Manca meno di un mese alla riapertura delle scuole ma al momento non si hanno ancora linee guida precise. Il documento, curato dall’istituto superiore di sanità, è alle fasi finali ma non ancora di dominio pubblico.
Mentre il panico per un’eventuale non rientro a scuola dilaga sui social, il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo specifica: “Dobbiamo aprire le scuole. E’ un dovere del nostro Paese. E’ un imperativo che il nostro Paese deve avere nei confronti di 8 milioni di studenti, di due milioni di insegnanti e di operatori del mondo della scuola. Stiamo vivendo una situazione instabile, incerta, insicura con dei dati che stanno evolvendo in maniera, per certi aspetti, preoccupante ma anche con degli elementi di consapevolezza che abbiamo raggiunto un buon livello di controllo della malattia nel nostro Paese e una capacità buona, eccellente di intervento rapido in situazioni di emergenza laddove si verificano dei focolai”.
E, continua Miozzo: “Abbiamo la certezza che avremo dei casi a scuola. Il caso positivo non vorrà dire chiudere le scuole del Paese, chiudere le scuole della Regione e della Provincia ma vorrà dire di volta in volta esaminare il contesto, la specifica situazione e se necessario mettere in quarantena una classe, se necessario mettere in quarantena l’intera scuola. Di volta in volta verrà identificata la più opportuna soluzione“.
Sull’utilizzo della mascherina spiega che: “ai ragazzi sopra i sei anni sarà chiesto di usare la mascherina. Ci saranno delle condizioni particolari, come ad esempio l’uso o non uso della mascherina per ragazzi non udenti, per bambini con difficoltà neurologiche o psicologiche oppure durante l’interrogazione. Ci saranno dei momenti del contesto locale e specifico che saranno di volta in volta valutati. Ovviamente non c’è la mascherina a mensa o mentre si fa ginnastica, però l’indicazione è di utilizzarla. Dobbiamo essere consapevoli che stiamo affrontando la più grande emergenza sanitaria della storia del nostro paese. Mai come questa volta abbiamo visto un intero pianeta messo in quarantena”