Monumento Fieschi Museo Diocesano

Un “giallo storico” per far rinascere un capolavoro: al via i lavori per il Monumento Fieschi al Museo Diocesano di Genova

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Venerdì 20 novembre una conferenza stampa online ha presentato il progetto “Rinasce un Capolavoro. Il Monumento Fieschi al Museo Diocesano di Genova”, che darà nuova e più autorevole connotazione al monumento funebre del Cardinale Luca Fieschi, al Museo che lo ospita e alla storia di Genova.

L’evento è stato seguito sulla pagina Facebook del Museo Diocesano e su YouTube con streaming a cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi e de Il Cittadino di Genova.

Nel Salone dell’Episcopio, accolti da Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova, la giornalista Giulia Cassini ha moderato l’incontro in cui autorità regionali e cittadine, finanziatori, storici e architetti, introdotti da Padre Mauro De Gioia, direttore dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi, hanno illustrato il significato storico e artistico del Monumento e il senso della spettacolare opera di “evocazione” che nei prossimi mesi verrà realizzata nel Museo Diocesano.

Il Presidente della Regione Giovanni Toti ha detto che anche in un paese congelato dall’emergenza sanitaria ed economica è doveroso continuare a guardare verso il futuro lontano. Questo è un ottimo esempio di come anche un museo chiuso possa continuare a lavorare recuperando la nostra storia.

Il Sindaco Marco Bucci ha ringraziato gli attori del progetto, la Curia e la Fondazione San Paolo, ricordando che le tante cose belle da vedere a Genova sono un patrimonio che abbiamo il dovere di far conoscere al mondo e di lasciare con orgoglio ai nostri figli.

Gli sponsor del progetto “Rinasce un Capolavoro. Il Monumento Fieschi al Museo Diocesano di Genova”

Genova è città ricchissima di stratificazioni storiche, ha ricordato l’Assessore alla Cultura del Comune di Genova Barbara Grosso, molto soddisfatta di veder lavorare insieme in questo progetto istituzioni ed enti diversi; alcuni sono preziose realtà territoriali, come la Maison Daphné di Sanremo che ha fornito le mascherine ai partecipanti alla conferenza, o Coop Liguria che si occuperà della divulgazione sul territorio.

Altri sono realtà nazionali di grande importanza, come la Fondazione Compagnia di San Paolo, finanziatore principale, legata alla nostra città almeno dal 2004, anno in cui Genova fu Capitale Europea della Cultura, come illustrato dall’ing. Nicoletta Viziano del Comitato di Gestione della Fondazione.

Gli altri relatori – la storica dell’arte Paola Martini, Conservatore del Museo Diocesano e responsabile del progetto; Gianluca Ameri, ricercatore di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Genova; Clario Di Fabio, Docente di Storia dell’Arte Medievale dell’Università di Genova e supporto scientifico del progetto; l’architetto Giovanni Tortelli che si è occupato della progettazione e dell’allestimento del progetto; Manuela Salvitti, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria; lo storico dell’arte Massimo Bartoletti, funzionario della Soprintendenza della Liguria, e il Ten. Colonnello dei Carabinieri Antonio Quarta del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale – hanno illustrato il progetto.

Luca Fieschi, nato a Genova nel 1275 e morto ad Avignone nel 1336, fu cardinale, collezionista e mecenate.

Alla sua morte ebbe un grandioso monumento funebre, collocato nel presbiterio della Cattedrale di San Lorenzo, che nel corso della storia fu ripetutamente smantellato, smontato, spostato, smembrato e le sue parti disperse. Il Museo Diocesano ne conserva le parti principali provenienti dalla Cattedrale e numerosi frammenti (in numero di 124).

Il lavoro presentato oggi non sarà un tentativo di ricostruzione fedele del monumento, sarebbe impossibile, piuttosto è un “giallo storico”, è un “grande puzzle” che metterà insieme le “membra sparse” per evocarne la monumentalità, restituire l’emozione di poter ammirare la gigantesca “macchina gotica”; e anche riparare alla damnatio memoriae che subì la famiglia Fieschi in seguito alla fallita congiura del 1547.

Il “puzzle” darà forma a una “macchina” di otto metri d’altezza che si potrà ammirare sia dal basso sia da mezza altezza, per poterne meglio osservare i dettagli scultorei e decorativi.

In chiusura l’Arcivescovo Mons. Marco Tasca ha ricordato il forte legame tra la città di Genova e la sua Chiesa e le grandi cose che insieme hanno fatto anche in momenti storici difficili. Questo attuale è un momento difficile ed è importante costruire ancora una “grande storia” culturale da regalare ai nostri discendenti, chiedendo al Signore che doni ai genovesi la fantasia necessaria per realizzarla.

Gian Antonio Dall’Aglio

Foto: Il Cittadino di Genova
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