Non si placano le polemiche per il rientro a scuola negli istituti genovesi.
Alla scuola secondaria Bertani, nel quartiere di Castelletto, alcuni genitori e studenti sono preoccupati per la scelta della Direzione di sorteggiare alcuni studenti che verranno tolti dalle loro classi per adeguarsi ai problemi di spazio delle aule.
Secondo i genitori la dirigente scolastica Michela Casareto, che al momento non ha rilasciato dichiarazioni in merito, avrebbe rifiutato gli spazi proposti dal comune e avrebbe ignorato i loro suggerimenti.
“Abbiamo proposto l’utilizzo della palestra o della sala comune, ma non siamo stati ascoltati” dice un genitore. “Mio figlio ha paura di essere sorteggiato e dover lasciare tutti i suoi compagni, con alcuni è insieme fin dalle elementari” racconta un altro.
I criteri di questo sorteggio sono stati scelti in una riunione a cui non hanno avuto accesso i rappresentanti dei genitori.
La preoccupazione non riguarda solo il dover abbandonare i propri compagni, magari dopo aver passato già 2 anni insieme, ma anche dover cambiare i professori e di conseguenza i libri di testo.
Al momento i ragazzi delle classi troppo numerose rispetto agli spazi si sono trovati in una situazione di assenza di distanziamento e quindi hanno utilizzato la mascherina per tutto l’arco della giornata.
Per risolvere il problema, a scuola già iniziata, si dovrebbe procedere, tramite sorteggio, allo smembramento delle classi per la creazione di un’ulteriore sezione o per l’accorpamento con una classe meno numerosa o sistemata in aule più capienti.
Questo ovviamente senza rispettare il criterio della continuità scolastica, relazionale e, a quanto risulta, neanche di valutazione dei singoli alunni. Situazione ancora più complessa per gli alunni della terza media che si preparano all’esame e all’ingresso nella scuola superiore.
La Casareto non è nuova a questo tipo di polemiche, tanto che qualche mese fa ci eravamo occupati delle classi pollaio alla Giovine Italia dove aveva l’incarico di direttrice.