono, hanno veramente visto, milioni di anni fa, “volare” nuotando le creature marine sopra di loro.

Magari non erano squali e balenottere identiche a quelle che vivono negli oceani attuali ma erano comunque loro antenati. Pensare che l’arte contemporanea possa far dialogare tra loro delle contraddizioni e far sì che le contraddizioni diventino poi sostanzialmente un luogo linguistico è stata la cosa che mi ha interessato di più.

Volevo che la contraddizione facesse scaturire una scintilla, un corto circuito narrativo, in cui due cose che teoricamente non dialogano tra loro possano invece generare delle storie da raccontare.

Questa mostra è fortemente legata al territorio della Valpelline perché le vette sorvolate dalle creature marine sono proprio quelle che circondano la valle di Ollomont.

Le opere esposte sono state realizzate durante il secondo lockdown e dipingere queste montagne mi ha dato la possibilità di uscire emotivamente dai limiti spaziali imposti dalla chiusura forzata e immaginare di poter percorrere in punta di pennino questi sentieri.

Da qui il mio lavoro si è evoluto fino a sfociare in una mostra “cugina” di questa e che si sta svolgendo contemporaneamente al Civico Acquario di Milano”, in cui il termine “fondali” viene ad assumere un significato psicologico, giacché con esso si può indicare tanto il fondo dell’abisso marino quanto un fondale teatrale o un fondale dell’abisso dell’anima, della psiche.”

Il giorno sabato 7 agosto, in occasione dell’inaugurazione della mostra, il Maestro Matteo Ramon Arevalos ha eseguito la performance musicale “Raga Acqua” con brani originali composti per l’occasione.

“Fondali Oceanici” è visitabile gratuitamente alla Casa Alpina di Ollomont (AO) fino al 5 settembre.

https://vannicuoghi.com

Immagine di Copertina: sito ufficiale di Vanni Cuoghi
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Info Gianni Dall'Aglio

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Genovese, per ragioni familiari divido (anzi, raddoppio) la mia vita tra Genova e Sanremo. Dopo la laurea in Geologia ho lavorato all’Università di Genova ma da più di vent'anni collaboro con case editrici locali e nazionali come autore di libri, guide, articoli su turismo, storia, arte e scienze; sono Direttore Responsabile del Gazzettino Sampierdarenese, socio del Club per l'UNESCO di Sanremo e delegato regionale del FAI, Fondo Ambiente Italiano. La mia famiglia comprende anche cinque gatti e un numero quasi incommensurabile di alberi di bosco e piante da giardino.

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