stagione balneare in Liguria
Stabilimento balneare - Image by Oleg Mityukhin from Pixabay

Estate 2021: gli stabilimenti balneari e la gestione anti-Covid

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A circa due mesi dall’inizio della stagione balneare in Liguria, abbiamo chiesto ai gestori degli stabilimenti di fare un primo bilancio e di ipotizzare previsioni per il futuro delle loro attività che, mai come in questo momento, risulta essere davvero incerto.

Nelle ultime settimane l’aumento dei contagi è salito vertiginosamente, complici la diffusione repentina della variante Delta e gli assembramenti causati dai festeggiamenti per la vittoria degli Europei. Per questa ragione, la situazione attuale non si presenta di facile gestione, ma gli operatori del settore si sono dimostrati fiduciosi per l’avvenire.

La nostra stagione balneare in Liguria inizia dal Ponente Genovese.

Il nostro “viaggio” inizia nel ponente genovese, sul lungomare di Pegli, dove incontriamo Anna Accornero, una dei cinque gestori dei bagni Mediteranee.

La responsabile ci ha raccontato come sono cambiate le normative per la direzione degli stabilimenti da ormai due stagioni a questa a parte precisando che: “gli stabilimenti vivono grazie al contributo di circa duecento soci, ma molti di loro la stagione scorsa hanno preferito rinunciare a un’estate al mare per il timore della diffusione del virus, ancora poco conosciuto. Altri, invece, hanno deciso di trascorrere l’estate qui approcciando, non senza difficoltà, alle nuove disposizioni”.

Ha poi continuato dicendo “anche noi gestori abbiamo dovuto imparare le nuove normative: per questo, durante l’estate passata per dare maggiore spazio ai nostri soci, abbiamo stabilito di non erogare gli ingressi giornalieri e gli abbonamenti mensili. Ciò ha comportato un calo ingente, soprattutto a giugno e a luglio: sono i mesi più frequentati dalle persone che, dopo una giornata di lavoro, vengono al mare da noi senza andare in vacanza. Per questa stagione, è stato deciso di dare la possibilità al cliente giornaliero, settimanale o mensile, di passare qualche ora a bordo della nostra piscina o in riva al mare.”

Accornero, inoltre, ha lanciato un appello alle istituzioni affinché la qualità del mare pegliese possa essere maggiormente tutelata:

L’estate 2021 a Genova

Spostandoci nel Mediolevante, arriviamo in corso Italia, dove incontriamo Laura Castello, titolare dei bagni Roma. Castello, ci ha spiegato come l’attenzione e l’osservanza circa le disposizioni per la sanificazione e per l’igienizzazione dello stabilimento si siano intensificate grazie alla collaborazione con un’ importante azienda di prodotti per l’igiene.

Questa iniziativa, nominata “Safety Beach”, identifica gli stabilimenti balneari che vi aderiscono come sicuri grazie a un importante investimento nella sicurezza. Ma, in periodo di pandemia, le norme relative alla disinfezione non sono le uniche a dover essere applicate. Anche l’accesso allo stabilimento per un non abbonato deve avvenire secondo un iter regolamentato. L’ospite può trascorrere una giornata al mare previa prenotazione, comunicando il proprio nominativo e recapito telefonico accompagnati da un documento di identità; dopodiché si effettua la registrazione per il contact tracing.

Inoltre Laura Castello ci illustra un progetto del quale fa parte da diversi anni: la Base Balneare con Donnedamare.

L’associazione – precisa Castello – in poco tempo si è tramutata in un Sindacato grazie alla richiesta di adesione da parte di molte colleghe in tutta Italia. Noi siamo quelle che abbiamo portato Frits Bolkestein a Roma nell’aprile 2018. In quell’occasione, l’economista olandese ha affermato che “le concessioni balneari non sono servizi, ma beni e che spetta al governo italiano fare una riforma del settore da sottoporre all’Europa.

Fin dalla sua nascita, l’associazione si è occupata di iniziative a scopo benefico, come l’ “Ombrellone Sociale” che offre la possibilità alle famiglie (soprattutto mamme e bambini) con difficoltà economiche e non solo, di passare una giornata o più giornate al mare come se fossero a tutti gli effetti clienti paganti.”

“In seguito – prosegue la titolare – è stata creata l’iniziativa “Onde di Speranza” che prevede una giornata gratuita per chi dona il sangue. Oltre a ciò “Donnedamare” si occupa di problematiche legate alle autorizzazioni demaniali, per tutelare i diritti di tanti concessionari balneari italiani, che è poi lo scopo principale per il quale è stata creata l’associazione”.

In ultimo, affrontiamo il tema relativo alla qualità del mare, che quest’anno come da alcuni anni è “eccellente”, quindi al livello più alto della scala di classificazione delle acque.

 

A conclusione del nostro iter per gli stabilimenti genovesi, arriviamo nel levante genovese presso il Blunt Beach Club di Sturla.

Di giorno stabilimento balneare, alla sera si trasforma in locale notturno.

Come noto, le discoteche rimangono gli unici luoghi aperti al pubblico che non possono ancora aprire. O meglio non si può ancora ballare, ma solo effettuare la consumazione seduti al tavolo.

Per questa ragione, Riccardo Antonielli, titolare dello stabilimento, ci spiega come si sono adattati e reinventati a seguito della pandemia. “Quella della serata è stata una grossa perdita perché la fascia serale è quella che ci permetteva di fare i grandi numeri: potendo funzionare solo come ristorante e non più come disco bar, abbiamo molto meno margine di guadagno”.  “Purtroppo – prosegue – ci hanno fatto passare come gli untori, ma non ci siamo arresi e ci siamo reinventati”.

L’alternativa al ballo ideata da Antonielli è la “cena cantata”: durante la serata i commensali sono allietati dalla musica. In realtà era già proposta in periodo preCovid. La differenza è che ora durante la cena non si balla, è necessario rimanere seduti al proprio tavolo. “Nonostante tutto, però, non possiamo lamentarci: conosco alcuni miei colleghi che sono messi peggio di me perché le strutture che gestiscono non permettono loro di creare alternative da offrire alla clientela che siano in linea con le nuove disposizioni governative”.

Infine Antonielli, nel prossimo e ultimo video, spiega come secondo lui, è stata gestita la situazione per la sua categoria, quella del mondo della notte:

Testo: Elisabetta Majocchi

Video: Igor Fossa e Elisabetta Majocchi

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Info Elisabetta Majocchi

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Sono laureata in Informazione ed Editoria e da sempre ho una passione per la lettura. I miei altri grandi interessi sono la politica interna ed estera. Inarrestabile curiosa, cerco di raccontare la realtà senza filtri, ascoltando la pluralità delle opinioni. Il mio obiettivo è conoscere, osservare e domandare per essere una buona comunicatrice.

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