Mentre il governo inizia già a studiare le misure che entreranno in vigore presumibilmente dal 3 dicembre il presidente della Liguria Giovanni Toti rassicura: “Non avremo un Natale e un Capodanno di grandi cenoni e feste in piazza, ma non potrà essere neanche un Natale penitenziale, triste e cupo come lo dipingono alcuni. Deve essere un Natale gioioso, con i suoi riti religiosi e civili e con i negozi aperti. C’è bisogno di dare fiato anche a loro nelle settimane che valgono una buona fetta del loro reddito annuale“.
E ha continuato dicendo: “Stiamo già pensando a dare una mano con illuminazioni in tutte le città. Con calma, senza fretta, con grande attenzione andremo verso un progressivo allentamento delle misure. Abbiamo sempre anticipato le regole del governo e non abbiamo mai avuto difficoltà ad assumerci le responsabilità quando abbiamo chiuso le scuole all’inizio della pandemia, quando abbiamo vietato gli assembramenti e chiuso parti delle nostre città. Abbiamo anche questa volta precorso un metodo e i numeri ci dicono che ha funzionato”.
E riguardo l’indice Rt, che in Liguria è recentemente sceso sotto l’1 il governatore dice: “Siamo la prima regione d’Italia a tirare fuori la testa da questa seconda ondata: questo avviene perché eravamo partiti prima, perché abbiamo chiuso un pezzo di Genova, perché abbiamo chiuso La Spezia, perché abbiamo vietato gli assembramenti in tutta la regione, insomma perché abbiamo fatto le cose giuste di nostra iniziativa, ancora prima che il governo le chiedesse“.
Ed oggi sono 611 i nuovi positivi al coronavirus a fronte di 4428 tamponi eseguiti secondo il bollettino di Regione.
Sono attualmente ricoverate 1375 persone di cui 122 in terapia intensiva.
Di seguito la distribuzione dei nuovi positivi sul territorio regionale:
- Imperia, ASL 1: 68
- Savona, ASL 2: 61
- Genova ASL 3: 329
- Chiavari ASL 4: 19
- La Spezia ASL 5: 134