Innovazione musicale nella tradizione ligure

Innovazione musicale nella tradizione ligure

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La musica connette le persone attraverso un linguaggio diverso, non verbale, quello delle emozioni. È il dialogo tra culture diverse che va incoraggiato. “L’armonia è equilibrio di contrasti” recita Benigni nel raccontare l’Inferno di Dante. Si pensi ad un coro polifonico che canta a più voci che seguono linee musicali diverse.
A tal proposito esistono tre chicche nel sottobosco musicale ligure che vale la pena scoprire, Soundcheck esplora per voi realtà nascoste perché la musica in Liguria ha mille sfaccettature.
CABIT. Questo nome rappresenta un duo che ha sempre seguito la tradizione ligure, pur contaminando il proprio sound come nel loro ultimo lavoro “Serenin” in cui tracciano un ponte verso la Turchia. Musicisti liguri e turchi hanno abilmente mescolato i loro linguaggi in un ensemble misto e stuzzicante.
LIGURIANI. Tra canzoni in dialetto rivierasco e antichi balli, il gruppo chiamato Liguriani dipinge nel disco “Stundai” un affresco affascinante e originale che invito ad ascoltare.

Tradizione ligure: l’innovazione musicale

ORCHESTRA BAILAM E I CANTERINI GENOVESI. Nel 2019 ha festeggiato 30 anni di attività e con l’album “Trallalero Levantìn” crea un dialogo affascinante e potente tra musica mediorientale e mediterranea ligure. Un’invenzione artistica che è uno scambio interculturale, un punto di partenza per nuove aperture di convivenza e crescita.
Attraverso questi tre album si incoraggiano la Liguria e i suoi ascoltatori ad un percorso di accoglienza, integrazione e accrescimento culturale e sociale, perché come diceva Huxley dopo il silenzio è la musica che riesce ad esprimere l’inesprimibile. Un linguaggio universale che ha da sempre promosso nuove idee e visioni del mondo e sono convinto che possegga il potenziale per diventare uno strumento di integrazione in quanto l’ascoltatore può accogliere, insieme alle sonorità sconosciute, anche alcuni elementi culturali presenti già dentro sé.
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Info Francesco Crisanti

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Docente di lettere e storico dell'arte, ma anche collezionista di dischi, libri e fumetti. Ha pubblicato: "Un capolavoro senza tempo. La Basilica di San Piero a Grado", una guida sull'Abbazia di Borzone oltre ad un testo di narrativa per ragazzi intitolato "Ventitré" e ha un cassetto pieno di nuovi progetti, testi e idee che non vedranno mai la luce o forse sì... ci penseremo domani.

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